Si tengono mentre andiamo in stampa le prove di ammissione al Corso di Laurea quinquennale in Medicina veterinaria, che ha 130 posti disponibili, più dieci riservati agli studenti extracomunitari. A chi voglia lavorare in campo animale la Facoltà di Veterinaria offre però anche un percorso formativo triennale ad accesso libero, il Corso di Laurea in Tecnologie delle produzioni animali, interfacoltà con Agraria. Rivolto a coloro che hanno interesse per il mondo agricolo e vorrebbero occuparsi di produzione animale, il Corso si articola in due curricula, tra cui scegliere dopo aver svolto un anno comune. Il curriculum in Allevamento animale e sicurezza alimentare si sofferma in particolare sulle problematiche di carattere sanitario, mentre quello in Gestione delle risorse zootecniche è incentrato sulla valorizzazione dei prodotti dal punto di vista genetico e ambientale. Le lezioni e le esercitazioni hanno luogo presso il centro Don Bosco alla Doganella per tutti e tre gli anni se si opta per il primo curriculum, solo per il primo anno se si preferisce il secondo. I due anni del curriculum in Gestione delle risorse zootecniche si svolgono infatti a Portici, presso la Facoltà di Agraria. Il Presidente del Corso di Laurea, prof. Antonino Nizza, annuncia che dal prossimo anno gli allievi avranno a loro disposizione delle strutture molto potenziate: “abbiamo ottenuto altre quattro aule presso il complesso Don Bosco, oltre a un laboratorio informatico e a una biblioteca”. Gli immatricolati sono circa un centinaio l’anno, ma solo la metà arriva alla fine del corso. “Molti si iscrivono da noi perché non riescono a superare il concorso di ammissione a Medicina Veterinaria – dice il prof. Nizza- poi ci riprovano l’anno successivo, e così succede che tra il primo e il secondo anno subiamo una fisiologica perdita di studenti”. Questo fenomeno però ha i suoi lati positivi. I piccoli numeri consentono al professore di tracciare uno scenario post-laurea decisamente confortante. “Abbiamo circa 40-45 laureati all’anno, l’80% dei quali trova presto occupazione in aziende di vario tipo: bovine, suine, di avicoltura, di acquacoltura. A richiedere questi laureati sono per lo più grosse aziende, e in Campania le uniche di grandi dimensioni sono le bufaline. Altrimenti ci si deve spostare”. Una precisazione importante: “mi riferisco agli unici laureati che abbiamo potuto monitorare, quelli del vecchio corso quinquennale. I dottori triennali finora sono dodici e si sono tutti iscritti alla Specialistica in Scienze e tecnologie delle produzioni animali”. Le lezioni inizieranno alla fine del mese di settembre, gli insegnamenti del primo anno sono quelli scientifici di base.