43mila studenti a Fisciano

Mille e un motivo per iscriversi all’Università di Salerno. E’ immersa nel verde e si respira aria buona. Non si soffre di carenza di aule, laboratori o biblioteche. Ci sono mense, ristoranti, bar. Non mancano le attrezzature sportive: campi di calcetto, campi da tennis, piste ciclabili. Ci sono l’ufficio postale, la banca, il pronto soccorso. C’è perfino un teatro, presso il quale si esibiscono i sei organici stabili dell’associazione musicale Musicateneo. A chi è incredulo riveliamo subito cos’è che rende possibile tutto questo tra gli edifici di un’università: otto su nove delle Facoltà presenti nell’Università degli Studi di Salerno hanno sede in un unico polo, il campus di Fisciano, una vera e propria città dei giovani. E quanti giovani! Nell’anno accademico 2004/05 gli studenti dell’ateneo salernitano documentati presso il Ministero dell’Università, quelli cioè che hanno pagato le tasse entro la fine di marzo, erano ben 43.000. “Quello di Fisciano è il migliore esempio di campus esistente in Italia – dice il Preside della Facoltà di Farmacia, prof. Francesco De Simone- Qui si può trovare di tutto, dal ristorante alla banca, dalla polizia al pronto soccorso. E la cosa più importante è la coesione tra gli studenti che si viene a creare grazie a questa maniera di organizzare l’università. A Salerno si respira lo stesso clima che si respirava a Napoli, a Mezzocannone, negli anni ‘60 e ‘70, e che ormai lì è praticamente sparito per la dislocazione delle diverse Facoltà in altri luoghi”. Il professore richiama anche l’importanza della particolare collocazione geografica del campus, “a metà strada tra Salerno e Avellino, in un’area che attira studenti per il 98% di provenienza meridionale”. La vivibilità è garantita. Un esempio apparentemente banale: “per arrivare a Fisciano dall’aeroporto di Capodichino occorrono 25 minuti, un ospite straniero impiega meno tempo a raggiungere noi che Piazza Garibaldi”. Nato nel dopoguerra, l’ateneo ha compiuto 60 anni l’anno scorso. Fondato sulla tradizione del Magistero e degli studi umanistici, nel corso di questi decenni si è sviluppato attraverso la nascita di Facoltà di carattere scientifico e tecnologico (Scienze, Ingegneria, Farmacia), nonché economico e giuridico (Economia, Giurisprudenza, Scienze Politiche). “Nessuna delle nostre Facoltà è frutto di improvvisazione -precisa il prof. De Simone- Diciamo che ne nasce una circa ogni dieci anni, perché da noi prima si consolida l’esistente e poi si va avanti. Facciamo le cose con gradualità”. Proprio in quest’ottica, si sta lavorando un passo alla volta per realizzare il progetto della nuova Facoltà di Medicina, che si ricollegherebbe all’antica tradizione della scuola medica salernitana e che soprattutto consentirebbe al territorio di Salerno e di Avellino di avvalersi del sostegno di un polo universitario di riferimento per le attività sanitarie. La ricerca applicata in campo medico, all’Università di Salerno si fa già, ad esempio nei laboratori di Ingegneria e di Farmacia. Il prof. De Simone sottolinea che anche quando è nata Farmacia, negli anni ‘90, c’era già una sviluppata attività di ricerca in campo farmaceutico. “La nostra Facoltà è stata costituita a seguito di una lunga programmazione, iniziata nel 1980. Fin dal primo giorno si è fatto ricerca appoggiandosi a un buon patrimonio scientifico, incentrato in particolare sulla biochimica e la chimica delle sostanze naturali. Avevamo apparecchiature d’avanguardia che ci hanno consentito relazioni importanti con altri paesi europei ed extraeuropei, come il Nord America e l’America Latina. Oggi nei nostri laboratori abbiamo sempre un certo numero di stranieri”. Per le aspiranti matricole di Farmacia da quest’anno c’è la novità del numero chiuso, reso necessario dalle nuove norme ministeriali, le quali prevedono che oltre un certo numero di immatricolati vi debba essere un determinato numero di risorse in termini di docenza. Il Preside spiega: “negli ultimi anni la Facoltà è cresciuta molto. Partimmo con un organico di 5 persone, adesso siamo 69 docenti per 2000 studenti. Ma il legislatore ha introdotto un criterio di razionalizzazione che va rispettato, e cioè: almeno 9 docenti per le classi dei corsi triennali, di massimo 150 allievi, e almeno 15 docenti per le classi dei corsi quinquennali come Farmacia e CTF, classi che devono contare