Si sono presentati in diciotto a sostenere il primo appello di febbraio di Algebra ad Informatica, cattedra del professor Salvatore Rao. Il lettore che non conosca da vicino le vicende del Corso di laurea presieduto dal professor Giulio Spadaccini potrebbe pensare ad una seduta particolarmente negativa. Sbaglierebbe, perché rispetto allo scorso anno, il primo in assoluto per Informatica, la situazione è nettamente migliorata. Lo spiega lo stesso Rao, cifre alla mano. “Considerando l’intero anno accademico 1998/99 gli esaminandi sono stati sedici in tutto; quattordici promossi e due bocciati. Lo scorso anno avevo fissato una prova intercorso che andò sostanzialmente deserta. Quest’anno ho potuto svolgerne due”.
Va meglio, dunque, ma il problema rimane: gli iscritti ad Informatica incontrano notevolissime difficoltà ad affrontare le discipline che richiedono capacità di astrazione: Algebra ed Analisi. Per stimolare questa attitudine, che in alcuni studenti sembrerebbe un po’ assopita, la professoressa Eliana Minicozzi, docente di Linguaggi di Programmazione I, ha previsto finanche di assegnare un bonus in sede di esame. Premette: “il mio corso è uno di quelli più strettamente attinenti all’Informatica, dunque più gradito agli studenti. Con la maggior parte di loro si è instaurato un rapporto di tipo adulto, diverso da quello scolastico, dove l’obiettivo dello studente spesso è quello di fregare il docente. Ne approfitto per ribadire loro che frequentano un corso di laurea di Scienze e che le discipline più astratte e teoriche sono parte integrante della loro formazione. Il bonus rientra in questo discorso: chi mi porta all’esame la dimostrazione di alcuni teoremi dei quali ho dato solo l’enunciato può avere trenta e trenta e lode, gli altri al massimo ventotto”. Una pausa di riflessione, poi prosegue: “parlavo prima di un rapporto adulto. Proprio oggi ho esaminato un ragazzo che mi ha detto spontaneamente che non aveva lavorato su più della metà di questi teoremi. E’ andato bene sul resto ed ha avuto 29, ma soprattutto ha dimostrato di aver capito che qui siamo all’Università e che il rapporto con il docente va impostato, appunto, in maniera leale”.
Un’altra disciplina del primo anno è Programmazione; il professor Giovanni Criscuolo, docente della materia, fa il punto della situazione. “Il modulo A è stato superato fino a questo momento da circa settantacinque studenti. Se l’andamento resterà questo direi che potremmo arrivare ad una novantina di persone, alla fine di febbraio, circa il 40% degli iscritti dello scorso anno. Non è un dato brillantissimo, me ne rendo contro, ma posso dire in coscienza che ad Informatica stiamo facendo tutto il possibile per garantire agli studenti buone condizioni di apprendimento. I gruppi di Programmazione, quest’anno, sono passati da uno a tre; tutte le altre materie hanno diviso gli studenti in almeno due gruppi. Purtroppo devo dire anche che non tutti si iscrivono ad Informatica con la consapevolezza che qui non s’impara ad usare un programma piuttosto che un altro, si studia quello che sta dietro il programma, gli algoritmi. Ecco perché occorre capacità di astrazione. Ai ragazzi faccio presente che negli USA, la patria dell’Informatica, hanno ormai cambiato radicalmente le modalità di insegnamento della disciplina, proprio per stimolare la capacità di concettualizzare e di astrarre. Sono stati scritti testi nuovi di zecca, purtroppo non ancora disponibili in italiano. Noi li mettiamo a disposizione degli studenti sotto forma di estratti e dispense tradotti in italiano”.
Gli studenti di Informatica – lo hanno scoperto i docenti – i dati risultano da un questionario preparato dai docenti e somministrato agli iscritti – provengono per la maggior parte dagli istituti tecnici, a ruota segue lo scientifico. Relativamente pochi quelli i quali hanno studiato al classico. Le donne sono meno di un quarto del totale; molti abitano in provincia di Napoli. Ecco il punto di vista di due iscritti al secondo anno, “pescati” in uno dei laboratori di Monte S. Angelo. Claudio Romano: “sinceramente alcuni docenti non soddisfano pienamente quelle che erano le mie aspettative. Di positivo c’è che abbiamo la possibilità di lavorare al computer e di usufruire delle strutture”. Genny Schettino conferma le osservazioni dei docenti: “Algebra ed Analisi certamente costituiscono gli ostacoli principali che ho incontrato fino a questo momento. Proposte? Temo che siamo noi che ci dobbiamo rassegnare, perché la matematica è essenziale. Forse alcuni insegnamenti potrebbero essere strutturati meglio”. Aggiunge Lauro: “i docenti dei laboratori dovrebbero coordinarsi meglio con quelli delle materie teoriche; a noi del secondo anno è capitato anche di portare due programmi diversi. Credo comunque che ai colleghi i quali si sono iscritti quest’anno stia già andando un po’ meglio. Noi siamo stati i pionieri ed è anche normale che non tutto sia andato per il meglio”. Quest’anno, come noto, Informatica è balzata al terzo posto, per immatricolati, tra i Corsi di Laurea che afferiscono a Scienze. Tra corso di laurea e diploma, infatti, gli iscritti al primo anno sono stati oltre 700; nel 1998/99 erano stati meno di duecento. Pochi, invece, i docenti i quali afferiscono direttamente al settore dell’Informatica: sei in tutta la facoltà di Scienze. Ci si iscrive, a quanto pare, soprattutto perché sono studi che si prevede possano garantire una rapida collocazione lavorativa nel dopo laurea. E’ dunque probabile un ulteriore incremento nel 2000/2001, che sarà ricco di novità. “Saremo i primi a partire con il corso di laurea triennale, di primo livello”, anticipano i tre docenti.
