144 posti letto, su quattro piani, per una superficie di 1800 metri quadri, priva di barriere architettoniche; dotata di tutti i servizi (sale informatiche, sala tv, sala fitness, sala musica e biblioteca, un solarium e perfino parcheggio e terrazzo): le caratteristiche della prima residenza studenti de L’Orientale. La struttura, ubicata in via Brin, fu annunciata nel febbraio 2010. Data di realizzazione del progetto: luglio 2012. Una scadenza che sarà rispettata. “La struttura è terminata, mancano solo dei collaudi. Poi, naturalmente, bisogna provvedere agli arredi”, informa il Rettore dell’Ateneo Lida Viganoni. E continua con rammarico: “Il problema è che la Regione non ha inviato i fondi che ci aveva promesso e non possiamo pagare la ditta che sta eseguendo i lavori”. Del finanziamento di 9 milioni di euro previsto, infatti, è arrivata solo una piccola parte. “Noi abbiamo cercato di coprire i costi con un’altra tranche a spese dell’Ateneo, ma L’Orientale non ha tutti questi soldi – spiega il Rettore – Oggi siamo inadempienti nei confronti della società che ha costruito la residenza e questa rischia di restare chiusa, anche se ormai terminata”.
Il cambio ai vertici della Regione, da Bassolino a Caldoro, e il cambio di assessore, da Mazzocca a Trombetti, ha determinato sicuramente un’interruzione nei programmi regionali, ma il vero problema è stato il blocco imposto dal Patto di Stabilità, che ha impedito l’arrivo anche dei fondi FAS (Fondo Aree Sottoutilizzate) all’Orientale. Confortante, però, la notizia degli ultimi giorni: Trombetti ha richiesto di destinare i Fas a favore delle Università campane ed il Cipe ha dato parere favorevole il 20 gennaio. “Da parte del Presidente Caldoro e dell’Assessore Trombetti – spiega il Rettore – ho trovato la massima disponibilità. So che loro hanno a cuore la nostra questione e c’è la volontà di sbloccare la situazione”. Viganoni si definisce ottimista per l’apertura delle porte della struttura di via Brin entro quest’anno: “Quella delle residenze, per me, è una faccenda importantissima. Me ne sono occupata fin dall’inizio del mio mandato e spero di portare a casa dei risultati. Un Ateneo a vocazione internazionale come il nostro non può non avere degli alloggi per ospitare studenti e docenti. Inoltre, bisogna considerare che, vista la zona in cui sorgerà la struttura, proprio vicino al nuovo Centro Commerciale e in una area in fase di risanamento, tutti ne trarranno un grande beneficio, sia gli abitanti del quartiere che gli studenti. Arrivare così vicini alla meta e non raggiungerla sarebbe davvero terribile”.
(Va.Or.)
Il cambio ai vertici della Regione, da Bassolino a Caldoro, e il cambio di assessore, da Mazzocca a Trombetti, ha determinato sicuramente un’interruzione nei programmi regionali, ma il vero problema è stato il blocco imposto dal Patto di Stabilità, che ha impedito l’arrivo anche dei fondi FAS (Fondo Aree Sottoutilizzate) all’Orientale. Confortante, però, la notizia degli ultimi giorni: Trombetti ha richiesto di destinare i Fas a favore delle Università campane ed il Cipe ha dato parere favorevole il 20 gennaio. “Da parte del Presidente Caldoro e dell’Assessore Trombetti – spiega il Rettore – ho trovato la massima disponibilità. So che loro hanno a cuore la nostra questione e c’è la volontà di sbloccare la situazione”. Viganoni si definisce ottimista per l’apertura delle porte della struttura di via Brin entro quest’anno: “Quella delle residenze, per me, è una faccenda importantissima. Me ne sono occupata fin dall’inizio del mio mandato e spero di portare a casa dei risultati. Un Ateneo a vocazione internazionale come il nostro non può non avere degli alloggi per ospitare studenti e docenti. Inoltre, bisogna considerare che, vista la zona in cui sorgerà la struttura, proprio vicino al nuovo Centro Commerciale e in una area in fase di risanamento, tutti ne trarranno un grande beneficio, sia gli abitanti del quartiere che gli studenti. Arrivare così vicini alla meta e non raggiungerla sarebbe davvero terribile”.
(Va.Or.)