Dopo quattro anni di stasi, l’Università Parthenope finalmente indice le elezioni delle rappresentanze studentesche negli organi ed organismi universitari per il biennio accademico 2013/2015. Gli studenti saranno chiamati alle urne il 17 e il 18 aprile per il rinnovo delle cariche in Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Nucleo di Valutazione e nei Consigli di Dipartimento e dei Corsi di Studio. Un’occasione attesa da tempo, tenuto conto che diversi rappresentanti, eletti in passato, sono decaduti a seguito del conseguimento della laurea, lasciando scoperti vari Corsi di Laurea.
Le liste sono ancora in fase di costituzione, i vari gruppi stanno meditando su eventuali collaborazioni, ma, almeno al momento, dovrebbero essere tre le associazioni che presenteranno liste e candidati nuovi: l’UDU (Unione degli Universitari); Facciamo Università, aggregazione di centro; la nuova associazione apartitica e apolitica Nuovi Orizzonti Universitari (NOU). Sembra esca, invece, fuori dai giochi Intesa Parthenope, lista fondata dagli studenti di Giurisprudenza dell’agro-nolano che tanto si erano battuti affinché la Facoltà rimanesse a Nola.
L’unica nuova realtà, NOU, è presieduta da Tommaso Petito, 21enne originario di Giugliano, studente al secondo anno di Economia e Commercio e coordinatore cittadino di un movimento giovanile a Sant’Antimo, che si candida al Senato Accademico, dove saranno eletti tre rappresentanti studenteschi. “È la prima volta che prendo parte alla politica universitaria, ma, dopo diversi anni di assenza di una rappresentanza, sentivo la necessità di entrare a far parte di un gruppo costantemente a fianco degli studenti – afferma Petito – Prima di tutto, ascolterò le istanze degli iscritti alle varie Facoltà, per poi portarle in Senato”. Tra i fondatori di NOU, Gianmarco Scioscia, 23anni, di Casalnuovo, laureando alla Magistrale in Giurisprudenza. Si candida al Consiglio del Dipartimento di Giurisprudenza, dove si vota per l’elezione di sei rappresentanti. “In Facoltà, si respira un discreto malcontento, i ragazzi lamentano una scarsa comunicazione con la Segreteria e una conseguente mancanza di informazioni un po’ in generale sul percorso accademico – dice Scioscia – Se sarò eletto, il primo punto da affrontare in Consiglio sarà quello relativo al numero, limitato a detta della maggior parte dei ragazzi, delle sessioni d’esame. In pratica, mancano le sessioni cosiddette ‘di recupero’ di aprile e novembre e ciò provoca un rallentamento nel percorso di studi, ancor più ai fuori-corso, già indietro con gli esami”.
Seppur gli obiettivi non siano ancora ben chiari, l’UDU si presenta in Consiglio di Amministrazione, dove si vota per un solo membro, con Francesco Peluso, già rappresentante degli studenti a Scienze e Tecnologie, mentre il senatore accademico Giuseppe Sbrescia, coordinatore provinciale dell’UDU, pensa ad una probabile candidatura al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), per il quale si andrà al voto il 20 e 21 maggio. “Al Parthenope si era proprio perso lo spirito di rappresentanza, gli studenti non avevano più punti di riferimento – dice Peluso, laureando in Scienze nautiche – speriamo, adesso, di creare un bel gruppo che lavori bene”. Tra le questioni più a cuore, sicuramente “l’adeguamento delle strutture universitarie. Mi riferisco soprattutto al progetto che riguarda la sede per gli studenti di Scienze Motorie presso l’ex Manifattura Tabacchi. Rientra in un progetto di riqualificazione dell’intera area che, al momento, è fermo. Intanto, cominciamo a raccogliere le informazioni dal basso, al fine di far valere le idee degli studenti e portare avanti progetti meritevoli”.
Facciamo Università pensa ad una collaborazione con l’UDU, ma non si esprime. “Vogliamo rinnovare tutte le cariche con l’inserimento di persone giovani. Io stesso, dopo sei anni in Senato, voglio lasciare spazio agli altri – afferma Walter Savarese, 24 anni, laureando in Scienze Motorie – forse presenteremo una o al massimo due liste, è ancora tutto da decidere”. Intanto, si candida al Consiglio di Amministrazione dell’Adisu (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario). “Sarà fondamentale collaborare col nuovo Presidente, l’avv. Maurizio Zuccaro, che mi è sembrato molto disponibile. Il primo punto da affrontare riguarderà le residenze, non tanto per il termine dei lavori, ma per la riqualificazione della zona. È impensabile che un fuori-sede vada a dormire in via Galileo Ferraris, isolato e lontano dal centro, il Comune deve intervenire”.
