Prime lezioni: una full immersion negli obiettivi e nelle prospettive della disciplina

Nel 2007 gli allievi di Biotecnologie per la Salute sono stati circa 1100; invece la disponibilità attuale è di soli 600 posti. Nello scorso anno accademico in 70 si sono immatricolati in Biologie molecolari e industriali e 30 in quelle Agro-alimentari. 
“I Corsi sono stati opportunamente rimodulati sulla scorta dell’esperienza maturata – dichiara il prof. Antonio Marzocchella, delegato all’Orientamento – Gli Organi Superiori della Facoltà si sono impegnati per mantenere il numero degli iscritti più alto possibile”. 
L’opzione tra le due Lauree Triennali viene effettuata al momento dell’iscrizione ma, visto che c’è un primo anno di esami in comune, alla fine del I anno si ha la possibilità di ripensare la propria scelta. “Nel presentare gli aspetti di base delle biotecnologie viene data un’enfasi particolare alle possibili applicazioni in relazione al percorso scelto” chiarisce il Preside Marino anticipando che non ci saranno precorsi. La prima settimana di lezione consisterà in una full immersion negli obiettivi e nelle prospettive delle biotecnologie. Il Preside comunica che a breve verrà pubblicato un testo di riferimento sul sito della Facoltà: “è un opuscolo adottato dalle Industrie biotecnologiche americane per illustrare la materia agli studenti. Abbiamo avuto un’esclusiva per la traduzione. Leggendolo i ragazzi potranno cominciare a comprendere la vastità delle applicazioni possibili”. 
“Nel primo anno è stato inserito il nuovo modulo di Introduzione alle Biotecnologie e Bioetiche per dare una visione di insieme sulla figura del biotecnologo e sulle frontiere della ricerca – dichiara la prof.ssa Renata Piccoli, Presidente del Corso di Laurea in Biologie molecolari e industriali – La nostra è una disciplina in continua trasformazione. Intendiamo motivare lo studente per fargli capire sin da subito il panorama che gli si presenta davanti”.
Sia per la Laurea in I livello sia per quella di II livello è previsto un tirocinio da svolgere  nell’Università o in Enti di ricerca. 
Afferma il prof.Marzocchella: “chi si iscrive deve nutrire curiosità  per l’attività pratica, oltre a provare piacere nell’affrontare le materie inerenti alla materia vivente”. 
“Fate una scelta consapevole e non ad escludendum, altrimenti la vostra resterà una ‘non scelta’ – ammonisce il Preside – Certamente deve piacere la biologia ma si deve mettere in conto che si studieranno anche tanta chimica e un po’ di matematica e fisica. La scelta del Corso di Laurea deve avvenire in base alla materia che piace di più. Allora sarà un successo”.
(Ma.Pi.)
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