Oltre duemila i ragazzi che hanno affollato la due giorni di orientamento promossa dal Collegio di Scienze. Ecco i dubbi, le aspettative, le speranze e le strategie per il futuro che alcuni di loro ci hanno raccontato. “Abbiamo avuto un primo contatto con degli argomenti che incontreremo sicuramente durante gli studi”, dicono Rita Barbarini e Alessandra Amore, studentesse, rispettivamente, del Liceo Scientifico Seneca di Bacoli e del Liceo Scientifico e Linguistico De Carlo di Giugliano, mentre escono entusiaste dal laboratorio di Biologia Molecolare. Hanno partecipato all’iniziativa già con le idee chiare: seguire le attività di Biologia e Chimica. Alessandra vuole iscriversi
a Medicina e specializzarsi in Pediatria o in Oncologia. Rita vuole entrare a Scienze Infermieristiche e lavorare con bambini e anziani. Una è animata dalla passione, l’altra è interessata alle opportunità lavorative; entrambe sperano di fare qualcosa di buono per il prossimo. Monica, Giusi e Antonia, del Liceo Scientifico Segrè di Marano, non hanno ancora compiuto 18 anni e sono in preda ai mille dubbi legati alla scelta universitaria, soprattutto Antonia che si dichiara appassionata di Chimica, ma valuta più seriamente un’iscrizione a Giurisprudenza o Economia: “a
scuola non abbiamo studiato bene questa materia, ci mancano le basi”, dice mentre le sue compagne annuiscono. Avete già così tanta consapevolezza dei vostri mezzi? “Dopo tutti questi anni è normale”, affermano in coro. Nonostante tutto, Monica non vuole rinunciare al suo progetto di diventare infermiera pediatrica: “mi piacciono molto i bambini, ma non come loro insegnante”. Giusi, invece, è venuta a vedere che si dice, rimpiange la scelta scolastica e dopo il diploma vuole occuparsi di comunicazione, grafica e design: “a 14 anni non lo sai cosa ti può piacere”. Non sono particolarmente entusiaste della manifestazione: “non ci hanno detto niente che non avessimo già visto in rete”. Claudia Moretti, Federica Rumolo e Andrea Corsini, del Liceo Classico Sannazaro di Napoli,
sono di opinione completamente contraria. Hanno tratto spunti interessanti da tutti gli incontri e sono stati positivamente colpiti dai docenti universitari: “Ci hanno illustrato tutti i percorsi in modo da farci ragionare sulle nostre motivazioni. Non sono per niente snob e hanno messo in risalto il ruolo della creatività e dell’originalità nel cammino universitario – raccontano – Per cinque minuti, ci ha fatto desiderare di diventare come loro. É sempre tutto da vedere, però è bello trovare, una volta tanto, qualcuno che crede in te”. Andrea pensa di iscriversi a Ingegneria, forse indirizzo Meccanico, ma non vuole precludersi nessuna possibilità e, per questo, ha seguito le
presentazioni dei Corsi di Laurea in Fisica e Matematica: “fin da quando ho cominciato a pensare all’università, mi sono orientato verso il ramo scientifico. Mi piace, ha sbocchi migliori e, soprattutto, si tratta di materie in continua evoluzione e questo è sicuramente un aspetto stimolante”. Federica vuole studiare Medicina Veterinaria, ma si sta preparando anche un ‘piano B’: “se non dovessi passare il test, voglio avere già in mente un’alternativa interessante – parole lucide e guance rosse per l’emozione provata durante il laboratorio di Genetica – É stato bellissimo, ci hanno fatto svolgere un vero esperimento sul DNA, abbiamo avuto a disposizione gli strumenti e seguito tutto il procedimento”. Claudia parla poco, le brillano gli occhi mentre si guarda intorno e stringe al petto un quadernone pieno di appunti su quello che ha visto e fatto oggi, gli esperimenti di elettroforesi, le lezioni di biotecnologie, gli approfondimenti di Chimica. Vincenzo Marrone e Marta Tetia, iscritti al Liceo Scientifico di Melito, stanno per entrare nell’aula di Biotecnologie. Vogliono diventare medici (Marta aspira a diventare internista di cardiologia) e vogliono capire quale sia il Corso con il più alto numero di crediti convalidabili per un secondo tentativo alla prova di ammissione, incaso di bocciatura al primo tentativo. Mattia, Marco, Gianluca, Serena, Anna Pia e Luca formano un simpatico e rumoroso gruppo di scolari del Liceo Linguistico e Scientifico Cuoco-Campanella di Napoli. Hanno appena terminato gli esperimenti di Fisica e si sono presi un po’ di tempo per scorrazzare per il campus di Monte Sant’Angelo: “siamo stati sul tetto del Dipartimento di Fisica e abbiamo visto come funziona un telescopio, peccato che fosse mattina”, commenta Mattia, interessato all’Astrofisica e rincuorato dalle prospettive occupazionali del titolo di studio. “Ci vorrebbero più iniziative del genere”, dicono parlando un po’ gli uni sugli altri, ma, a dispetto della vivacità, si sono preparati perquesta giornata universitaria: hanno scelto le cose da fare dopo aver consultato siti dipartimentali e letto articoli. Conoscono la storia dell’Ateneo, i campi di ricerca delle strutture che hanno visitato, le statistiche sulle percentuali di inserimento dei laureati in Italia e all’estero. Provano a immaginare delle soluzioni per restare nella loro città: “a dispetto di quello che si potrebbe pensare, questa è un’università prestigiosa, e se non sfruttiamo le cose belle che abbiamo, come possiamo pensare di avere un’Europa o un mondo migliori?”.