Ricordiamo che le liste dei candidati dovranno essere depositate presso l’Ufficio elettorale centrale, sito in via Acton, entro il 3 aprile.
Maddalena Esposito
Le liste sono ancora in fase di costituzione, i vari gruppi stanno meditando su eventuali collaborazioni, ma, almeno al momento, dovrebbero essere tre le associazioni che presenteranno liste e candidati nuovi: l’UDU (Unione degli Universitari); Facciamo Università, aggregazione di centro; la nuova associazione apartitica e apolitica Nuovi Orizzonti Universitari (NOU). Sembra esca, invece, fuori dai giochi Intesa Parthenope, lista fondata dagli studenti di Giurisprudenza dell’agro-nolano che tanto si erano battuti affinché la Facoltà rimanesse a Nola.
L’unica nuova realtà, NOU, è presieduta da Tommaso Petito, 21enne originario di Giugliano, studente al secondo anno di Economia e Commercio e coordinatore cittadino di un movimento giovanile a Sant’Antimo, che si candida al Senato Accademico, dove saranno eletti tre rappresentanti studenteschi. “È la prima volta che prendo parte alla politica universitaria, ma, dopo diversi anni di assenza di una rappresentanza, sentivo la necessità di entrare a far parte di un gruppo costantemente a fianco degli studenti – afferma Petito – Prima di tutto, ascolterò le istanze degli iscritti alle varie Facoltà, per poi portarle in Senato”. Tra i fondatori di NOU, Gianmarco Scioscia, 23anni, di Casalnuovo, laureando alla Magistrale in Giurisprudenza. Si candida al Consiglio del Dipartimento di Giurisprudenza, dove si vota per l’elezione di sei rappresentanti. “In Facoltà, si respira un discreto malcontento, i ragazzi lamentano una scarsa comunicazione con la Segreteria e una conseguente mancanza di informazioni un po’ in generale sul percorso accademico – dice Scioscia – Se sarò eletto, il primo punto da affrontare in Consiglio sarà quello relativo al numero, limitato a detta della maggior parte dei ragazzi, delle sessioni d’esame. In pratica, mancano le sessioni cosiddette ‘di recupero’ di aprile e novembre e ciò provoca un rallentamento nel percorso di studi, ancor più ai fuori-corso, già indietro con gli esami”.
Seppur gli obiettivi non siano ancora ben chiari, l’UDU si presenta in Consiglio di Amministrazione, dove si vota per un solo membro, con Francesco Peluso, già rappresentante degli studenti a Scienze e Tecnologie, mentre il senatore accademico Giuseppe Sbrescia, coordinatore provinciale dell’UDU, pensa ad una probabile candidatura al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), per il quale si andrà al voto il 20 e 21 maggio. “Al Parthenope si era proprio perso lo spirito di rappresentanza, gli studenti non avevano più punti di riferimento – dice Peluso, laureando in Scienze nautiche – speriamo, adesso, di creare un bel gruppo che lavori bene”. Tra le questioni più a cuore, sicuramente “l’adeguamento delle strutture universitarie. Mi riferisco soprattutto al progetto che riguarda la sede per gli studenti di Scienze Motorie presso l’ex Manifattura Tabacchi. Rientra in un progetto di riqualificazione dell’intera area che, al momento, è fermo. Intanto, cominciamo a raccogliere le informazioni dal basso, al fine di far valere le idee degli studenti e portare avanti progetti meritevoli”.
Facciamo Università pensa ad una collaborazione con l’UDU, ma non si esprime. “Vogliamo rinnovare tutte le cariche con l’inserimento di persone giovani. Io stesso, dopo sei anni in Senato, voglio lasciare spazio agli altri – afferma Walter Savarese, 24 anni, laureando in Scienze Motorie – forse presenteremo una o al massimo due liste, è ancora tutto da decidere”. Intanto, si candida al Consiglio di Amministrazione dell’Adisu (Azienda per il Diritto allo Studio Universitario). “Sarà fondamentale collaborare col nuovo Presidente, l’avv. Maurizio Zuccaro, che mi è sembrato molto disponibile. Il primo punto da affrontare riguarderà le residenze, non tanto per il termine dei lavori, ma per la riqualificazione della zona. È impensabile che un fuori-sede vada a dormire in via Galileo Ferraris, isolato e lontano dal centro, il Comune deve intervenire”.
Ricordiamo che le liste dei candidati dovranno essere depositate presso l’Ufficio elettorale centrale, sito in via Acton, entro il 3 aprile.
Maddalena Esposito