Fabrizio Geremicca
Va meglio, dunque, ma il problema rimane: gli iscritti ad Informatica incontrano notevolissime difficoltà ad affrontare le discipline che richiedono capacità di astrazione: Algebra ed Analisi. Per stimolare questa attitudine, che in alcuni studenti sembrerebbe un po’ assopita, la professoressa Eliana Minicozzi, docente di Linguaggi di Programmazione I, ha previsto finanche di assegnare un bonus in sede di esame. Premette: “il mio corso è uno di quelli più strettamente attinenti all’Informatica, dunque più gradito agli studenti. Con la maggior parte di loro si è instaurato un rapporto di tipo adulto, diverso da quello scolastico, dove l’obiettivo dello studente spesso è quello di fregare il docente. Ne approfitto per ribadire loro che frequentano un corso di laurea di Scienze e che le discipline più astratte e teoriche sono parte integrante della loro formazione. Il bonus rientra in questo discorso: chi mi porta all’esame la dimostrazione di alcuni teoremi dei quali ho dato solo l’enunciato può avere trenta e trenta e lode, gli altri al massimo ventotto”. Una pausa di riflessione, poi prosegue: “parlavo prima di un rapporto adulto. Proprio oggi ho esaminato un ragazzo che mi ha detto spontaneamente che non aveva lavorato su più della metà di questi teoremi. E’ andato bene sul resto ed ha avuto 29, ma soprattutto ha dimostrato di aver capito che qui siamo all’Università e che il rapporto con il docente va impostato, appunto, in maniera leale”.
Un’altra disciplina del primo anno è Programmazione; il professor Giovanni Criscuolo, docente della materia, fa il punto della situazione. “Il modulo A è stato superato fino a questo momento da circa settantacinque studenti. Se l’andamento resterà questo direi che potremmo arrivare ad una novantina di persone, alla fine di febbraio, circa il 40% degli iscritti dello scorso anno. Non è un dato brillantissimo, me ne rendo contro, ma posso dire in coscienza che ad Informatica stiamo facendo tutto il possibile per garantire agli studenti buone condizioni di apprendimento. I gruppi di Programmazione, quest’anno, sono passati da uno a tre; tutte le altre materie hanno diviso gli studenti in almeno due gruppi. Purtroppo devo dire anche che non tutti si iscrivono ad Informatica con la consapevolezza che qui non s’impara ad usare un programma piuttosto che un altro, si studia quello che sta dietro il programma, gli algoritmi. Ecco perché occorre capacità di astrazione. Ai ragazzi faccio presente che negli USA, la patria dell’Informatica, hanno ormai cambiato radicalmente le modalità di insegnamento della disciplina, proprio per stimolare la capacità di concettualizzare e di astrarre. Sono stati scritti testi nuovi di zecca, purtroppo non ancora disponibili in italiano. Noi li mettiamo a disposizione degli studenti sotto forma di estratti e dispense tradotti in italiano”.
Gli studenti di Informatica – lo hanno scoperto i docenti – i dati risultano da un questionario preparato dai docenti e somministrato agli iscritti – provengono per la maggior parte dagli istituti tecnici, a ruota segue lo scientifico. Relativamente pochi quelli i quali hanno studiato al classico. Le donne sono meno di un quarto del totale; molti abitano in provincia di Napoli. Ecco il punto di vista di due iscritti al secondo anno, “pescati” in uno dei laboratori di Monte S. Angelo. Claudio Romano: “sinceramente alcuni docenti non soddisfano pienamente quelle che erano le mie aspettative. Di positivo c’è che abbiamo la possibilità di lavorare al computer e di usufruire delle strutture”. Genny Schettino conferma le osservazioni dei docenti: “Algebra ed Analisi certamente costituiscono gli ostacoli principali che ho incontrato fino a questo momento. Proposte? Temo che siamo noi che ci dobbiamo rassegnare, perché la matematica è essenziale. Forse alcuni insegnamenti potrebbero essere strutturati meglio”. Aggiunge Lauro: “i docenti dei laboratori dovrebbero coordinarsi meglio con quelli delle materie teoriche; a noi del secondo anno è capitato anche di portare due programmi diversi. Credo comunque che ai colleghi i quali si sono iscritti quest’anno stia già andando un po’ meglio. Noi siamo stati i pionieri ed è anche normale che non tutto sia andato per il meglio”. Quest’anno, come noto, Informatica è balzata al terzo posto, per immatricolati, tra i Corsi di Laurea che afferiscono a Scienze. Tra corso di laurea e diploma, infatti, gli iscritti al primo anno sono stati oltre 700; nel 1998/99 erano stati meno di duecento. Pochi, invece, i docenti i quali afferiscono direttamente al settore dell’Informatica: sei in tutta la facoltà di Scienze. Ci si iscrive, a quanto pare, soprattutto perché sono studi che si prevede possano garantire una rapida collocazione lavorativa nel dopo laurea. E’ dunque probabile un ulteriore incremento nel 2000/2001, che sarà ricco di novità. “Saremo i primi a partire con il corso di laurea triennale, di primo livello”, anticipano i tre docenti.
Fabrizio Geremicca