250 studenti, di cui 70 stranieri, al seminario sulla leadership dell’Aiesec

Accorsi da ogni parte del mondo i 250 studenti presenti all’inaugurazione del MeLDS (Mediterranean Leadership Development Seminar) dell’AIESEC nell’aula 1.2 di Palazzo Pacanowsky. Il congresso sulla leadership, iniziato il 6 marzo e durato fino al 10, ha attirato 70 stranieri “provenienti da tutte le aree del Mediterraneo. Ne ho registrati alcuni che venivano dal Nord Africa e dal Canada, in maggioranza però erano italiani”, spiega Alessio Esposito, Vice Presidente Comunication dell’associazione studentesca. Tra le personalità intervenute per dare il benvenuto agli studenti: l’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Antonella Di Nocera, il rappresentante degli Affari Economici al Consolato statunitense Lori Balbi ed Enrico Barbera, testimone dell’eccellenza del caffè italiano nel mondo.
L’evento annuale è stato organizzato per la prima volta alla Parthenope. “La nostra Università risulta spesso agli ultimi posti nelle statistiche sulle attività svolte, perciò è importante che questo evento metta in luce cosa di buono riusciamo a fare, non solo in Italia, ma in tutto il mondo”, afferma Vincenzo Ceraso, Vice Presidente Finance, al terzo anno di Economia Aziendale. “Io gestisco la parte finanziaria dell’Associazione, come ad esempio investimenti e locazioni delle risorse”, illustra il ragazzo. Leadership non vuol dire essere un boss, ma cercare di cambiare le cose. “Modificare la realtà giorno dopo giorno, chiedendoci cosa possiamo fare per le generazioni future. Sono progetti per il turismo o la legalità, volti a migliorare la nostra vita”, afferma il Presidente dell’AIESEC Parthenope Domenico Santillo. Ognuno ha un suo modello di leadership. “Per me è un modo di vedere e di affrontare le cose. L’evento mira appunto a connetterci con realtà diverse dalla nostra. Ognuno ha modo di tirare fuori il suo modello e farlo conoscere agli altri”, aggiunge Giorgia Li Greci, Presidente dell’AIESEC di Palermo. La ragazza spiega il suo concetto di leadership attraverso l’utilizzo dei colori: “nell’Associazione ci insegnano ad associare ogni personalità ad un colore. Il rosso corrisponde ad una persona operativa ed impulsiva, il giallo all’idealista, il verde al riflessivo e il blu all’empatico. Se lavoro con un giallo non posso comportarmi come se lavorassi con un rosso”. È proprio questo il compito del leader, “rendersi conto della persona che si ha davanti e far uscire le sue potenzialità, senza mai reprimerla”, conclude Giorgia.
Gli stranieri sono entusiasti del tour che li ha condotti a visitare le bellezze storiche della nostra città, come il Maschio Angioino, il Teatro San Carlo, Palazzo Reale, e le strade/piazze maggiormente caratteristiche, come Piazza Bellini, Piazza del Plebiscito, via San Gregorio Armeno e via dei Tribunali. “L’incontro permette di allargare i propri orizzonti e conoscere nuove persone. Conferenze come questa sono piene di giovani e di energia”, commenta Vladimir Busosevic, venuto da Belgrado. Dal Canada, per seguire uno stage, è qui Julia Luu. “Sto lavorando ad un progetto di foundrising, che vede una collaborazione tra Messico, Brasile, Canada e Italia. Questa però è la mia prima esperienza di congresso internazionale”, annuncia la ragazza. Dalla Cattolica di Milano arrivano invece Maria Vittoria, studentessa di Giurisprudenza, Virginia, laureanda in Psicologia, e Vincenzo, studente ad Economia dello Spettacolo. “Vogliamo capire come muoverci nel mondo di AIESEC e all’interno di un team. Questo ci aiuterà ad individuare cosa vogliamo fare della nostra vita”, afferma il ragazzo. “Io vorrei conoscere il funzionamento delle diverse aree dell’Associazione e le loro caratteristiche, per potermi inserire al meglio”, sentenzia Virginia.
Allegra Taglialatela
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