“Ero una matricola di Veterinaria quando già si parlava della nuova sede. Sto parlando degli anni Novanta, non di ieri o l’altro ieri. Mi sono poi laureata, sono docente ormai da diversi anni e finalmente tagliamo il traguardo. Credo sia sufficiente questo per raccontare come e perché oggi sia un giorno storico per tutti noi”: la prof.ssa Monica Isabella Cutrignelli, che insegna Nutrizione Animale ed è la direttrice sanitaria dell’Ospedale di Veterinaria, non nasconde emozione e soddisfazione. C’era anche lei il 10 marzo per presenziare all’inaugurazione della nuova palazzina dove gli studenti hanno iniziato a frequentare le lezioni del secondo semestre.
È stata costruita al Frullone, nei pressi del Centro di recupero degli animali selvatici e dell’Ospedale per i cani senza padrone gestiti dall’Asl Napoli 1. Cinque piani; aule con la capienza di un centinaio circa di posti a sedere, talune con doppio schermo, per rendere più agevole agli studenti seguire la lezione; una biblioteca; diversi ambienti che gli iscritti utilizzeranno come spazi studio.
A breve anche i laboratori e la buvette
I laboratori non sono stati ancora allestiti e dunque, nel semestre in corso, ragazze e ragazzi continueranno a frequentarli presso il Centro di servizio di Ateneo per le Scienze e Tecnologie per la Vita (CESTEV). “Nel prossimo anno accademico – ha detto però nel giorno dell’inaugurazione il prof. Aniello Anastasio, Direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria – anche i laboratori saranno tutti qui. Si tratta di trasferire le attrezzature che abbiamo già e non dovrebbero esserci difficoltà”.
Nella nuova sede ci sono, naturalmente, anche gli uffici per i docenti, anch’essi dislocati ai vari piani. “Ho messo i colleghi in coabitazione tra loro – ha spiegato Anastasio agli immatricolati dell’anno accademico in corso che per primi sono entrati nella nuova sede la mattina del 10 – perché ho preferito ricavare altri spazi per voi. Vi chiediamo di restare qui per molte ore, tra corsi e laboratori, di studiare in Dipartimento per ottimizzare i tempi e per questo abbiamo il dovere di mettervi in condizione di poterlo fare nel migliore dei modi possibili”.
Manca nella nuova sede una buvette, ma è prevista. “C’è la gara da espletare – ha sottolineato il prof. Anastasio – e naturalmente questo richiede un certo tempo. Chiediamo ai ragazzi di portare pazienza e per limitare i disagi abbiamo portato qui alcuni frigoriferi e forni a microonde. Gli studenti hanno così la possibilità di portare da casa il pasto o un panino o una insalata, di conservarli e di riscaldarli direttamente in Dipartimento”. Anche la buvette, proprio come i laboratori, dovrebbe essere pronta per l’inizio del nuovo anno accademico, nel prossimo autunno. “Nel frattempo – informa Letizia, studentessa del I anno – abbiamo anche preso contatto con una rosticceria della zona, che è disponibile ad effettuare il servizio d’asporto su richiesta. Alcuni tra noi ordinano il cibo in pizzeria e in rosticceria anche quando sono al Cestev”.
La nuova sede, commenta la studentessa, “è bella e sembra anche funzionale. La mancanza temporanea dei laboratori non è un problema perché noi seguiamo le lezioni di teoria in giorni diversi da quelli previsti per la pratica di laboratorio. Non saremo dunque costretti a fare la spola tra il Frullone e via de Amicis nella stessa giornata. O saremo qui per i corsi frontali, o al Cestev per le attività di laboratorio”.
I due varchi di accesso
Capitolo mobilità: la nuova sede di Veterinaria è in via Marco Rocco di Torrepadula, uno stradone che, per chi arriva alla fermata Frullone della linea 1 della metropolitana, si trova subito sulla destra uscendo dalla stazione. Su via Rocco di Torrepadula si aprono due varchi che danno accesso all’area del Frullone dove si svolgono diverse attività dell’Asl Napoli 1.
