5 Atenei insieme per il Career Day

Le cinque Università di Napoli e Caserta hanno organizzato per la prima volta un Career Day il 28 novembre alla Mostra D’Oltremare in collaborazione con Italia Lavoro ed Emblema, società di consulenza specializzata nel placement. La novità dell’evento è proprio l’esser nato dalla comune volontà della Federico II, della Seconda Università, de L’Orientale, della Parthenope e del Suor Orsola Benincasa di creare l’opportunità di mettere in contatto le realtà produttive, le università e gli studenti per favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro.
7.800 circa i ragazzi presenti, 50 le aziende multinazionali e locali, 1 milione gli accessi al sito web della manifestazione.
“Noi della Federico II abbiamo avuto per primi l’idea, poi si sono aggregati gli altri Atenei ed Italia Lavoro così, da che avevamo pensato di ospitare la manifestazione nella sede di Monte S. Angelo, abbiamo poi preferito una location alternativa in ‘territorio neutro’ – afferma il prof. Luciano De Menna, coordinatore dell’evento – Spesso, purtroppo, le università sono autoreferenziali. Devono, invece, favorire il reclutamento stringendo rapporti con le aziende. Uno dei fini del Career Day è porre le basi per sviluppare servizi al fine di sviluppare relazioni continuative nel tempo tra laureandi e aziende”.
Gli Atenei promotori intendono sottolineare la centralità dell’università nelle attività di placement. “Uno dei compiti dell’Accademia è garantire un percorso formativo che tenga conto delle esigenze del mondo del lavoro. La conoscenza sviluppata negli Atenei, di base ed applicata, deve essere rapidamente fruibile dall’apparato produttivo del Paese – afferma il ProRettore Vicario della SUN Mario De Rosa – Vedo oggi una grande quantità di giovani in cerca di informazioni ma la cosa più sorprendente è la presenza di così tante imprese”. 
“C’è grande soddisfazione da parte di tutte le università che hanno concorso all’iniziativa. Vincente è stata la scelta di lavorare in sinergia”, asserisce il prof. Luigi Mascilli Migliorini, Delegato all’Orientamento de L’Orientale.
Oltre ai tanti neolaureati, tra gli stand si registra la presenza di numerosi docenti come, ad esempio, il prof. Alessandro Scaletti, responsabile placement della Parthenope, e i professori Andrea Del Pizzo e Raffaele Martone della Sun.
Il Career Day è un segnale positivo dell’impegno comune di orientare i laureandi ma quali sono le reali prospettive di occupazione? – chiediamo al prof. De Rosa. “Negli ultimi mesi 7 laureati in Chimica, Ingegneria e Biologia del mio gruppo di ricerca sono stati assunti dalla Altergon grazie ad un progetto congiunto che ha impegnato questi giovani. Progetti di questo tipo innescano un circolo virtuoso: l’impresa ha il vantaggio di fruire dei risultati della ricerca ed anche di una formazione finalizzata ai propri obiettivi imprenditoriali”.
Le lauree scientifiche risultano le più richieste dalle aziende presenti. Appetibili appaiono anche i profili di economisti e giuristi.  I laureati in discipline umanistiche, invece, hanno difficoltà a far prendere in considerazione il proprio curriculum. “La principale utenza degli umanisti veri e propri non può essere il sistema industriale e produttivo – ribatte il prof. De Rosa – Ma anche nell’area dei servizi, sia per il settore pubblico che per quello privato, è importante che i profili siano resi idonei alla domanda attraverso un processo bottom-up”. 
Dunque i laureati de L’Orientale si chiedono se il Career Day possa essere un’opportunità preziosa anche per loro. “C’è un’esplosione del bisogno di comunicazione e dunque cresce la richiesta di esperti di interculturalità – spiega il prof. Mascilli Migliorini – Le aziende oggi non chiedono solo la conoscenza delle lingue ma la capacità di leggere le culture che rappresentano il retroterra delle lingue”. 
Manuela Pitterà
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