Un Corso professionalizzante più nuovi indirizzi per completare l’offerta delle Triennali: sono le principali novità che interessano il Dipartimento di Scienze e Tecnologie. Per cominciare, il Corso di Laurea in Scienze Nautiche ed Aeronautiche dal prossimo anno cambia nome: “La denominazione sarà Scienze Nautiche, Aeronautiche e Meteo-Oceanografiche – spiega il prof. Giorgio Budillon, Vice Direttore del Dipartimento – Il nuovo Corso avrà, quindi, tre anime: una formazione strettamente legata alla navigazione marittima, di controllo del traffico aereo, in più una parte di oceanografica e meteorologica, con nuovi esami complementari. Si sviluppano, quindi, discipline di nicchia come la navigazione e il rilievo terrestre, la navigazione aerea e le discipline meteorologiche, che a questo livello di approfondimento rappresentano un unicum in Italia”. Ovvero, le basi sulle quali il vecchio Istituto Universitario Navale nasceva e fonda la sua tradizione. “Questo nuovo indirizzo – aggiunge il prof. Budillon – è stato pensato anche in vista dell’istituzione della nuova figura riconosciuta di meteorologo come ‘professionista certificato’, che viene raggiunta con il superamento di un esame (secondo lo schema di certificazione Dekra) per il quale noi cerchiamo di fornire le basi di preparazione. Il primo meteorologo italiano certificato è un nostro laureato”. Questa innovazione va, inoltre, a collegarsi con l’indirizzo di Scienze del Clima, già presente nella Magistrale di Scienze e Tecnologie della Navigazione. Per quel che riguarda le Scienze Biologiche “verrà attivato il secondo anno della Magistrale interateneo con la Federico II, della quale si sta per concludere il primo anno con successo”. Altra novità di rilievo: il Corso di Laurea professionalizzante “in Scienze Nautiche per la formazione degli ufficiali di coperta e di macchina”. Annunciato dal Rettore Alberto Carotenuto nell’ambito della conferenza internazionale ‘Armatori nel 2017: sfide e opportunità’, organizzata dalla Parthenope e da Ship2Shore, è rivolto a giovani diplomati che intendono servire su navi da crociera e mercantili, e va a colmare un certo vuoto normativo nella formazione di queste figure. Sarà a numero chiuso, secondo le indicazioni che provengono dal Miur, e il secondo anno sarà esclusivamente in inglese per rispondere anche alle esigenze di internazionalizzazione degli operatori del settore marittimo. “È sviluppato in collaborazione con gli armatori, che saranno i primi beneficiari di queste figure altamente qualificate, ed è un ulteriore segnale dello stretto legame dell’Ateneo con il territorio e le realtà economiche legate al mare, come secondo la nostra tradizione”, conclude Budillon.
A Scienze e Tecnologie nuovi indirizzi di studio professionalizzanti
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