“Questi anni sono importanti, godeteveli. Vi guardo e vorrei essere al vostro posto”, dice la prof.ssa Germana Scepi, Coordinatrice della Didattica del Corso di Laurea Triennale in Economia e Commercio, nell’aprire l’incontro, che si è tenuto il 26 settembre, ormai una tradizione, di saluto alle matricole. “Sentiamo intorno a noi tanto terrorismo informativo sull’inevitabilità di andare a studiare all’estero, ma noi crediamo negli studenti attivi e motivati e abbiamo un corpo docente che, oltre ad essere molto preparato, è anche disponibile e sempre presente. Venite qui non solo per apprendere nozioni, ma anche per diventare cittadini consapevoli e imparare ad esercitare il vostro spirito critico e ad assumervi delle responsabilità, come quelle di esprimere le vostre opinioni sul corso, attraverso il questionario on line che dall’anno scorso si può effettuare anche tramite il proprio cellulare, grazie ad un’apposita applicazione”, aggiunge la prof.ssa Scepi. “Dovete chiedervi chi siete e cosa volete diventare. Un lavoro non è piacevole o meno per il suo contenuto
tecnico, ma in base a quello che ci permette di esprimere. Perché il lavoro è quello che siamo. È su queste basi che dovete lavorare ed è questo lo sforzo che dovete fare: capire qual è il vostro talento, le cose che vi piacciono di più e quelle in cui riuscite meglio”, raccomanda il prof. Roberto Tizzano che insegna Economia Aziendale e Ragioneria. Occorre costruire su sè stessi e non sprecare il tempo, che è una risorsa preziosa, della cui scarsità ci si
accorge quando non ce n’è più: “Un voto buono, o cattivo, rappresenta quello che avete o meno saputo fare, e il mondo del lavoro vi accetta solo per quello che sapete dare”. “Oggi si stabilisce un contratto. Noi ci impegniamo a fare lezione, essere presenti al ricevimento e cercare di rendere interessanti gli argomenti; da voi ci aspettiamo frequenza e partecipazione alla vita del Dipartimento. Sarete studenti della Federico II, spero che ne sarete orgogliosi. Troverete docenti fortemente dedicati alla didattica, ma non sempre va tutto bene, segnalate sempre i problemi che incontrate”, afferma il Direttore del Dipartimento Tullio Jappelli. Poi racconta alla platea la storia di uno studente lavoratore che alcuni mesi fa si è rivolto a lui: “Lavora fino a tardi la sera per mantenersi agli studi e mi ha chiesto se vale la pena fare tanta fatica. Sì, ne vale la pena. Frequentare l’università significa fare tanti sacrifici, ma è anche un’occasione di crescita e di partecipazione alla vita sociale collettiva. Il tempo non torna indietro per molti aspetti, compresi questi. Qui troverete nuovi compagni, quelle che si formano qui sono delle nuove classi, approfittatene per stringere nuove amicizie e vivere l’esperienza
universitaria nella sua interezza”.
tecnico, ma in base a quello che ci permette di esprimere. Perché il lavoro è quello che siamo. È su queste basi che dovete lavorare ed è questo lo sforzo che dovete fare: capire qual è il vostro talento, le cose che vi piacciono di più e quelle in cui riuscite meglio”, raccomanda il prof. Roberto Tizzano che insegna Economia Aziendale e Ragioneria. Occorre costruire su sè stessi e non sprecare il tempo, che è una risorsa preziosa, della cui scarsità ci si
accorge quando non ce n’è più: “Un voto buono, o cattivo, rappresenta quello che avete o meno saputo fare, e il mondo del lavoro vi accetta solo per quello che sapete dare”. “Oggi si stabilisce un contratto. Noi ci impegniamo a fare lezione, essere presenti al ricevimento e cercare di rendere interessanti gli argomenti; da voi ci aspettiamo frequenza e partecipazione alla vita del Dipartimento. Sarete studenti della Federico II, spero che ne sarete orgogliosi. Troverete docenti fortemente dedicati alla didattica, ma non sempre va tutto bene, segnalate sempre i problemi che incontrate”, afferma il Direttore del Dipartimento Tullio Jappelli. Poi racconta alla platea la storia di uno studente lavoratore che alcuni mesi fa si è rivolto a lui: “Lavora fino a tardi la sera per mantenersi agli studi e mi ha chiesto se vale la pena fare tanta fatica. Sì, ne vale la pena. Frequentare l’università significa fare tanti sacrifici, ma è anche un’occasione di crescita e di partecipazione alla vita sociale collettiva. Il tempo non torna indietro per molti aspetti, compresi questi. Qui troverete nuovi compagni, quelle che si formano qui sono delle nuove classi, approfittatene per stringere nuove amicizie e vivere l’esperienza
universitaria nella sua interezza”.
Matematica e Microeconomia,come affrontarli
Fra i docenti presenti ci sono anche quelli delle due discipline più temute del primo anno, Matematica e Microeconomia, propedeutiche all’iscrizione al secondo anno. “Basta seguire e studiare. Facciamo così tanti esercizi che, alla fine del corso, non ci sono davvero più problemi con la prova scritta. È tutta
una questione di metodo”, dice il professore di Microeconomia Giovanni Immordino. “Bisogna capire fin dalle prime settimane le difficoltà di base e affrontarle venendo a ricevimento; la Matematica non è una banale risoluzione di esercizi, ma la risoluzione di problemi, e non bisogna averne paura”, sottolinea la dott.ssa Claudia Meo che insegna Metodi Matematici con la prof.ssa Maria Gabriella Graziano, anche lei intervenuta alla presentazione. Alla giornata ha partecipato la dott. ssa Patrizia Boccia, responsabile della Segreteria Studenti, che al termine viene bloccata dai ragazzi per rispondere a decine di domande di carattere amministrativo.
Simona Pasquale
Fra i docenti presenti ci sono anche quelli delle due discipline più temute del primo anno, Matematica e Microeconomia, propedeutiche all’iscrizione al secondo anno. “Basta seguire e studiare. Facciamo così tanti esercizi che, alla fine del corso, non ci sono davvero più problemi con la prova scritta. È tutta
una questione di metodo”, dice il professore di Microeconomia Giovanni Immordino. “Bisogna capire fin dalle prime settimane le difficoltà di base e affrontarle venendo a ricevimento; la Matematica non è una banale risoluzione di esercizi, ma la risoluzione di problemi, e non bisogna averne paura”, sottolinea la dott.ssa Claudia Meo che insegna Metodi Matematici con la prof.ssa Maria Gabriella Graziano, anche lei intervenuta alla presentazione. Alla giornata ha partecipato la dott. ssa Patrizia Boccia, responsabile della Segreteria Studenti, che al termine viene bloccata dai ragazzi per rispondere a decine di domande di carattere amministrativo.
Simona Pasquale