al massimo 100 persone. Perciò abbiamo dovuto stabilire il tetto di 150 immatricolazioni per il corso di primo livello in Tecniche erboristiche, 200 per Farmacia e 100 per Chimica e Tecnologia Farmaceutiche”. A tutti coloro che si iscriveranno, il professore suggerisce di seguire le lezioni da subito e di avvantaggiarsi del servizio di tutoraggio che la Facoltà mette loro a disposizione. “E’ un sistema di sostegno allo studio che non ha ancora riscosso il successo sperato- dice il professore- i ragazzi vanno informati meglio e io ho già messo in ‘concorrenza’ un gruppo di associazioni studentesche per vedere chi diffonde meglio le notizie relative al tutorato! Il bello del campus è anche questo: l’associazionismo degli studenti, che fanno vita insieme e lavorano in collaborazione tra di loro”. Le stesse riflessioni nelle parole della prof.ssa Genoveffa Tortora, Preside della Facoltà di Scienze: “grazie al campus gli studenti sono facilitati nel processo di socializzazione, che permette loro di entrare prima e meglio nel cuore della scelta fatta, appropriandosi delle esperienze dei colleghi. Ad esempio, i nostri allievi ci hanno chiesto di poter orientare le matricole, affiancandovisi nei primi tempi per aiutarli a risolvere i problemi della quotidianità”. La Facoltà di Scienze ha sede a Baronissi, poco distante da Fisciano, ma a volte alcuni corsi si svolgono nel campus di Fisciano. “Quando la didattica viene organizzata tra le due sedi cerchiamo sempre di non far scombussolare i ragazzi”, dice la professoressa Tortora. A Scienze ci sono ambiti di studio di eccellenza e corsi di laurea di consolidata tradizione, come quello in Informatica, uno dei primi ad essere attivati in Italia. La ricerca si fa ad alto livello, con progetti che hanno attirato perfino l’attenzione dei mass media. “Abbiamo un laboratorio di realtà virtuale considerato tra i primi in Italia – afferma la Preside- lavoriamo sulla produzione di immagini, sull’indicizzazione e la ricostruzione in 3D. Il gruppo di ricerca del quale faccio parte ha ricostruito i volti di due crani ritrovati a Moregine, attribuiti ad un gladiatore e ad un’ancella. E’ stato necessario collaborare con medici, radiologi, antropologi. Per queste particolari competenze siamo stati contattati dalla Provincia di Roma al fine di ricostruire delle scene di animazione del Colosseo e di altri siti storici romani”. Il ruolo svolto dagli studenti in tutto questo fermento scientifico? “E’ rilevante – dice la professoressa- molti hanno svolto il tirocinio proprio nel laboratorio di realtà virtuale, altri stanno sviluppando la tesi su questi argomenti”. Sulla qualità dei tirocini e del lavoro di tesi, ma prima ancora sulla buona riuscita degli esami, influisce ovviamente il rapporto che si instaura tra docenti e studenti, e che a Salerno è ottimo, nonostante i numeri elevati di iscritti. “Il mio ufficio è un porto di mare -sostiene il prof. Diomede Ivone, Preside della Facoltà di Economia- i ragazzi vengono a trovarmi in continuazione”. Il professore tiene particolarmente a quest’abitudine. Perché quella di rivolgersi al Preside e ai docenti quando si ha bisogno di qualcosa deve essere una sana abitudine per gli studenti, così come per i docenti deve essere una regola sacra quella del rispetto dell’orario di ricevimento. “Non c’è nulla di più incivile e barbaro dell’assenza dei docenti negli orari di ricevimento”.  “Io non lo ammetto per nessun motivo. Non tollero che uno studente venga qui, ad esempio, da Sapri e non trovi il professore che cercava. Da noi i docenti si trovano sempre negli orari stabiliti e se accadono imprevisti faccio personalmente affiggere degli avvisi. L’università funziona quando i professori ci sono”. La Facoltà di Economia è nata nel 1972 ed oggi si caratterizza per la presenza di docenti di spicco tra gli aziendalisti, gli economisti, gli statistici e gli storici. Ha tre grandi Dipartimenti, quello di Economia aziendale, quello di Scienze giuridiche e quello di Statistica ed Economia. Il trend delle iscrizioni è positivo, lo scorso anno gli immatricolati sono stati circa 7000, un numero inferiore solo a quelli di Giurisprudenza. Il prof. Ivone invita i giovani a iscriversi all’Università di Salerno soffermandosi ancora una volta su quello che è il suo principale punto di forza: il campus. 
Sara Pepe
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