Gli appassionati di cinema, musica e teatro non dovranno più recarsi a Roma o spostarsi dal Meridione per inseguire un sogno, perché nasce un nuovo Corso al Dipartimento di Studi Umanistici che fa proprio al caso loro. Prosecuzione naturale del percorso Triennale appena nato in Archeologia, Storia delle arti e Scienze del Patrimonio Culturale, la Magistrale in Discipline della Musica e dello Spettacolo. Storia e Teoria è un’opportunità per quanti si sentono più attratti dalle arti che dalla Letteratura o la Linguistica, tenendo ben presente che per accedervi è necessaria una buona preparazione di base in entrambe le materie citate, dimostrata dal curriculum di
studi. Necessari infatti per accedervi crediti sia dell’area letteraria che delle tre discipline principali oggetto del Corso. Non è un caso che sia la Federico II ad ospitarlo: “grazie alla volontà del Rettore Gaetano Manfredi e del Prorettore Arturo De Vivo siamo riusciti ad ottenere l’importante risultato, poiché hanno spinto perché si valorizzasse la forte tradizione artistica presente nella nostra città”, spiega il Coordinatore del Corso di Laurea Giancarlo Alfano. Attenzione però a chi pensa che questo sia un percorso per attori e registi. Non è così. “Le figure professionali formate devono essere in grado di operare dietro le scene, ovvero come ‛umanisti dello spettacolo’,
esperti cioè nel settore della promozione e dell’archiviazione multimediale di spettacoli e festival, della critica e della sceneggiatura”, prosegue. “Questa Laurea Magistrale propone un progetto formativo flessibile, che può soddisfare un ampio bacino di utenza, creando una coerente linea di continuità con i percorsi formativi di primo livello proposti dal Dipartimento. Gli studenti avranno pertanto modo di approfondire gli studi teatrali, scenico-
musicali e cinematografici, cominciando da una base comune per tutti al primo semestre del primo anno, già al secondo semestre potranno orientarsi prevalentemente su una delle tre discipline”. L’impostazione è difatti interdisciplinare e costituisce un’occasione innovativa di avvio alla ricerca e alla formazione di professionalità in grado d’interagire con un territorio composto oltre che da Napoli, dalla Campania e dal Meridione, con una spiccata
vocazione culturale nel campo della musica, delle arti e dello spettacolo. “Il piano di studi evita la dispersione su un numero eccessivo di discipline e favorisce l’approfondimento critico delle tre arti, permettendo allo studente di attingere anche ai settori della letteratura, della linguistica, delle arti visive e delle discipline metodologiche attinenti”. Alla formazione storica e teorica si congiungerà, nel secondo semestre del secondo anno, un’esperienza
formativa di tirocinio o stage, presso enti, istituzioni e attori della produzione dello spettacolo in tutta Italia. “Questi tirocini avranno ad oggetto la valorizzazione e gestione della produzione cinematografica, musicale e della scrittura critica. Inoltre gli studenti avranno modo di seguire un corso di inglese specifico per lo spettacolo”. I docenti già noti, che operano negli altri Corsi di Studio del Dipartimento, quali ad esempio Tomaso Montanari, Corrado Calenda, Enrico Careri, Antonio Saccone, Giorgio Ruberti, saranno affiancati da registi e drammaturghi provenienti da tutta la nazione che terranno seminari paralleli alle attività didattiche.
studi. Necessari infatti per accedervi crediti sia dell’area letteraria che delle tre discipline principali oggetto del Corso. Non è un caso che sia la Federico II ad ospitarlo: “grazie alla volontà del Rettore Gaetano Manfredi e del Prorettore Arturo De Vivo siamo riusciti ad ottenere l’importante risultato, poiché hanno spinto perché si valorizzasse la forte tradizione artistica presente nella nostra città”, spiega il Coordinatore del Corso di Laurea Giancarlo Alfano. Attenzione però a chi pensa che questo sia un percorso per attori e registi. Non è così. “Le figure professionali formate devono essere in grado di operare dietro le scene, ovvero come ‛umanisti dello spettacolo’,
esperti cioè nel settore della promozione e dell’archiviazione multimediale di spettacoli e festival, della critica e della sceneggiatura”, prosegue. “Questa Laurea Magistrale propone un progetto formativo flessibile, che può soddisfare un ampio bacino di utenza, creando una coerente linea di continuità con i percorsi formativi di primo livello proposti dal Dipartimento. Gli studenti avranno pertanto modo di approfondire gli studi teatrali, scenico-
musicali e cinematografici, cominciando da una base comune per tutti al primo semestre del primo anno, già al secondo semestre potranno orientarsi prevalentemente su una delle tre discipline”. L’impostazione è difatti interdisciplinare e costituisce un’occasione innovativa di avvio alla ricerca e alla formazione di professionalità in grado d’interagire con un territorio composto oltre che da Napoli, dalla Campania e dal Meridione, con una spiccata
vocazione culturale nel campo della musica, delle arti e dello spettacolo. “Il piano di studi evita la dispersione su un numero eccessivo di discipline e favorisce l’approfondimento critico delle tre arti, permettendo allo studente di attingere anche ai settori della letteratura, della linguistica, delle arti visive e delle discipline metodologiche attinenti”. Alla formazione storica e teorica si congiungerà, nel secondo semestre del secondo anno, un’esperienza
formativa di tirocinio o stage, presso enti, istituzioni e attori della produzione dello spettacolo in tutta Italia. “Questi tirocini avranno ad oggetto la valorizzazione e gestione della produzione cinematografica, musicale e della scrittura critica. Inoltre gli studenti avranno modo di seguire un corso di inglese specifico per lo spettacolo”. I docenti già noti, che operano negli altri Corsi di Studio del Dipartimento, quali ad esempio Tomaso Montanari, Corrado Calenda, Enrico Careri, Antonio Saccone, Giorgio Ruberti, saranno affiancati da registi e drammaturghi provenienti da tutta la nazione che terranno seminari paralleli alle attività didattiche.