Comprendere realmente cosa comporta il passaggio dalla Laurea Triennale alla Magistrale è oggi più che mai fondamentale. Ne sono convinti i promotori dell’iniziativa, giunta al suo terzo anno, che mira a orientare gli studenti in una fase cruciale del loro percorso universitario. L’incontro è previsto per mercoledì 14 maggio alle ore 14:00 presso la Sala degli Angeli, in Corso Vittorio Emanuele. È rivolto sia agli studenti interni che a quelli esterni e si svolge in un periodo strategico – quando le lezioni triennali sono ancora attive. Prevede momenti di confronto diretto, testimonianze e spazi informali di dialogo con i docenti.
“La Triennale fornisce una base solida di conoscenze e competenze, ma con la Magistrale si entra in una fase di specializzazione molto più definita – spiega la prof.ssa Natascia Villani, docente di Filosofia politica, manager didattico di Ateneo – Dalla Triennale alla Magistrale, il numero delle classi cresce sensibilmente: da 45 a 98, e questo può generare disorientamento. È quindi fondamentale aiutare i ragazzi a capire quali sono i possibili sbocchi professionali, gli approcci metodologici richiesti e le reali differenze tra i vari percorsi”.
A rendere l’incontro ancora più utile è la struttura, pensata in modo dinamico e inclusivo: una lezione plenaria iniziale, con i saluti istituzionali del Rettore e un approfondimento sui requisiti d’accesso alle Lauree Magistrali, sarà seguita da sessioni parallele in tre aule, suddivise per aree affini, per facilitare il confronto tra specializzazioni simili. Testimonianze di studenti, ex studenti già inseriti nel mondo del lavoro e tutor dei Corsi arricchiranno il programma, offrendo un quadro concreto delle opportunità future. Non mancano i momenti più informali, come il brindisi conclusivo sulla terrazza dell’Ateneo, un’occasione conviviale che permette agli studenti di porre domande specifiche in un clima rilassato e non giudicante: “Spesso i ragazzi si sentono intimiditi durante gli incontri frontali. Con un ambiente più disteso, li aiutiamo a chiarire le idee”.
Il punto di forza è dunque anche l’ambiente raccolto e il rapporto diretto tra docenti, personale amministrativo e studenti. “Siamo una realtà più piccola, e questo ci permette di instaurare relazioni autentiche – sottolinea ancora la prof.ssa Villani – Il confronto è quotidiano e le difficoltà vengono affrontate insieme. Il senso di comunità si avverte anche nel dialogo tra corsi diversi – da Psicologia a Economia, da Giurisprudenza ad altri percorsi – che arricchisce ulteriormente l’esperienza”.
Tra i suggerimenti rivolti a chi è in fase di scelta, c’è l’invito ad informarsi in modo approfondito: “Leggete bene gli sbocchi occupazionali indicati nei piani di studio e chiedetevi se sono davvero in linea con le vostre inclinazioni. Per questo l’invito è confrontarsi con chi ha già frequentato quei percorsi, o con i docenti stessi”. Un’iniziativa che, oltre ad orientare, rafforza il legame tra università e studenti, e mostra come anche nel proprio territorio si possano trovare eccellenze accademiche capaci di formare professionisti consapevoli e motivati, evitando la migrazione verso realtà di altri territori.
Lucia Esposito
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Ateneapoli – n. 8 – 2025 – Pagina 38