Un laboratorio di scrittura giuridica che avrà come epilogo un vero e proprio concorso per l’attribuzione di due premi utili all’acquisto di testi. È l’iniziativa promossa dal Dipartimento di Giurisprudenza in collaborazione con il Consiglio notarile e l’Ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere. “Lo scopo è quello di assicurare allo studente la capacità di elaborazione di norme giuridiche ed atti processuali. Il linguaggio giuridico va acquisito – spiega il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Lorenzo Chieffi – non solo dal punto di vista teorico ma anche attraverso l’elaborazione scritta. Nei Corsi di Laurea in Giurisprudenza, purtroppo, non sempre sono previste esercitazioni per i ragazzi, se non una volta terminato il percorso di studi. Quindi, ci è parso indispensabile anticipare i tempi. I laureati, nel momento in cui si trovano a lavorare presso una Pubblica amministrazione, e dunque dinanzi alla necessità di dover scrivere un regolamento, una direttiva, una determina, non ne possiedono l’abilità”. Tutte le professioni legali, “da quella di avvocato a quella di magistrato o notaio, richiedono la capacità di scrittura”. Grazie alla collaborazione con il Consiglio notarile e l’Ordine degli avvocati “avremo il supporto di professionisti che possono sostenere anche noi docenti che formiamo gli studenti sulla teoria”. In questi giorni, sottolinea il prof. Chieffi, “abbiamo avuto una riunione con i cinquantadue dirigenti scolastici della provincia di Caserta, con cui abbiamo dialogato della necessità di un coordinamento con le scuole affinché lo studente che si accinge al mondo universitario possegga una solida metodologia di studio ed una capacità di scrittura con forti radici”. La scelta di chiudere l’iniziativa con un premio (spendibile nell’acquisto di libri giuridici) rappresenta “un incentivo per gli studenti a migliorarsi”. La mancanza di pratica nella redazione di atti giuridici è una falla spesso evidenziata dagli studenti di Giurisprudenza. “Molti miei colleghi che adesso iniziano ad addentrarsi nel mondo
del lavoro concordano sull’importanza della pratica – spiega Giuseppe, studente al quinto anno, che plaude all’iniziativa – Conoscere a menadito i codici, senza poi saper mettere per iscritto un ricorso, una citazione o un’istanza, rappresenta un’evidente carenza nel curriculum di uno studente che si approccia alla carriera forense”. La difficoltà di mettere ‘nero su bianco’, Giuseppe ritiene sia da attribuire anche al fatto che durante il percorso universitario le prove di esame siano quasi tutte orali. Il ciclo di incontri si svolgerà presso l’Aulario di Via Perla dalle ore 15.30 alle 17.30. Ogni appuntamento sarà monotematico: si partirà con “Il contratto preliminare di vendita
(27 gennaio) e “L’atto di citazione” (21 febbraio), cui seguiranno “Il testamento olografo” (24 marzo) e “Il contratto di leasing” (27 aprile). Le domande di partecipazione potranno essere presentate dal 10 al 20 gennaio. Possono partecipare al Laboratorio, ed al conseguente concorso, gli studenti della Magistrale in Giurisprudenza, in regola
col pagamento delle tasse universitarie, che abbiano già superato gli esami di Diritto notarile, Diritto civile e Diritto processuale civile. L’attribuzione dei premi (500 e 300 euro in buoni libro) ai due migliori classificati nella prova scritta – individuata dal Comitato scientifico composto dai professori Gian Paolo Califano, Roberta Catalano, Enrico Minervini, Francesco Sbordone e Carlo Venditti, e dall’avvocato Francesco Buco, dal magistrato Luca Caputo e
dal notaio Alessandro De Donato – che si svolgerà a giugno avverrà a giudizio insindacabile di una Commissione nominata dal Direttore del Dipartimento.
Maria Teresa Perrotta
del lavoro concordano sull’importanza della pratica – spiega Giuseppe, studente al quinto anno, che plaude all’iniziativa – Conoscere a menadito i codici, senza poi saper mettere per iscritto un ricorso, una citazione o un’istanza, rappresenta un’evidente carenza nel curriculum di uno studente che si approccia alla carriera forense”. La difficoltà di mettere ‘nero su bianco’, Giuseppe ritiene sia da attribuire anche al fatto che durante il percorso universitario le prove di esame siano quasi tutte orali. Il ciclo di incontri si svolgerà presso l’Aulario di Via Perla dalle ore 15.30 alle 17.30. Ogni appuntamento sarà monotematico: si partirà con “Il contratto preliminare di vendita
(27 gennaio) e “L’atto di citazione” (21 febbraio), cui seguiranno “Il testamento olografo” (24 marzo) e “Il contratto di leasing” (27 aprile). Le domande di partecipazione potranno essere presentate dal 10 al 20 gennaio. Possono partecipare al Laboratorio, ed al conseguente concorso, gli studenti della Magistrale in Giurisprudenza, in regola
col pagamento delle tasse universitarie, che abbiano già superato gli esami di Diritto notarile, Diritto civile e Diritto processuale civile. L’attribuzione dei premi (500 e 300 euro in buoni libro) ai due migliori classificati nella prova scritta – individuata dal Comitato scientifico composto dai professori Gian Paolo Califano, Roberta Catalano, Enrico Minervini, Francesco Sbordone e Carlo Venditti, e dall’avvocato Francesco Buco, dal magistrato Luca Caputo e
dal notaio Alessandro De Donato – che si svolgerà a giugno avverrà a giudizio insindacabile di una Commissione nominata dal Direttore del Dipartimento.
Maria Teresa Perrotta