Intervista al prof. Lucio d’Alessandro
Una terrazza nel cuore del Corso Vittorio Emanuele con una vista a 360 gradi sul golfo di Napoli, che un giorno farà da sfondo alle vostre foto di laurea; sale studio moderne e luminose nel Convento di Santa Lucia; aule incastonate in lunghi corridoi con librerie a tutta altezza e un giardino curato, nella storica Santa Caterina da Siena dove, seduti ai tavolini e all’ombra degli alberi, potrete confrontarvi con i vostri colleghi o godervi una pausa dallo studio davanti ad un buon caffè: sono solo alcuni dei suggestivi spazi che può vantare l’Università Suor Orsola Benincasa nelle sue tre sedi, dimora rispettivamente dei Dipartimenti di Scienze Formative, Psicologiche e della Comunicazione, Scienze Giuridiche ed Economiche e Scienze Umane.
Pur preservandone la storicità e la bellezza originaria, nel tempo l’Ateneo non ha mai mancato di intervenire per rendere i suoi spazi sempre più confortevoli e in linea con le esigenze di coloro a cui sono destinati: gli studenti. Ecco che, allora, per il prossimo anno accademico Santa Caterina si è dotata di ascensori e aria condizionata, e a Santa Lucia vedremo aule rimodernate e wi-fi potenziato. A raccontarlo è il Rettore Lucio d’Alessandro, che si fa portavoce di “un’università che deve essere comunità di incontro tra docenti e studenti, in tutti gli spazi, anche al bar, ma anche tra i ragazzi che, stando insieme, discutono, si formano, si aiutano”.
Se gli si chiede tre punti di forza dell’Ateneo, li riassume così: “Luoghi accoglienti, capacità di innovare pur mantenendo saldi alcuni principi formativi e un dialogo assolutamente costante con i mondi nei quali i futuri professionisti dovranno lavorare”.
In quest’ottica si dirama un’offerta formativa che guarda al futuro, con attenzione su temi quali sostenibilità e intelligenza artificiale e che, tuttavia, non distoglie lo sguardo dalla società, con l’attivazione di un nuovo Corso di Laurea, Scienze del Servizio Sociale: diritti e inclusione, “che vuole essere il nostro tentativo di sviluppare il concetto di cura dell’ambiente, del territorio e soprattutto delle persone. Una professionalità che si ispiri all’idea di essere vicino agli altri”.
A questo si aggiunge uno sforzo per quanto riguarda Scienze della Formazione Primaria, rispetto alla quale “vogliamo arricchire l’offerta, con più posti degli scorsi anni, perché crediamo di dover fare uno sforzo per fornire al Paese insegnanti di qualità, dei quali c’è tanto bisogno. Servono presenze ben formate e, soprattutto, formate in un luogo come il nostro, da sempre deputato a queste materie”.
Un punto fermo di questo Ateneo è la filosofia che, negli anni, lo ha caratterizzato: “guardare allo studente nel suo essere persona: non una matricola, non un numero, ma un individuo in corso di formazione, con bisogni e cadute a cui bisogna riparare per arrivare ad una formazione vera. Chi è con noi avverte di essere in una situazione che lo riconosce come persona, che lo capisce e lo aiuta a conseguire i suoi obiettivi”.
Il consiglio per le future matricole? “Non siate monotematici! Guardatevi attorno: l’Ateneo offre molte possibilità, sia come occasioni di dialogo che di formazione; quindi, non è detto che si debba rimanere nel proprio ma, anzi, ci si può aprire a tanti mondi e attingere a saperi diversi e fare confronti interdisciplinari”. Alla fine dei vostri tre o cinque anni, quando salirete al quinto piano di Corso Vittorio Emanuele e ammirerete il panorama con la corona d’alloro che vi cinge la testa, “sarete studenti consapevoli di voi stessi, che hanno maturato la capacità di orientamento critico e che hanno tutte le competenze fondamentali per entrare nel mondo, anche grazie all’aver acquisito qui con noi contatti importanti”.
L’Università S. O. Benincasa è a cura di Giulia Cioffi
Scarica gratis la Guida Universitaria 2024
Guida Universitaria – Pagina 134