MilleunaCina, una settimana di eventi dal 6 al 12 febbraio

Un Festival interamente dedicato alla Cina, una settimana in cui ci si può tuffare in atmosfere orientali e scoprire aspetti sconosciuti di questo grande Paese. Partirà il 6 febbraio, per concludersi il 12, la seconda edizione di MilleunaCina – I linguaggi della contemporaneità. Arte, cinema, foto, letteratura, video-clip, cibo e cultura pop, organizzato dall’Istituto Confucio de L’Orientale. Si tratta, spiega la prof.ssa Annamaria Palermo, vice direttore dell’Istituto, del primo festival sulla Cina contemporanea “che ha avuto l’ambizione di far entrare il visitatore in una sorta di percorso/viaggio nella Cina di oggi”. La settimana di eventi nasce proprio con l’intento di spazzare via i luoghi comuni sulla Cina e sui suoi abitanti, “oggi visti dall’uomo della strada principalmente come quel popolo che ‘invaderà il mondo’, che sa solo ‘copiare’ i prodotti o, peggio ancora, come venditori di prodotti a basso costo – fa notare la docente – Noi useremo linguaggi diversi per raccontare i vari aspetti della Cina contemporanea: scrittura letteraria, scrittura teatrale, musica, arte della calligrafia, cinema, fotografia, cucina. Questo per fornire un percorso tridimensionale nella Cina d’oggi attraverso visioni, suoni, sapori che fungano da ‘occhiali’ per correggere la nostra miopia culturale”.
Questo Paese che, apertosi violentemente al mondo negli ultimi anni, ha subito gli effetti della globalizzazione, combatte, oggi, perché questo non significhi perdita della propria identità culturale: “Siamo in una fase storica in cui il grande Paese di Mezzo sperimenta linguaggi e si esprime in maniera più simile a quell’Occidente, fino a due secoli fa così lontano e a sua volta misterioso: un vero e proprio far west – approfondisce la prof.ssa Palermo – Nella cosiddetta Cina post- maoista, dalla fine degli anni ’70 del XX secolo ad oggi, abbiamo assistito di nuovo a un continuo fiorire di linguaggi ed espressioni artistiche sperimentali e non, e, ancora una volta, a un acceso dibattito sull’essenza e la sostanza della cosiddetta ‘cinesità’, parafrasando Mao: sono di nuovo ‘sbocciati cento fiori’ e hanno ‘rivaleggiato cento scuole’”. E’ proprio di questa abbondante fioritura e di questi accesi dibattiti che questo primo viaggio nella Cina contemporanea vuole dare testimonianza e cerca di svelare le ragioni storiche e culturali per cui il Paese ha fatto irruzione prepotentemente nel mondo della globalizzazione.
La giornata di apertura si terrà al Pan (Palazzo delle Arti di Napoli) alle 17.30. Prevista l’esibizione musicale del pianista Sun Yu. Interverranno il Rettore Lida Viganoni, l’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Antonella Di Nocera, in forse il Sindaco De Magistris, l’Ambasciatore cinese in Italia e altre personalità del mondo della cultura cinese e della sinologia italiana. Tanti gli eventi in programma: letture con gli attori Roberto De Francesco, Andrea Renzi e Peppe Servillo (6 febbraio, ore 20.30, Teatro Bellini), Anna Bonaiuto, Cristina Donadio e Iaia Forte (il 10 febbraio presso il Teatrino di Corte di Palazzo Reale, appuntamento preceduto da un dibattito, alle ore 17.00, sull’Identità femminile con la presenza, da confermare, di Natalia Aspesi); proiezioni di film; mostre (quella fotografica di Aniello Barone su “Le comunità cinesi in Italia” sarà visitabile al Pan dal 7 al 12); concerti di musica tradizionale e moderna; presentazioni librarie e convegni. Ma anche cerimonia del tè (l’11 alle ore 12.00 al Pan), esibizioni e laboratori di taijiquan (boxe delle ombre, il 12 alle ore 16.00, sempre al Pan). Chiusura della manifestazione con una dimostrazione gastronomica e banchetto finale. Gli eventi sono tutti gratuiti ed aperti al pubblico cittadino.
(Va.Or.)
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