Studenti di Ingegneria Gestionale alla Columbia University per un anno

Per gli studenti delle lauree specialistiche di Ingegneria Gestionale della Federico II si stanno per aprire le porte di una delle più illustri università statunitensi: dall’anno accademico 2009/10 ci saranno, infatti, i presupposti perché possano partire i primi universitari italiani per frequentare un anno presso la Columbia University. L’iniziativa rientra nel più ambizioso progetto portato avanti dall’Associazione H2CU, che offre la possibilità a diversi studenti di alcune Università italiane di poter svolgere l’ultimo anno di laurea magistrale presso uno dei quattro atenei statunitensi consorziati, e quindi ottenere il titolo di laurea Magistrale in Italia e il Master negli Usa.
Attualmente le Università italiane consorziate: la Federico II di Napoli, la Sapienza e Tor Vergata di Roma, le Università di Brescia, Chieti, Pescara, Firenze, Genova, Varese, Campobasso, Pavia, Perugia, Reggio Calabria, Cassino, Salerno, Catania, l’ateneo viterbese della Tuscia, il Politecnico di Bari e tre istituti del CNR (Perugia, Viterbo e il centro Ambiente Marino Costiero di Napoli), mentre oltreoceano rientrano nel progetto come atenei ospiti la Columbia University, la Pace University, la Polytechnic University, il Massachusetts Institute of Technology.
L’idea di creare questa rete di scambi è partita nel 2005/06 con un progetto pilota comprendente due studenti del nord Italia che hanno ottenuto la frequenza presso la Columbia. “Il progetto è iniziato sviluppando rapporti con quattro settori dell’area ingegneristica, perchè le persone che avevano ideato l’iniziativa appartenevano a quest’area didattica”, spiega il prof. Alberto Incoronato, docente a Scienze della Federico II e membro del Consiglio Scientifico di H2CU. Oggi con il probabile inserimento di Ingegneria Gestionale nel programma si ampliano ancora di più le opportunità di studio e di lavoro per i nostri ingegneri. “Proprio in questi giorni – annuncia Incoronato – sono stato informato dai colleghi della Columbia University che è stato approvato il piano didattico presentato dai docenti dei corsi specialistici di Ingegneria Gestionale, che quindi viene ritenuto adeguato per entrare nel Consorzio H2CU. Adesso dobbiamo far sì che si possa rendere attivo questo accordo, attraverso la formalizzazione di un rapporto tra le strutture didattiche interessate. Sono in procinto di partire per New York e lavorerò affinché per l’anno accademico 2009/10 possano partire i primi scambi”.
Anche se nato dalle facoltà scientifiche, sembra che presto questo programma verrà esteso anche ad altre aree didattiche. “Si incomincia a lavorare anche per la Facoltà di Giurisprudenza della Federico II – aggiunge Incoronato – per la quale si prospettano scambi con la Pace University: gli studenti, frequentando un anno la Law School, conseguono non solo il doppio titolo di studi, in Italia e in America, ma possono anche accedere all’esame di abilitazione per la professione forense nel Distretto di New York. Questo, naturalmente, apre ai futuri avvocati un ventaglio infinito di possibilità su una piazza dove sono presenti organizzazioni internazionali come l’Onu o il WTO”. L’Università si sta già preparando ad accogliere i nostri studenti, istituendo un corso di inglese per le professioni legali, rivolto proprio a chi ha bisogno di accedere alle conoscenze tecniche della lingua per poter affrontare i successivi studi giuridici.
L’interessamento verso questa iniziativa arriva anche da altre Facoltà della Federico II, entusiaste all’idea di poter entrare nel circuito. “Il Preside della Facoltà di Scienze Biotecnologiche, Gennaro Marino, mi ha invitato a relazionare sul programma durante un Consiglio di Facoltà e tutti i colleghi si sono dimostrati molto interessati a presentare un progetto. Lo stesso vale per la Facoltà di Medicina Veterinaria, per la quale si sta preparando una piattaforma di lavoro con la Cornell University”, sottolinea il prof. Incoronato. 
Proprio in queste settimane si è svolto a Roma un incontro tra i Rettori degli Atenei italiani consorziati per discutere circa la costruzione di un College, nell’area di New York, destinato a diventare residenza per studenti italiani. “Sono diversi gli atenei che hanno manifestato la volontà di partecipare alla costruzione di questa struttura – spiega Incoronato – tra cui anche la Federico II. Il progetto è co-finanziato con il Ministero dell’Università, che ha già consolidato un finanziamento per 400mila euro. Adesso gli atenei interessati devono coprire il restante 50%, pari ad altri 400mila, della cifra necessaria. Naturalmente chi resterà fuori dalla costruzione della residenza, avrà poi difficoltà a far ospitare i propri studenti, mentre gli altri potranno praticamente dimezzare le spese di soggiorno”.
Valentina Orellana
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