Agraria e Medicina si candidano alla guida dell’Ateneo Federico II

Luigi Califano
Ha ufficializzato, con una nota inviata alla comunità accademica il 30 luglio, la sua candidatura a Rettore il prof. Luigi Califano, Presidente della Scuola di Medicina. Una lettera che, specifica, non vuole essere un programma “ma è frutto di un’intensa attività di ascolto e di riflessione, che ha fatto emergere alcuni temi che mi sembrano rilevanti e che voglio condividere con tutti voi”.
Il ruolo dell’Ateneo: “Sulle grandi Università, come la nostra, grava la responsabilità di un ruolo di guida e di indirizzo sia a livello locale che nazionale, attraverso il quale incidere sulle scelte ministeriali e su quelle regionali in tema di formazione, ricerca, diritto allo studio e sanità”. Grande è la responsabilità anche nei confronti degli studenti “che le famiglie ed il Paese ci affidano, non soltanto perché acquisiscano conoscenze e sviluppino competenze, ma anche per contribuire alla crescita delle loro capacità critiche che rappresentano il fondamento della vita democratica. Per affrontare questo difficile compito la Federico II ha tutte le risorse umane necessarie, in termini di professionalità, di creatività e di motivazione”.
La continuità. “Il nuovo Rettore dovrà mettere a frutto il grande lavoro svolto dai precedenti Rettori e in particolare da Gaetano Manfredi in tema di rinnovamento e sviluppo dell’Ateneo.  La continuità, ispirata ai principi del merito e della trasparenza, è per me un valore metodologico fondante e fondamentale per affrontare i grandi problemi in una dimensione strategica senza incorrere nell’asfissia del breve periodo”.
Gli studenti. “Agli studenti bisogna garantire condizioni di studio adeguate, un’ottima qualità della didattica in sede e la possibilità di fare esperienze internazionali. Per raggiungere questi obiettivi occorrono servizi validi e strutture di qualità: un numero adeguato di aule di studio, biblioteche e laboratori con l’ampliamento delle aule dotate d’infrastrutture telematiche. Inoltre è indispensabile il potenziamento della conoscenza della lingua inglese e degli elementi fondamentali dell’informatica insieme con le strutture per lo sport e il tempo libero”.
L’edilizia. “Meritoria è stata l’attenzione dedicata dagli ultimi Rettori all’espansione del patrimonio edilizio. Per fare pochi ma rilevanti esempi, penso alla sede di San Giovanni e a quella di Scampia in dirittura di arrivo. Aggiungo l’avvio dei lavori per la sede di Veterinaria al Frullone. Queste iniziative andranno seguite con la massima cura, unitamente all’avvio di un piano per l’incremento di residenze per studenti e ospiti stranieri”. Essenziale però, accanto all’espansione del patrimonio edilizio, “è un’azione di manutenzione quotidiana dell’esistente che eviti il deterioramento delle strutture e il degrado dei servizi più elementari, cosa che talvolta rende poco confortevole la vita quotidiana”.
La docenza. C’è necessità “di dare le giuste gratificazioni a tutti i meritevoli, giovani e meno giovani, che percorrono la carriera universitaria. Bisogna alimentare il loro entusiasmo anche stimolando, sempre attraverso gli strumenti del merito e della trasparenza, il soddisfacimento delle legittime aspirazioni. La politica illuminata di questi ultimi anni ha fatto sì che il nostro Ateneo goda di un bilancio florido. Esso sarà determinante per garantire le progressioni di carriera dei docenti interni all’Ateneo, per riservare la dovuta attenzione all’immissione di eccellenze provenienti da altre istituzioni e naturalmente per avere un flusso continuo di nuovi ricercatori”.
La ricerca. “Un grande Ateneo come il nostro ha punte di eccellenza in tutte le aree scientifiche. Occorre prevedere meccanismi perequativi che garantiscano un sostegno alle aree che, per loro specificità, hanno opportunità molto ridotte di procurarsi risorse all’esterno dell’Ateneo. In particolare, penso alla cosiddetta ricerca di base la cui crescita dipende in modo significativo, spesso esclusivo, dai finanziamenti pubblici, e quindi anche dall’Ateneo. Nello stesso tempo, oggi il paese chiede all’Università di sostenere la ricerca che produca innovazioni di prodotto o di processo, immediatamente utilizzabili. Anche su questo versante non si può tergiversare… ed è importante dare risposte efficaci e consapevoli del fatto che se cresce la domanda di ricerca applicata si innesca un circolo virtuoso che sorregge anche la ricerca di base. A tal fine essenziale è, ovviamente, il rapporto tra mondo della ricerca e mondo produttivo”.
Il personale tecnico – amministrativo. “Il buon andamento dell’Università dipende, ovviamente, anche dal buon funzionamento delle sue strutture amministrative e tecniche. Il nostro personale tecnico-amministrativo è una grande risorsa che ha saputo garantire, anche in momenti di difficoltà, il corretto funzionamento dell’Ateneo. Al potenziamento del comparto tecnico-amministrativo dedicherò, quindi, la massima cura colmando le evidenti lacune di organico dell’amministrazione centrale e dei dipartimenti nei quali, in particolare, si avverte una forte carenza di personale tecnico di supporto alle attività didattiche e di ricerca”.
I Dipartimenti: “sono il cuore pulsante della vita universitaria. Va intensificata l’azione veloce di semplificazione regolamentare, che preveda una maggiore autonomia delle strutture periferiche e consenta snellezza ed efficienza nell’espletamento delle loro funzioni”.
Gli Enti locali. “Centrale dovrà essere, o meglio continuare a essere, il rapporto con la Regione. Si pensi soltanto, a puro titolo esemplificativo, al versante delle attività assistenziali connesse all’Azienda Universitaria Ospedaliera ed al relativo protocollo d’intesa, dal quale provengono interamente le risorse necessarie alla vita della struttura sanitaria (farmaci, attrezzature cliniche, personale sociosanitario e in parte medico).
- Advertisement -




Articoli Correlati