Il Rettore Lorito: la tre giorni una opportunità per “sfogliare il catalogo della vostra futura vita professionale”

Acquisire informazioni; familiarizzare con un mondo entusiasmante, quanto complesso, soprattutto perché nuovo; provare ad immaginarsi nelle vesti di questo o di quel professionista. Tutto per compiere con consapevolezza la scelta più importante, e difficile, della propria vita. “Siete qui per individuare il percorso universitario più adatto a voi, attraverso il confronto con sei realtà universitarie campane e il complesso delle loro offerte formative e servizi. Investite nel vostro futuro!”. La ragione d’essere dalla kermesse, insita proprio nel consiglio finale, emerge dal saluto di benvenuto di Gennaro Varriale, Direttore di Ateneapoli, che inaugura l’apertura dei lavori presso l’Aula Congressi Carlo Ciliberto. La platea rumoreggia incuriosita, poi torna silenziosa quando prende la parola il Rettore dell’Università Federico II, Matteo Lorito: “In questi tre giorni – dice – avrete la possibilità di sfogliare il catalogo della vostra futura vita professionale. Consultatene attentamente ogni pagina, interiorizzatela, lasciate che vi affascini. Non soffermatevi solo su ciò che conoscete già, ma concedetevi il piacere della scoperta. Il catalogo della vita professionale. È un’immagine arguta, affascinante, che però chiama in causa la più classica delle domande: in una società così mutevole, in cui ogni giorno ci sono lavori che nascono, muoiono e si trasformano, in cui una vasta casistica di fenomeni, improvvisi, interviene continuamente a scuotere gli equilibri e rimescolare le priorità, come si può decidere, oggi, chi si vorrà essere domani? Il Rettore Lorito è qui anche per offrire i suoi consigli. Scegliere ‘di testa e di pancia’: “Ci saranno momenti in cui sarete felici del percorso intrapreso, altri in cui probabilmente ve ne pentirete. Ma la cosa più importante è seguire le proprie passioni e, se ci si rende conto di aver commesso un errore, ripensare la propria scelta”. Essere responsabili: “Poter frequentare l’Università pubblica vuol dire avere alle spalle un Paese che investe su di voi. Informatevi bene, vagliate le varie possibilità e, una volta sicuri, non perdete tempo. Date un senso a questo investimento. Cominciare il percorso universitario con il piede giusto: Il primo anno è il più difficile perché bisogna gestire l’impatto con uno studio e un ambiente molto diversi dalla scuola. È in questo momento che bisogna convogliare la maggior parte delle energie, per mettere a terra gli esami più pesanti e darsi la giusta forma mentis. E, anzi, vi dico che più esami si sostengono al primo anno, più aumenta la possibilità di laurearsi senza ritardi. Concludere nei giusti tempi è un successo per voi, ma porta benefici, in termini economici, anche agli Atenei”. Non rinunciare a realizzare i propri sogni: Senza sogni non si può costruire un progetto di vita. Ma una buona società poggia proprio sui progetti realizzati da tanti giovani che si sono formati e hanno conquistato un posto nel mondo. Non c’è cosa più bella di un laureato che torna a dirci, ‘grazie a voi ho realizzato il mio sogno!’”. E si ritorna alla domanda iniziale. Perché sarebbe riduttivo pensare all’Università solo in termini di lavoro e di guadagno, dal momento che, in ogni Ateneo, si hanno a disposizione saperi radicati in una tradizione più o meno antica, ma imprescindibilmente all’avanguardia, e sopra ogni altra cosa, fonte di cultura. Ben lontana dall’essere ‘un pezzo di carta con la firma di un Rettore’, la laurea è una chance irrinunciabile per accedere ad una conoscenza senza vincoli di confini, che valorizza la persona nella sua interezza. Sta a studentesse e studenti, naturalmente, metterla a sistema affinché dia i suoi frutti, pur in una società che non sempre riconosce il valore dell’individuo. Chiosa un giovane diplomando che al Rettore domanda: Cosa ha acceso la sua passione? Cosa l’ha spinta a realizzarsi come la persona che è oggi?”. “Illo tempore scelsi esattamente all’opposto di quello che la mia famiglia si aspettava. Mio padre era un professionista, aveva uno studio avviato, ma io ero innamorato della biologia. Sono partito da lì, per poi studiare biochimica, proseguire la carriera all’estero e, infine, ritornare a casa. Come vedete, tutto è cominciato da una passione. Ciascuno è attore del proprio domani!, è la risposta del prof. Lorito, coronata da uno scrosciante applauso.

Servizi di Carol Simeoli

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