Giurisprudenza orienta con il Processo a Socrate

Un processo simulato ed una giuria composta da studenti e due relatori d’eccellenza. La Facoltà di Giurisprudenza del Suor Orsola Benincasa – in collaborazione con il Servizio di Orientamento e Tutorato d’Ateneo – presenta la propria offerta formativa ai ragazzi delle scuole superiori, avvalendosi di un’esperienza pratica. Venerdì 30 gennaio, nell’Aula Magna di Corso Vittorio Emanuele, si è tenuta l’iniziativa ‘I grandi processi’, luogo di dibattito e riflessione comune, dove è stato riaffrontato, in lettura originale, il più antico processo esistente: quello a Socrate. “Presentare la Facoltà di Giurisprudenza attraverso un processo simulato – spiega la prof.ssa Giulia Maria Labriola, docente di Filosofia del diritto – fa già intuire l’impostazione concreta del nostro percorso di studi. Al Suor Orsola vogliamo studenti attivi nel processo formativo, capaci di affrontare una simulazione di diversa natura, prima della fine degli studi. Il processo a Socrate è stato scelto perché è uno dei luoghi più frequentati della storia del pensiero, e può essere letto in mille modi diversi”. Senza snaturare quello che successe nel 399 a. C. davanti ad una giuria di 500 persone: “Vorremmo andare alla radice di un sapere filosofico giuridico fondamentale per la nostra cultura. Per fare ciò occorre contestualizzare il diritto ed il processo nel suo complesso storico d’origine. Ed anche se Socrate è stato già giudicato, quello che ci preme è rivivere alcune dinamiche, per sollecitare una riflessione ed interrogarci sul rapporto che c’è fra uomo e diritto”. Il compito di far volgere lo sguardo nella giusta prospettiva storica è stato affidato al giudice della V sezione penale della Corte di Cassazione Alfredo Guardiano. “Il processo a Socrate – racconta – si colloca nella Grecia antica, dove la discussione venne per la prima volta a confronto e divenne pian piano una professione. È lì che dobbiamo ricercare le origini forensi, anche se all’epoca non esisteva una concezione unitaria del diritto ed ogni città aveva un proprio ordinamento giuridico da rispettare”. La riflessione giuridica, così come è da noi conosciuta, “non appartiene a quel mondo, le codificazioni arriveranno poi, in epoca romana. Quindi, se vogliamo ricostruire la giustizia greca, dobbiamo partire dalle…
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 2/2015)
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