Critiche dagli studenti per le modalità di esame, risponde il Rettore Tottoli
Da giorni serpeggia un forte malessere tra gli studenti de L’Orientale. Il motivo? Le modalità d’esame per la sessione che prenderà il via il prossimo giugno, rese note lo scorso 17 maggio. Scritti online, orali in presenza. E fin qui nulla di nuovo, o meglio, un tentativo parziale di ripristinare un flusso di attività didattiche simili al pre-pandemia. Se non fosse che il Covid ancora circola, come dimostrano anche le restrizioni vigenti per le sedute di laurea della Magistrale che impongono al massimo due accompagnatori per candidato. Gli animi degli iscritti sono caldi – per usare un eufemismo – perché l’Ateneo non ha previsto la possibilità di sostenere l’orale a distanza in caso di positività al virus. E infatti, nemmeno il tempo di pubblicare l’avviso sul sito internet e sulla pagina facebook ufficiale, che è iniziato il tam tam di commenti al vetriolo. Da chi se la prende per la tempistica facendo dell’ironia – “sarebbe stato meglio avvisare il primo giugno, ora è troppo presto (il 17 maggio, ndr)” si legge sul social – a chi già vede l’omissione della contagiosità pur di sostenere l’esame – “nessun accenno alla tutela delle persone che risultano positive, che si presenteranno comunque in sede e metteranno a rischio pure le persone fragili”. Ancora: “L’isolamento domiciliare è obbligatorio, non facoltativo, ci hanno pensato?”. Infine, qualcun altro mette in luce le possibili contraddizioni della misura, che entrerebbe in contrasto con quelle che regolano l’accesso ad alcuni luoghi delle strutture: “l’accesso negli uffici dei professori è negato, però possiamo essere in 70 l’uno accanto all’altro”. Affermazioni che andrebbero sicuramente verificate, ma che testimoniano l’evidente disappunto del corpo studentesco. Federica Saponaro, senatrice accademica per Link Orientale, prova a mettere insieme i pezzi: “Onestamente ci aspettavamo la garanzia della modalità mista, perché è vero che lo stato d’emergenza è terminato, tuttavia i contagi ci sono ancora e andrebbero tutelati soggetti fragili e studenti che, in modo del tutto imprevedibile, potrebbero contrarre il Covid il giorno prima di un esame. Bisogna tenere conto del fatto che noi facciamo programmi, studiamo per date specifiche non avendo tanti appelli a disposizione. In tutto questo è stata ufficializzata pure la proroga dell’anno accademico, elemento positivo che spinge tanti a dare esami prima delle scadenze. Quindi saltarne uno a causa del virus, ci creerebbe non pochi problemi”. L’approccio avuto dall’Ateneo rivelerebbe “solo una delle mille contraddizioni dell’amministrazione de L’Orientale – aggiunge Saponaro – che alla mancanza di spazi, oltretutto, reagisce con gli scritti online. Nelle prossime settimane proveremo a confrontarci con chi ha preso questa decisione per tornare alla modalità mista”. Ultima battuta sul Consiglio degli Studenti tenutosi lo scorso 10 maggio. Uno dei temi caldi all’ordine del giorno dell’assise, l’inserimento di appelli straordinari, soprattutto per i laureandi, che rischiano di andare fuori corso per un solo esame. “Nei mesi scorsi c’è stata una raccolta firme spontanea alla quale hanno partecipato 1500 iscritti, segno che è un tema sentito. Avere più date faciliterebbe la carriera studentesca e stiamo lavorando affinché possa essere garantita questa opportunità”.
“Dobbiamo tornare alla normalità”
Interpellato sulla questione esami e non solo, il Rettore Roberto Tottoli non si tira indietro e risponde punto per punto: “Mi assumo la piena responsabilità della decisione presa. Comprendo tutte le difficoltà, ma il nostro è il tentativo di schiodare la situazione, dobbiamo tornare alla normalità dopo due anni difficili e di gestione davvero paradossale. Accanto a tutta una serie di impedimenti ci sono anche altri problemi da affrontare, come la scarsa presenza di studenti in sede, l’abitudine dei fuorisede a svolgere tutto a distanza. La nostra è stata un’analisi attenta che ha tenuto conto ovviamente dei contagi, grazie alle riunioni sulla sicurezza alla presenza del medico. L’idea era ed è quella di non dare deroghe per contagi e isolamenti e riabbracciare la normalità così come prima della pandemia, quando non era contemplato nessun tipo di impedimento legato alla salute a proposito dello svolgimento degli esami”. Stesso discorso per le sedute di laurea: “Torneremo alla normalità anche su questo fronte. Con le aperture generali siamo andati con prudenza, quindi, se la situazione sanitaria lo consentirà, a giugno e luglio sarà la volta delle sedute”. Sull’eterna questione degli spazi, non ci sono grosse novità: “A proposito delle due strutture adocchiate in centro siamo alla fase finale, i periti sono a lavoro. Nel frattempo stiamo valutando anche altri luoghi e soprattutto, grazie ad un finanziamento supplementare del Ministero, stiamo procedendo all’ammodernamento delle nostre aule. Inoltre da febbraio abbiamo acquisito l’aula Fibart, ai Ban- chi Nuovi, e a breve dovrebbe sbloccarsi la possibilità di rifacimento della facciata di Palazzo Giusso, sospesa finora da un procedimento giudiziario”. Le ultime battute, il Rettore Tottoli le spende per il bando da 200 posti per impiego a tempo parziale rivolto agli studenti e all’importante Consiglio di Amministrazione dello scorso 24 marzo che aveva a tema la riorganizzazione della macchina amministrativa. “A proposito dei 200 posti banditi, questa è un’iniziativa che funziona e siamo contenti di ripeterla. Gli studenti avranno compiti di tutorato legati all’orientamento in itinere e particolare attenzione verrà posta sul supporto psicologico. Sappiamo che dopo questi due anni, i ragazzi ne hanno bisogno. Sul CdA, c’è stata piena approvazione della riorganizzazione che fino a fine anno prevede la definizione di nuovi uffici e la risoluzione di altre questioni. Ci tengo ad aggiungere che la prima serie di concorsi per il personale è giunto alla fine ed è prossimo all’uscita un bando per nove posti di categoria C. Poi, subito prima o dopo l’estate recluteremo un’altra ventina di figure tra amministrativi e dirigenti. Il percorso è iniziato un mese fa circa e si protrarrà fino a fine anno”.
Claudio Tranchino