a Medicina e specializzarsi in Pediatria o in Oncologia. Rita vuole entrare a Scienze Infermieristiche e lavorare con bambini e anziani. Una è animata dalla passione, l’altra è interessata alle opportunità lavorative; entrambe sperano di fare qualcosa di buono per il prossimo. Monica, Giusi e Antonia, del Liceo Scientifico Segrè di Marano, non hanno ancora compiuto 18 anni e sono in preda ai mille dubbi legati alla scelta universitaria, soprattutto Antonia che si dichiara appassionata di Chimica, ma valuta più seriamente un’iscrizione a Giurisprudenza o Economia: “a
scuola non abbiamo studiato bene questa materia, ci mancano le basi”, dice mentre le sue compagne annuiscono. Avete già così tanta consapevolezza dei vostri mezzi? “Dopo tutti questi anni è normale”, affermano in coro. Nonostante tutto, Monica non vuole rinunciare al suo progetto di diventare infermiera pediatrica: “mi piacciono molto i bambini, ma non come loro insegnante”. Giusi, invece, è venuta a vedere che si dice, rimpiange la scelta scolastica e dopo il diploma vuole occuparsi di comunicazione, grafica e design: “a 14 anni non lo sai cosa ti può piacere”. Non sono particolarmente entusiaste della manifestazione: “non ci hanno detto niente che non avessimo già visto in rete”. Claudia Moretti, Federica Rumolo e Andrea Corsini, del Liceo Classico Sannazaro di Napoli,
sono di opinione completamente contraria. Hanno tratto spunti interessanti da tutti gli incontri e sono stati positivamente colpiti dai docenti universitari: “Ci hanno illustrato tutti i percorsi in modo da farci ragionare sulle nostre motivazioni. Non sono per niente snob e hanno messo in risalto il ruolo della creatività e dell’originalità nel cammino universitario – raccontano – Per cinque minuti, ci ha fatto desiderare di diventare come loro. É sempre tutto da vedere, però è bello trovare, una volta tanto, qualcuno che crede in te”. Andrea pensa di iscriversi a Ingegneria, forse indirizzo Meccanico, ma non vuole precludersi nessuna possibilità e, per questo, ha seguito le
presentazioni dei Corsi di Laurea in Fisica e Matematica: “fin da quando ho cominciato a pensare all’università, mi sono orientato verso il ramo scientifico. Mi piace, ha sbocchi migliori e, soprattutto, si tratta di materie in continua evoluzione e questo è sicuramente un aspetto stimolante”. Federica vuole studiare Medicina Veterinaria, ma si sta preparando anche un ‘piano B’: “se non dovessi passare il test, voglio avere già in mente un’alternativa interessante – parole lucide e guance rosse per l’emozione provata durante il laboratorio di Genetica – É stato bellissimo, ci hanno fatto svolgere un vero esperimento sul DNA, abbiamo avuto a disposizione gli strumenti e seguito tutto il procedimento”. Claudia parla poco, le brillano gli occhi mentre si guarda intorno e stringe al petto un quadernone pieno di appunti su quello che ha visto e fatto oggi, gli esperimenti di elettroforesi, le lezioni di biotecnologie, gli approfondimenti di Chimica. Vincenzo Marrone e Marta Tetia, iscritti al Liceo Scientifico di Melito, stanno per entrare nell’aula di Biotecnologie. Vogliono diventare medici (Marta aspira a diventare internista di cardiologia) e vogliono capire quale sia il Corso con il più alto numero di crediti convalidabili per un secondo tentativo alla prova di ammissione, incaso di bocciatura al primo tentativo. Mattia, Marco, Gianluca, Serena, Anna Pia e Luca formano un simpatico e rumoroso gruppo di scolari del Liceo Linguistico e Scientifico Cuoco-Campanella di Napoli. Hanno appena terminato gli esperimenti di Fisica e si sono presi un po’ di tempo per scorrazzare per il campus di Monte Sant’Angelo: “siamo stati sul tetto del Dipartimento di Fisica e abbiamo visto come funziona un telescopio, peccato che fosse mattina”, commenta Mattia, interessato all’Astrofisica e rincuorato dalle prospettive occupazionali del titolo di studio. “Ci vorrebbero più iniziative del genere”, dicono parlando un po’ gli uni sugli altri, ma, a dispetto della vivacità, si sono preparati perquesta giornata universitaria: hanno scelto le cose da fare dopo aver consultato siti dipartimentali e letto articoli. Conoscono la storia dell’Ateneo, i campi di ricerca delle strutture che hanno visitato, le statistiche sulle percentuali di inserimento dei laureati in Italia e all’estero. Provano a immaginare delle soluzioni per restare nella loro città: “a dispetto di quello che si potrebbe pensare, questa è un’università prestigiosa, e se non sfruttiamo le cose belle che abbiamo, come possiamo pensare di avere un’Europa o un mondo migliori?”.