Studenti al voto il 14 e 15 maggio. CNSU: la parola ai candidati

Manca pochissimo all’Election Day del 14 e 15 maggio. In un’unica tornata si voterà per il rinnovo delle rappresentanze degli studenti interne alla Federico II e alla Parthenope, nonché per il Consiglio di Amministrazione dell’Adisurc, Azienda per il diritto allo studio universitario della Regione Campania, e per il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), organo consultivo del Ministro e di rappresentanza degli studenti iscritti ai Corsi di Laurea Triennale, di Laurea Specialistica, di Specializzazione e di Dottorato.

Per il CNSU la Federico II è sede della commissione elettorale locale per il IV Distretto, che comprende gli Atenei di Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna – dagli scrutini emergeranno i 28 componenti eletti dagli studenti, 1 eletto dagli specializzandi e 1 dai dottorandi. La durata della carica è di tre anni. Lo scorso 11 aprile è stato il termine ultimo per la consegna dei nomi. Ecco candidati e liste di punta per il IV Distretto: Antonino Esposito per Confederazione degli Studenti; Alberto Fontana per UdU – Liste indipendenti, Liste di Sinistra; Giuseppe Maiello per Progetto Uniamoci; Manuel Vita Verde per Link Studenti Indipendenti.

“Daremo priorità ad una serie di riforme in atto a livello ministeriale, in particolare a quella relativa all’accesso ai Corsi a numero programmato di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria”, questo l’esordio di Antonino Esposito, candidato di Confederazione degli Studenti, 28 anni, rappresentante uscente al Consiglio di Amministrazione della Federico II, ex Presidente di Asmed e già rappresentante di Dipartimento, Consiglio degli Studenti, Senato Accademico e Cug. Non solo la contrarietà alla riforma dell’ingresso a Medicina al centro del programma dell’associazione: tirocinio forense anticipato, diritto allo studio e all’abitare per i fuorisede. Ma Esposito ribadisce che per Confederazione c’è una questione di metodo politico che dovrebbe essere affrontata rispetto al ruolo del Consiglio Nazionale: “Cambiare punto di vista nel lavoro all’interno del CNSU.

Negli anni ci siamo resi conto che l’organo si muove su una linea solo ideologica e nessuno affronta i problemi in modo pragmatico. Per noi il CNSU ha perso un po’ di credibilità a causa della polarizzazione verso gli estremi a livello ideologico”. L’obiettivo: “c’è la maturità per una maggiore solidità dell’organo e per non renderlo meramente consultivo, ma questo dipende da come si lavora. Bisogna essere consapevoli che si rappresentano oltre due milioni di studenti, una categoria specifica della società, dunque ci si può spingere oltre la mera proroga dell’anno accademico. Con sinergia e dialogo, al di là delle bandiere, crediamo si possano ottenere risultati che vadano ben oltre lo status quo”.

Esprime la Presidente uscente del CNSU l’UdU, che per il IV distretto punta innanzitutto su Alberto Fontana, 26 anni, studente di Relazioni internazionali e analisi di scenario a Scienze Politiche della Federico II, attualmente Senatore accademico e Coordinatore locale dell’associazione. Internamente, sarebbe stata naturale la convergenza sul suo nome: “è stata la sintesi migliore per tutti”. Sul programma: università per tutti e no tax area: “Abbiamo sempre spinto tanto per una università gratuita, e continueremo a farlo. In quest’ottica l’obiettivo è estendere la no tax area – a Napoli a 30.000 euro – e speriamo di poter arrivare a questa soglia anche a livello nazionale, dove attualmente si è fermi a 22.000 euro”. A fine aprile, inoltre, è stato approvato il regolamento per l’iscrizione a tempo parziale degli studenti lavoratori e altre categorie ritenute fragili: “bisogna far sì che questa diventi una sicurezza ovunque, in tutti gli Atenei italiani”.

L’emergenza abitativa resta una questione irrisolta: “Conosciamo bene le condizioni in cui versa Napoli. Come Unione, lo scorso anno abbiamo organizzato il Forum dell’Abitare per sensibilizzare e far emergere la vicenda, ma va portata alla ribalta nazionale. Abbiamo pochissimi posti pubblici negli alloggi Adisurc, sta aumentando il nero, la presenza del privato”. Infine, una battuta sul DdL Bernini: “siamo profondamente contrari. Noi siamo molto presenti a Studi Umanistici, dove c’è molta preoccupazione da parte di chi vorrebbe accedere all’insegnamento, perché con la riforma la precarietà peggiorerebbe”.

Tocca poi a Giuseppe Maiello, 26 anni, iscritto a Medicina alla Vanvitelli, già laureato in Infermieristica. Senatore accademico uscente, è già stato rappresentante in Dipartimento e nel Consiglio degli Studenti, dove ha svolto due mandati – il secondo da Presidente. Su Progetto uniamoci, sintesi di varie realtà del Sud, dice: “siamo pronti a confrontarci con tutti, senza preconcetti ideologici. L’obiettivo vero è il benessere degli studenti”. Sulle proposte specifiche: “migliorare i trasporti realizzando un abbonamento unico, l’impresa è ardua ma ci proveremo. Costruire percorsi di studi che parlino il linguaggio delle imprese. Senza dimenticare la realizzazione di uno sportello per la salute mentale, la violenza di genere e l’integrazione degli studenti rifugiati. Ultimo: rendere abilitanti molte più lauree”.

L’ultimo è Manuel Vita Verde, 21 anni, studente di Sociologia alla Federico II, per Link Studenti Indipendenti. “Per noi è fondamentale intervenire sulla questione degli alloggi universitari, che mancano. A questo bisognerebbe accompagnare una riforma del welfare che metta al centro maggiormente il benessere di studentesse e studenti, realizzando per esempio un reddito di formazione, un sussidio per vivere con meno affanni il percorso universitario. Noi vogliamo un’università completamente diversa, che sia alternativa tanto a quella attuale che a quella prefigurata dalla Riforma Bernini”.
Servizio di
Claudio Tranchino
Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli

Ateneapoli – n. 8 – 2025 – Pagina 4

- Advertisement -




Articoli Correlati