Sono quattro i Corsi di Laurea triennali proposti dalla Facoltà di Ingegneria – Informatica, Civile, Energetica e delle Telecomunicazioni – presieduta dal prof. Filippo De Rossi. La Facoltà iscrive circa 350 nuovi studenti ogni anno, tutti tenuti a svolgere un test di valutazione, che per quest’anno si svolgerà il 2 settembre. “Il test non è vincolante, quindi gli studenti si possono iscrivere comunque, anche se il risultato non è buono – spiega il Preside – La Facoltà ha, però, predisposto dei corsi di arricchimento (durano 50 ore e si terranno a settembre) soprattutto in matematica, per coloro che volessero ripassare”. L’inizio dei corsi istituzionali è previsto tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, ed è importante che gli studenti si impegnino a seguire le lezioni anche per saggiare ulteriormente le proprie capacità. “Lo studente che si iscrive ad uno dei Corsi di Ingegneria si può dire che, anche se non eccelle, almeno non deve avere un’ostilità per la fisica e la matematica – aggiunge De Rossi – L’importante è essere motivati perché i ritmi dell’università sono molto serrati. L’impegno deve essere costante, seguire e poi studiare a casa. Ognuno deve trovare, poi, un suo metodo: c’è chi preferisce studiare in gruppo o chi si trova meglio da solo, chi ha bisogno di ripetere subito la lezione e chi, invece, deve lasciarla ‘decantare’”.
Superati i primi sei mesi di corso, in ogni caso, uno studente dovrebbe aver misurato le sue capacità e per ogni problema non bisogna aver timore di rivolgersi ai docenti. “Cerchiamo sempre di essere molto attenti ai nostri studenti, per cui se c’è bisogno di un supporto o di un consiglio i ragazzi possono usufruire del servizio di tutoraggio, o semplicemente rivolgersi ad uno dei docenti, sempre molto disponibili”.
Gli sbocchi occupazionali sono ottimi: “chi si laurea con un voto basso impiega solo più tempo, ma alla fine trova una collocazione. Naturalmente il profilo cambia in base al Corso di Laurea, ad esempio un laureato in Ingegneria Informatica può trovare maggiore spazio in imprese private, mentre quello in Ingegneria Civile si sistema con il lavoro autonomo o di gruppo. Inoltre, bisogna tenere in considerazione l’idea di andare a lavorare all’estero, ma questo sta poi alla scelta del laureato che deve stabilire che tipo di carriera intende percorrere”. Stesso discorso vale anche per la scelta tra titolo triennale o quinquennale tra i quali la differenza, come spiega il Preside, “è sul tipo di opportunità di carriera e sulla retribuzione: un laureato triennale difficilmente supera i mille euro, mentre un laureato quinquennale neo assunto può partire da uno stipendio di 1500 euro”.
Superati i primi sei mesi di corso, in ogni caso, uno studente dovrebbe aver misurato le sue capacità e per ogni problema non bisogna aver timore di rivolgersi ai docenti. “Cerchiamo sempre di essere molto attenti ai nostri studenti, per cui se c’è bisogno di un supporto o di un consiglio i ragazzi possono usufruire del servizio di tutoraggio, o semplicemente rivolgersi ad uno dei docenti, sempre molto disponibili”.
Gli sbocchi occupazionali sono ottimi: “chi si laurea con un voto basso impiega solo più tempo, ma alla fine trova una collocazione. Naturalmente il profilo cambia in base al Corso di Laurea, ad esempio un laureato in Ingegneria Informatica può trovare maggiore spazio in imprese private, mentre quello in Ingegneria Civile si sistema con il lavoro autonomo o di gruppo. Inoltre, bisogna tenere in considerazione l’idea di andare a lavorare all’estero, ma questo sta poi alla scelta del laureato che deve stabilire che tipo di carriera intende percorrere”. Stesso discorso vale anche per la scelta tra titolo triennale o quinquennale tra i quali la differenza, come spiega il Preside, “è sul tipo di opportunità di carriera e sulla retribuzione: un laureato triennale difficilmente supera i mille euro, mentre un laureato quinquennale neo assunto può partire da uno stipendio di 1500 euro”.