Start Cup Campania: vince l’edizione dedicata a Mario Raffa ‘Diapre BB’

Premiati molti progetti che hanno a che fare con la salute

Diapre BB, un kit diagnostico per rilevare precocemente il cancro della vescica e monitorarne la progressione e la recidiva, è il progetto che ha vinto l’edizione 2022 di Start Cup Campania. Lo ha proposto alla giuria una squadra tutta federiciana, capitanata da Eva La Civita del gruppo della prof.ssa Daniela Terracciano (Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali). La formazione nasce da una collaborazione di lunga data tra Amelia Cimmino e Ferdinando Febbraio, rispettivamente dell’Istituto di genetica e biofisica (Igb-Cnr) e dell’Istituto di biochimica e biologia cellulare (Ibbc-Cnr) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli, con La Civita e Terracciano. Il test innovativo, non invasivo, altamente sensibile e a basso costo, potrebbe essere trasferito alla pratica clinica. Secondo posto per CIRCE, progetto delle Università Vanvitelli e Parthenope. Riguarda lo sviluppo di profarmaci (molecole biologicamente inattive le quali, una volta introdotte nell’organismo, subiscono delle trasformazioni chimiche, in genere per opera di enzimi, che le attivano) innovativi, in grado di bloccare la progressione del cancro al colon retto. Anche questa squadra ha un capitano al femminile: Chiara Populino della Vanvitelli. Terzo e quarto posto per IRIDEA e 0-Tatoo, entrambi della Federico II. IRIDEA è la proposta del gruppo capeggiato dalla ricercatrice Maria De Fenza, che riguarda una molecola di ultima generazione per il trattamento della retinopatia diabetica. 0-Tatoo è il progetto del gruppo di Alessandro Attanasio, anch’egli federiciano. Verte sulla realizzazione di dispositivi medici in grado di rendere la persona autosufficiente nella rimozione dei tatuaggi. Quinto posto per il  progetto BReATH del gruppo di Luna Carpinelli, Università di Salerno: si tratta di un’applicazione basata su un software che interagisce con l’essere umano ed aiuta gli utenti a gestire meglio lo stress e gli eventi critici.

I cinque progetti vincitori riceveranno un premio in denaro e parteciperanno ad inizio dicembre alla Start Cup nazionale, che per questa edizione si svolgerà a L’Aquila, in Abruzzo. Start Cup Campania 2022, dunque, premia in particolare i progetti che hanno a che fare con la salute e chissà che la vicenda della pandemia non abbia giocato un ruolo nel convincere i giurati a puntare in maniera decisa su questo tipo di proposte. “Mi fa però piacere sottolineare – dice il prof. Pierluigi Rippa, che insegna ad Ingegneria della Federico II ed è stato il coordinatore dell’edizione 2022 – che ci sono stati riconoscimenti anche per altri gruppi. Per esempio per LAPIS, migliore progetto di innovazione sociale e culturale, promosso da una squadra di giovani ricercatori de L’Orientale. È la prima iniziativa imprenditoriale nata nel mondo delle scienze umane e sociali che ha raggiunto la finale nella storia di Start Cup”. Lapis è un progetto di realizzazione di un assistente alla scrittura on-line che guida gli utenti nell’utilizzo di un linguaggio inclusivo e non offensivo, grammaticalmente ed ortograficamente corretto. “Da menzionare – prosegue il docente – anche Better Gush, scelto come migliore progetto tra quelli presentati da studenti”. Verte su una borraccia che permette il riempimento non solo dalle fontane a getto d’acqua discendente, ma anche da quelle a zampillo verticale. Cook & Eat at Home, ricorda poi Rippa, “ha vinto il premio pari opportunità, quest’anno dedicato al ricordo di Enza Cappabianca, giovane e brillante StartUpper e formatrice, iscritta all’Università del Sannio, tragicamente scomparsa in un incidente”. Cook & Eat at Home è una piattaforma di condivisione del cibo, un’applicazione destinata a coloro i quali amano cucinare e fare assaggiare ad altri le prelibatezze che hanno preparato. “È stata naturalmente una edizione nel nome di Mario Raffa, il docente di Ingegneria della Federico II scomparso in primavera. Non solo è stato il pioniere della Start Cup in Campania, ma ha continuato a spendere energie e competenze fino all’ultimo affinché la manifestazione diventasse sempre migliore sotto il profilo qualitativo ed includesse sempre più Atenei”,sottolinea il prof. Rippa.Oggi partecipano al concorso tutte le Università campane “e questo è certamente un risultato che dobbiamo alla tenacia ed alla lungimiranza del prof. Raffa, che ci ha creduto sin dall’inizio. Proprio a Mario Raffa è stato intitolato il premio che l’incubatore 012Factory ha assegnato a VIVI, un interessante progetto sul vino presentato da studenti”. L’evento conclusivo della manifestazione si è svolto a Procida a fine ottobre. Ha presenziato Valeria Fascione, assessore regionale con delega alla ricerca, innovazione e startup.

Chiusa questa edizione, Rippa ed i suoi colleghi del direttivo – Marco Consales (Università degli Studi del Sannio), Mariavaleria Del Tufo (Suor Orsola Benincasa), Giuseppe Lucio Gaeta (L’Orientale), Luigi Moschera (Parthenope), Antonio Pietrosanto (Università di Salerno), Luigi Zeni (Vanvitelli) – hanno dato appuntamento al 2023 per il nuovo bando. “Andiamo avanti – conclude Rippa – con l’obiettivo di alzare l’asticella. Oggi la maggior parte delle proposte sono di livello buono od ottimo, ma solo il 10% circa dei progetti va sul mercato. Dobbiamo fare meglio, sotto questo profilo, ed il modo migliore per riuscire nello scopo è di allargare sempre più la rete dei soggetti coinvolti nella manifestazione: imprenditori, banche ed in genere tutte quelle realtà extrauniversitarie che possono aiutare i giovani ricercatori a dare un seguito alle loro idee”.

Fabrizio Geremicca

- Advertisement -

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here





Articoli Correlati