Duecento le domande presentate e poco più di 120 quelle accolte. Sono i numeri relativi all’anno accademico 2024/2025 per ‘Atleta Federiciano’, il progetto dell’Ateneo, ormai alla terza edizione, che è stato varato per facilitare agli universitari impegnati in attività sportiva nelle diverse federazioni la conciliazione tra i tempi dello studio e quelli dello sport. Chi accede al programma ottiene flessibilità nella frequenza dei corsi e nei calendari di esame, l’assistenza di un tutor ed una borsa di studio pari a 400 euro. Lo status prevede, inoltre, il riconoscimento sul web con una pagina dedicata. “Quest’ultimo aspetto – dice il prof. Guido Iaccarino, che insegna Medicina Interna ed è il delegato del Rettore allo Sport – può sembrare il meno importante, ma non lo è. Ci tengono molto, perché è il riconoscimento dello sforzo che portano avanti per conciliare gli impegni sportivi agonistici e il percorso di studi universitario”.
Le discipline maggiormente rappresentate quest’anno tra gli Atleti Federiciani: “A Napoli abbiamo una grossa tradizione di pallanuoto ed anche questa volta lo status è stato riconosciuto a diversi pallanuotisti. Molto ben rappresentati anche il calcio a 5, la lotta e diverse specialità dell’atletica leggera. Ci sono poi diversi velisti, per i quali la concomitanza in estate tra i periodi di allenamento e gare e quelli di esame può rappresentare un serio problema. Aggiungo che molti degli studenti ai quali è stato riconosciuto lo status sono anche atleti del Cus, che rappresentano l’Ateneo nei Campionati universitari”.
Il regolamento quest’anno ha introdotto una novità significativa: la possibilità di presentare domanda anche per gli arbitri. “Prima – spiega il prof. Iaccarino – avevamo il limite di non poter offrire ai fischietti l’opportunità di diventare atleti federiciani. Il regolamento si limitava agli atleti. Abbiamo riflettuto e ci siamo convinti che in fondo anche chi arbitra a livello agonistico ha la necessità di allenarsi intensamente, di spostarsi per le trasferte e di svolgere le medesime attività degli atleti. Per questo motivo ci è parso giusto rimediare alla lacuna ed abbiamo introdotto per la prima volta nel regolamento la possibilità di estendere agli arbitri le medesime agevolazioni e la stessa flessibilità che prevediamo per gli atleti. Per quest’anno, ma vado a memoria, hanno presentato domanda ed hanno ottenuto il riconoscimento di Atleta Federiciano un paio di arbitri”.
I Corsi di Laurea più rappresentati tra coloro i quali hanno presentato domanda: “In assoluto, ovviamente, quelli che contano più studenti. Se però andiamo a ponderare i valori assoluti con il numero degli iscritti, direi che in percentuale i Corsi di Laurea sono rappresentati in maniera abbastanza uniforme”.
Come già nelle precedenti edizioni, hanno presentato domanda anche atleti disabili che praticano sport a livello agonistico. “Tra essi – ricorda il prof. Iaccarino – c’è di nuovo la nuotatrice Angela Procida, medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Parigi 2024. A luglio dell’anno scorso ha conseguito la Laurea Triennale in Ingegneria Biomedica ed ora è iscritta alla Magistrale. Angela tempo fa ha ricevuto dal Rettore Matteo Lorito una medaglia speciale dell’Ateneo, insieme alla prof.ssa Rossana Pasquino, che insegna Ingegneria Chimica ed ha centrato anch’ella il terzo posto, ma nella scherma, alle Paralimpiadi di Parigi”.
Quest’anno sono arrivate anche un certo numero di domande da parte di studenti stranieri, provenienti da federazioni non italiane: “Indiani che praticano il cricket, per esempio, che lì è uno sport estremamente diffuso. Il regolamento attuale, però, non permette di accogliere le domande, perché limita lo status di Atleta Federiciano a chi è iscritto ad una federazione sportiva italiana. Una soluzione: dovrebbero passare alle nostre federazioni”.
Fabrizio Geremicca
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Ateneapoli – n. 4 – 2025 – Pagina 4