Il primo è a pochi passi dalla metro ed è l’ingresso pedonale. Preferibile per gli studenti, perché permette di raggiungere la palazzina di Veterinaria camminando, in salita (per circa una decina di minuti a buon passo), all’interno del complesso dell’Asl e non lungo la strada esterna, dove il marciapiede è in alcuni tratti ingombro di rifiuti vari.
Il cancelletto del varco pedonale il 10 marzo mattina era semplicemente accostato e dunque si poteva entrare anche senza citofonare ed attendere che il personale di vigilanza azionasse l’apertura elettronica. Sarebbe comunque utile che in prossimità di questo varco fosse sistemata una tabella che segnalasse agli studenti la possibilità di entrare da lì, perché nel giorno dell’inaugurazione l’unica tabella, peraltro sbiadita, era quella che faceva riferimento all’Asl.
Il secondo varco, quello carrabile, si raggiunge percorrendo a piedi per una decina di minuti via Rocco di Torrepadula. Quale delle due soluzioni sceglieranno gli studenti, la camminata all’interno dell’area dell’Asl del Frullone, che fu utilizzata anche come centro tamponi durante la pandemia, riserva piacevoli sorprese.
La fattoria didattica
Si passa davanti ad una fattoria didattica dove vivono, tra gli altri, un cavallo, un asinello e conigli, e dove è praticata terapia con gli animali per i pazienti affetti da alcune patologie. “Il cavallo – ha raccontato Anastasio ai suoi studenti – è stato salvato dal macello ed è intestato a me. All’inizio era veramente intrattabile, non ci si poteva accostare. Ora si è tranquillizzato ed ha preso fiducia grazie agli esperti comportamentisti che lo hanno seguito da quando è qui”.
Davanti alla fattoria didattica, poi, ecco un filare di ciliegi che tra qualche settimana esploderanno di fiori. Anastasio non nasconde la sua soddisfazione: “Lo dico senza enfasi, ma per amore di verità. Quando mi sono insediato come direttore del Dipartimento di Veterinaria il sito dove ora abbiamo la nuova sede era un cumulo di detriti. C’era da mettersi le mani tra i capelli, da avvilirsi. Ci abbiamo creduto tutti noi di Veterinaria e, grazie al sostegno che ci ha garantito l’Ateneo ad ogni livello, dal Rettore Matteo Lorito agli uffici tecnici, oggi abbiamo finalmente tagliato il traguardo”.
L’ospedale altro traguardo
Il prossimo obiettivo, oltre all’allestimento dei laboratori e della buvette, sarà la costruzione del nuovo ospedale di Veterinaria, sempre al Frullone. “Questo però – ha ricordato la prof.ssa Cutrignelli – dipende dall’Asl Napoli 1, perché gestiremo insieme la struttura. Sono fiduciosa e convinta che taglieremo anche questo traguardo, che per noi è fondamentale. Nel nuovo ospedale, che sarà allestito qui al Frullone, avremo finalmente una risonanza magnetica e potremo assistere i grandi animali senza le difficoltà che comporta il trasporto di una mucca o di un cavallo nella nostra sede storica, quella di via Delpino, collocata nel cuore della città e con spazi inevitabilmente limitati”.
Su questo punto, è intervenuto anche il Direttore Anastasio: “Con l’ospedale si realizzerà pienamente quella integrazione tra le attività del Dipartimento di Veterinaria e quelle dell’Asl Napoli 1, che per diversi aspetti sono già in corso. Già ora, del resto, la coabitazione tra la nuova sede e la fattoria didattica dell’Asl permetterà agli allievi di iniziare a prendere confidenza con gli animali, a toccarli, a guardarli sin dal primo anno, senza aspettare troppo tempo. Noi non possiamo permetterci di dare solo teoria ai nostri studenti. Dobbiamo metterli in condizione di esercitare la professione a partire dal giorno successivo all’iscrizione all’Ordine dei Veterinari”.
Fabrizio Geremicca
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Ateneapoli – n. 5 – 2025 – Pagina 6-7