Visite a bordo ed esperienze di volo, incontri con le aziende: tante opportunità per gli studenti

C’è chi si sporca le mani con la brezza tra i capelli, chi si sta impegnando per rispondere ad una sfida lanciata direttamente da un’azienda. Ad Ingegneria, gli studenti hanno bel daffare. Parola dei Coordinatori dei Corsi di Laurea. “Ci stiamo attivando per far vivere agli studenti sempre più esperienze sul campo, in modo che apprendano, ma divertendosi”, dice il prof. Franco Quaranta, Ingegneria Navale. Un esempio: “La settimana scorsa il prof. Tommaso Coppola ha portato la sua classe in barca a vela per mostrare l’aspetto pratico della navigazione da diporto. Sono partiti da Castellammare e hanno compiuto un bel giro, anche con una puntata a Capri. Il tutto con il loro docente come comandante!”. Una bella esperienza, senza dubbio. Di visite a bordo, precisa il prof. Quaranta, “si cerca di organizzarne sempre, su navi militari, se e quando c’è la possibilità, o di navi commerciali. Io stesso, ad esempio, a breve porterò la mia classe di Impianti navali a bordo di una nave della Tirrenia. Si parlerà di motori principali e ausiliari, servizi di pompaggio; insomma, gli impianti di propulsione e di bordo”. Informa che c’è anche un docente che sta vagliando “la fattibilità di organizzare una sorta di tirocinio sulla nave di un armatore, ma su un tratto di navigazione più lungo dei consueti”. E non bisogna dimenticare la famosa competizione 1001 Vela Cup, “nella quale, negli ultimi anni, il nostro team sta riportando risultati piuttosto buoni. Questa iniziativa attualmente è seguita dal collega Carlo Bertorello. Quando andrà in quiescenza verrà sostituito da Fabio De Luca, un ricercatore, giovane velista”. Una precisazione: “I laureati in Ingegneria Navale, una volta diventati progettisti, assistenti di studio, professionisti al cantiere, sulle navi saliranno ben poco. Ma in questa fase di training riteniamo sia utile collocarli in un ambiente più dinamico, che li aiuti a contestualizzare meglio la teoria”. Se gli studenti di Navale solcano il mare, ad Ingegneria Aerospaziale si alza gli occhi al cielo. “Nel piano di studi ci sono due insegnamenti, in particolare, che favoriscono lo svolgimento di una didattica innovativa, proiettata verso l’esterno”, spiega il prof. Michele Grassi. Uno è Aerospace Design Project: “Nell’ambito delle lezioni invitiamo in aula delle aziende, che poi propongono dei progetti agli allievi divisi in gruppo. Quest’anno ci sono Avio, MBDA, Kineton, GEVEN, il Cira. I progetti, naturalmente, sono di natura interdisciplinare; ad esempio, realizzare parti di un motore aeronautico con metamateriali oppure realizzare un software secondo gli standard per il controllo del volo, proprio come se dovesse essere installato sul computer di bordo di un velivolo”. I futuri ingegneri aerospaziali dovranno aspettare il secondo semestre, poi, per provare il brivido della sfida: “Nell’ambito dell’insegnamento Space Mission Design verrà assegnato un progetto a partire da una vera call dell’Agenzia Spaziale Europea e lì si creerà un po’ di competizione. E ricordo che, anche quest’anno, un team composto da studenti e da militari dell’Accademia Aeronautica parteciperà alla CanSat, la competizione che si svolge presso l’Università Virginia Tech, negli Stati Uniti. La sfida consiste nel realizzare un piccolo satellite a forma di lattina da lanciare con un razzo. Il lancio avverrà a giugno”. Soprattutto nell’ambito della Magistrale, specifica il prof. Grassi, “si calendarizzano tante attività. In primavera, ad esempio, viene organizzata un’esperienza di volo, sul campo e con raccolta di dati”. C’è un cambio di ordinamento e regolamento a Ingegneria Meccanica per l’Energia e l’Ambiente. “Di recente abbiamo approvato la nuova offerta e sarà in vigore dal prossimo anno accademico”, informa il prof. Fabio Bozza. I dettagli: “I nostri tre percorsi cambiano denominazione. Si chiameranno Sistemi energetici innovativi, Gestione avanzata di energia e Sistemi propulsivi. La nostra offerta si baserà anche su insegnamenti da sei crediti, oltre che da nove, in modo da facilitare il learning agreement di chi parte per l’Erasmus. Introdurremo nuovi esami basati su energia solare, energia eolica, calibrazione elettronica dei sistemi propulsivi”. Ancora: “I crediti della tesi di laurea passano da 15 a 12, mentre aumentano quelli destinati alle materie affini e alla scelta autonoma”. I criteri che hanno orientato queste modifiche: “Versatilità, interdisciplinarietà, internazionalizzazione”. Il docente informa, poi, che “durante il semestre, ci saranno una serie di seminari nell’ambito di alcuni insegnamenti”. Questo il programma, ad esempio, dei seminari di Acustica Applicata del prof. Raffaele Dragonetti: 29 novembre, ‘Applicazioni Ansys in ambito acustico’, ing. Elio di Giulio; 6 dicembre, ‘Computational Acoustics 101’, ing. Antonio Baiano Svizzero; ‘Materiali innovativi ed ecosostenibili per il controllo del rumore’, Ing. Annunziata Bruno. È tempo di seminari anche per gli studenti di Informatica: “Tra fine novembre e inizio dicembre abbiamo in programma una giornata di incontro con alcune delle principali aziende di informatica napoletane, tra cui anche multinazionali con sede sul territorio”, anticipa il prof. Sergio Di Martino. L’evento, “che ha l’obiettivo di illustrare le sfide dell’informatica, nasce da una precisa esigenza manifestata attraverso i rappresentanti degli studenti del Corso Triennale. Per chi è alla Triennale, infatti, sarà l’opportunità di approfondire il campo di studi mentre, per chi è alla Magistrale, rappresenterà uno scenario di orientamento in uscita”. Altre idee sono nell’aria: “Attività come gli hackathon, ad esempio, che in molti Atenei stranieri sono piuttosto in voga. Ma è una riflessione solo agli inizi”. Si sofferma su una tipica difficoltà studentesca il prof. Antonio Iodice, Ingegneria delle Telecomunicazioni e dei Media Digitali: “Il passaggio dalla scuola all’università. Un momento delicato. Ecco perché è importante l’attività di tutorato che ha messo in piedi il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione sul primo anno e parte del secondo”. Ad Ingegneria Elettronica sono le aziende che vanno a caccia di talenti e non viceversa. Synopsys, QUALCOMM, ST Microelectronics, Kineton, T&T, interverranno nell’ambito di diversi insegnamenti della Magistrale, a partire dal 29 novembre, fino al 13 dicembre. “L’intento delle aziende è proporre posizioni per lo svolgimento di tirocini e tesi aziendali. Molto spesso, i tirocini si concludono con l’assunzione”, informa il prof. Santolo Daliento. Condivide in anteprima alcuni dati dell’indagine relativa alla condizione lavorativa dei laureati 2021: sul totale dei laureati, 65, la percentuale di occupati è pari al 100%. Il 49% ha iniziato a lavorare già prima della laurea, il 14% ad un mese dalla conclusione del percorso, il 37% tra due e sette mesi. “Mi basta dire, ad esempio, che, degli ultimi 17 laureati, 16 erano già impiegati. Ultimamente, poi, notiamo che è diminuita la tendenza ad andare fuori. Metà dei laureati resta in Campania, metà si sposta, ma principalmente al Nord Italia”.

Carol Simeoli

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