Per un profano ‘parlare’ può significare semplicemente ‘parlare’, ma per un esperto sono tanti i segni da identificare e da studiare durante una conversazione. La fonetica è proprio il campo di studio del prof. Massimo Pettorino, docente di Linguistica Generale per gli studenti della triennale, di Linguistica del Parlato e di Fonetica Sperimentale per la Specialistica di Comunicazione Interculturale della Facoltà di Lettere. “Nel corso di Linguistica del parlato si studiano i diversi aspetti della comunicazione e l’utilizzo, quindi, della voce – spiega il docente – Mentre il corso di Fonetica Sperimentale analizza questioni specifiche riguardanti sempre la voce. Molto spesso si pensa che la comunicazione avvenga attraverso la lingua scritta, mentre il parlato viene messo in secondo piano. Bisogna, invece, considerare che all’interno di una comunicazione solo il dieci per cento è occupato dal testo, mentre il restante è formato da un serie di segnali. Il parlato ha tempi e regole diverse dallo scritto, ma questo si studia poco”. Gli studenti che seguono uno dei corsi del prof. Pettorino potranno, dunque, approfondire questa tematica interessante non solo attraverso lo studio in aula, ma anche grazie all’uso del laboratorio di Fonetica e con tante altre iniziative. Il docente coinvolge spesso i suoi studenti in istruttivi esperimenti con importanti giornalisti come Piero Angela a cui è stato chiesto di rileggere il testo di un telegiornale letto da lui stesso anni fa, per stabilire le variazioni della voce col passare del tempo; oppure ascoltare un tg degli anni Sessanta letto da giornalisti contemporanei per studiare il diverso uso della punteggiatura e delle sintassi.
Un altro importante progetto, partito lo scorso anno e a cui hanno partecipato gli studenti della Specialistica è Interculturadio, da cui potrebbe nascere una webradio di Ateneo. “Il progetto è in dirittura d’arrivo, abbiamo già pronti i locali ed il team della redazione composto da studenti e da laureati specializzati in questo settore. La webradio ha la possibilità di arrivare, attraverso la rete internet, in tutto il mondo: per un Ateneo come il nostro che ha rapporti di studio in tutto il pianeta è una grande opportunità”.
Il professore è anche responsabile del Laboratorio di Informatica, oltre che di quello di Giornalismo. “L’idea del Laboratorio di Informatica è nata circa sette anni fa, quando mi sono occupato del sito della Facoltà – racconta – Visto che in tutti i Corsi di Laurea sono previste competenze informatiche, ci sembrò utile attivare un corso che offrisse ai giovani le basi per l’utilizzo del pc”. Il corso si tiene ogni mese, ha la durata di 20 ore per 2 crediti formativi ed è tenuto da due docenti in due turni, uno mattutino ed uno pomeridiano: “L’obiettivo del Laboratorio – spiega Alberto Sepe, uno dei docenti – è riuscire a far utilizzare un pc con la stessa dimestichezza con cui si può usare, ad esempio, un televisore. Le informazioni fornite sono di base, quindi ricerca internet e il word. Se c’è tempo si approfondiscono anche altri strumenti web, come i blog o i forum, questo però dipende dal livello della classe”. Ai gruppi, di massimo trenta persone (questa è la capienza supportata dall’aula informatica di Lettere), possono accedere tutti gli iscritti della Facoltà con una semplice prenotazione: non tutti gli studenti, però, hanno lo stesso livello di alfabetizzazione informatica. “C’è una sorta di selezione naturale – aggiunge Sepe – perché chi ha già buone basi non segue il Laboratorio ma accede direttamente all’esame per i 2 crediti. Altri, invece, due su dieci, non hanno nemmeno mai visto un computer e quindi bisogna partire dalle basi, poi c’è un 80% che, invece, non conosce gli applicativi ma usa molto internet”. Osserva il prof. Pettorino: “sono sempre di più gli studenti che arrivano già con buone conoscenze di base. Questo Laboratorio resta, comunque, molto utile e seguito da tanti studenti per l’obbligatorietà dei crediti informatici”.
Valentina Orellana
Un altro importante progetto, partito lo scorso anno e a cui hanno partecipato gli studenti della Specialistica è Interculturadio, da cui potrebbe nascere una webradio di Ateneo. “Il progetto è in dirittura d’arrivo, abbiamo già pronti i locali ed il team della redazione composto da studenti e da laureati specializzati in questo settore. La webradio ha la possibilità di arrivare, attraverso la rete internet, in tutto il mondo: per un Ateneo come il nostro che ha rapporti di studio in tutto il pianeta è una grande opportunità”.
Il professore è anche responsabile del Laboratorio di Informatica, oltre che di quello di Giornalismo. “L’idea del Laboratorio di Informatica è nata circa sette anni fa, quando mi sono occupato del sito della Facoltà – racconta – Visto che in tutti i Corsi di Laurea sono previste competenze informatiche, ci sembrò utile attivare un corso che offrisse ai giovani le basi per l’utilizzo del pc”. Il corso si tiene ogni mese, ha la durata di 20 ore per 2 crediti formativi ed è tenuto da due docenti in due turni, uno mattutino ed uno pomeridiano: “L’obiettivo del Laboratorio – spiega Alberto Sepe, uno dei docenti – è riuscire a far utilizzare un pc con la stessa dimestichezza con cui si può usare, ad esempio, un televisore. Le informazioni fornite sono di base, quindi ricerca internet e il word. Se c’è tempo si approfondiscono anche altri strumenti web, come i blog o i forum, questo però dipende dal livello della classe”. Ai gruppi, di massimo trenta persone (questa è la capienza supportata dall’aula informatica di Lettere), possono accedere tutti gli iscritti della Facoltà con una semplice prenotazione: non tutti gli studenti, però, hanno lo stesso livello di alfabetizzazione informatica. “C’è una sorta di selezione naturale – aggiunge Sepe – perché chi ha già buone basi non segue il Laboratorio ma accede direttamente all’esame per i 2 crediti. Altri, invece, due su dieci, non hanno nemmeno mai visto un computer e quindi bisogna partire dalle basi, poi c’è un 80% che, invece, non conosce gli applicativi ma usa molto internet”. Osserva il prof. Pettorino: “sono sempre di più gli studenti che arrivano già con buone conoscenze di base. Questo Laboratorio resta, comunque, molto utile e seguito da tanti studenti per l’obbligatorietà dei crediti informatici”.
Valentina Orellana