Il Direttore Fontana: Ingegneria, un Dipartimento di Eccellenza

Entrano in carica i nuovi Direttori di Dipartimento al Sannio

“Il nostro Dipartimento di Ingegneria sta riportando risultati davvero lusinghieri. Siamo stati Dipartimento di Eccellenza nel quinquennio 2017-2022 e siamo nuovamente tra i 350 entro i quali verranno selezionati i migliori 180 per gli anni 2023-2027. A maggio abbiamo visionato i dati VQR (Valutazione qualità della ricerca) relativi allo scorso quinquennio: sia l’area Civile che quella Industriale sono ai primissimi posti nelle classifiche italiane e questo è motivo di orgoglio poiché ci troviamo in una piccola Università, in un territorio che non ha il medesimo tessuto produttivo del Nord o delle zone costiere. Un’altra conferma ci arriva dalle valutazioni Almalaurea inerenti alla didattica, che soddisfa i nostri studenti, e al tasso di occupazione che è sovrapponibile a quello di altri Atenei più grandi e conosciuti”. È una premessa dettagliata, focalizzata sui punti di forza della struttura che dirige, questa del prof. Nicola Fontana, rinnovato alla guida del Dipartimento di Ingegneria. Il raccordo con il territorio sarà il fil rouge delle azioni e delle misure che intenderà perseguire nel corso del suo secondo mandato. “Vorrei puntare – dichiara infatti – su una serie di attività e iniziative volte a trasferire conoscenze e capacità di innovazione alle aziende e al tessuto produttivo cittadino”. Queste le idee al vaglio: “Stiamo riflettendo sulla possibilità di attivare Master, corsi di specializzazione, o altre forme di didattica post lauream. Poi, siamo in contatto con Confindustria e il Consorzio Asi con lo scopo di accorciare la filiera tra Università e aziende, in modo da facilitarne la reciproca conoscenza”. Altra partita è quella con le scuole: “L’Ateneo sta mettendo in campo consistenti azioni di orientamento. Ma abbiamo due problemi. L’uno è la progressiva riduzione del bacino di utenza, frutto di un abbassamento della natalità e del desiderio di evasione dalle zone interne da parte dei giovani; l’altro è il fatto che Benevento sia poco collegata e non facilmente raggiungibile. Questo discorso, dunque, coinvolge non soltanto noi come Università, ma l’intera classe politica e dirigenziale”.

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