Linguistica, disciplina complessa che prepara ad affrontare lo studio di tutte le lingue

Per affrontare bene lo studio delle lingue bisogna avere una visione d’assieme e non sottovalutare quegli esami che possono sembrare troppo difficili ed inutili, come Linguistica Generale, spada di Damocle sulla testa di tanti studenti del primo anno. “E’ una materia completamente nuova e molto complessa anche per il suo essere a metà strada tra una disciplina scientifica, che quindi ha bisogno di un approccio molto rigoroso e di un linguaggio specifico, ed una umanistica, per la quale è necessario avere buone capacità di analisi”,  spiega la prof.ssa Anna De Meo, referente per il Corso di Laurea della Facoltà di Lingue in Mediazione Linguistica e Culturale (quello che forma la figura professionale del traduttore) e docente di Apprendimento ed Insegnamento delle Lingue. La linguistica è dunque lo scoglio che si incontra al primo anno, nei Corsi di Laurea sia della Facoltà di Lingue che di Lettere. “Bisogna accostarsi alla disciplina ricordando che si stanno gettando le basi per tutto il lavoro relativo allo studio delle lingue. Non si deve pensare che è una materia che non servirà a nulla, perché, al contrario, insegna ad osservare e a lavorare con le lingue”, spiega la docente. Ad esempio per superare l’esame di Teoria e Prassi della Traduzione, al secondo anno, che entra nello specifico del lavoro di traduzione, “è importante aver studiato bene la linguistica”. Dunque, “non è un esame da superare ed accantonare. Qualunque sia la professione che poi si andrà a fare, la linguistica è lo strumento per manipolare, analizzare, studiare la lingua”.
Seguire i corsi: un’altra regola da osservare, “non solo le lezioni in aula docente ma anche quelle dei collaboratori madrelingua. Mi arrabbio moltissimo quando passo davanti ad un’aula e vedo un collaboratore leggere con solo uno o due studenti. Questa è invece un’ottima opportunità di confrontarsi in maniera diretta ed interattiva con un madrelingua”.
Un invito dalla docente: sfruttare tutte le risorse che l’Ateneo mette a disposizione. “Gli studenti del primo anno possono recarsi al CILA (Centro Interdipartimentale Laboratorio Audiovisivo), che è molto ben attrezzato e mette a disposizione laboratori linguistici e audiovisivi. Due consulenti linguistici assistono gli studenti e preparano percorsi personalizzati per l’autoapprendimento”. Un’altra opportunità da non perdere, il progetto Tandem, grazie al quale ad uno studente italiano viene affiancato uno studente straniero, “è un’ottima strada per imparare meglio una lingua ed aiutare uno studente straniero nell’apprendimento dell’italiano”.
Un’ancora di salvezza per coloro che si rendono conto di non aver scelto il percorso di studi giusto, la possibilità di cambiare al secondo anno in quanto “i quattro Corsi di Laurea della Facoltà hanno la stessa struttura al primo anno; le differenze affiorano solo successivamente”.
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