Ancora chiusa l’ex-mensa centrale

Quasi 2700 metri quadri per studiare, chiacchierare, ascoltare musica, prendere un caffè, mangiare, imparare le lingue: queste sono le dimensioni della superficie del Centro Polifunzionale della Federico II che avrebbe dovuto accogliere già da un pezzo gli studenti nei locali della ex-mensa universitaria.  I lavori di ristrutturazione, iniziati nel 2004 grazie al finanziamento dell’EDISU e della Regione Campania, sarebbero dovuti terminare entro la fine del 2005 ma la consegna slittò all’estate 2006 per varianti richieste in corso d’opera. “Impreviste problematiche riguardanti la statica costrinsero a sospendere i lavori, a rifare le perizie e poi a riprendere l’attività con una proroga della consegna”, afferma l’ingegnere della Regione Francesco Niutta, Direttore dei lavori. 
Resta il fatto che a  febbraio 2007 il portone di via Mezzocannone 14 rimane ancora serrato e la maggior parte degli studenti non conosce affatto l’esistenza del cortile rinascimentale custodito all’interno dell’edificio.
“L’azienda ci dovrebbe consegnare l’edificio ad aprile ma dubito che ce la faccia – sostiene Luca Carratore, rappresentante degli studenti all’ADISU – In alcune zone si sono verificate infiltrazioni di umidità e si sta rivedendo l’impianto idrico per risolvere il problema. La situazione si complica perché occorre verificare le cause e le colpe di tali infiltrazioni”.
“Poi ci sono i ritardi dovuti all’allaccio della linea elettrica e telefonica – aggiunge Michele Cestari, anche lui rappresentante degli studenti all’Adisu – E’ occorso tantissimo tempo per avere il beneplacido della Soprintendenza per trasferire una cassetta dell’Enel da un lato all’altro di Mezzocannone”.
“Ora non c’è alcun ritardo. – dichiara con fermezza Giovanni Multari, responsabile della Direzione artistica dei lavori assieme al collega Vincenzo Corvino – Dopo l’estate sono state apportate piccole modifiche e poi si è proceduto all’installazione della Commissione di collaudo che ha 90 giorni per potersi esprimere. La velocità della successiva fase di start up dipende dall’iter particolare che i clienti scelgono di seguire una volta preso in consegna il complesso”.
I mesi autunnali sono serviti, dunque, per insediare la Commissione che, ad inizio dicembre, ha cominciato ad operare per verificare l’efficienza e i requisiti normativi degli impianti..
L’ingegner Niutta assicura che la ristrutturazione è stata completata e che anche gli arredi sono stati collocati nei locali e negli annessi uffici amministrativi, depositi, magazzini e spogliatoi. “Ci sono già le attrezzature per l’auletta multimediale ed i computer per l’Internet Point – afferma – La Commissione di collaudo sta facendo le ultime misurazioni. Prevedo che terminerà  entro 15-20 giorni. Dopo di che averrà la consegna formale all’ADISU”. 
Nessuno si sbilancia nel precisare i tempi necessari per l’inaugurazione del Centro. “La messa in opera dipenderà dall’esito del collaudo – afferma il professor Giuseppe Gentile, Presidente dell’ADISU – Dopo la consegna sarà bandita una gara d’appalto per la gestione della struttura”. E anche qui rimangono in forse i termini per l’espletamento della gara.
Alcuni degli studenti più anziani confidano nell’attenzione che i responsabili dell’ADISU presteranno alla qualità della ristorazione. “L’odore che una volta arrivava in strada dai finestroni della mensa, aperti all’altezza delle ginocchia dei passanti, non era affatto invitante”, ricorda Caterina, laureata in Scienze Biologiche alla Federico II. La mensa, infatti, una volta era situata nei locati adiacenti alla strada, mentre ora quello spazio è destinato ad un’aula multimediale e gli studenti consumeranno i pasti dove un tempo sorgevano le cucine. “La mensa di Monte S.Angelo è una pacchia – commenta Mariateresa, studentessa di Scienze Naturali – Potrebbero realizzare anche in centro una struttura simile”. 
“L’ADISU non terrà la struttura in gestione diretta per i costi eccessivamente elevati che questo comporterebbe – afferma Luca Carratore – Credo che sia già stato avviato il bando per l’appalto sia del bar, sia della mensa per garantire appena possibile la piena disponibilità del complesso”.
Se non circolano ancora informazioni sulla ditta che si occuperà della preparazione dei pasti, non c’è invece alcun dubbio sull’estetica e sulla funzionalità degli spazi del Centro. Sotto le antiche volte del pianterreno, moderni arredi d’acciaio e grandi vetrate spiccheranno su un pavimento nero. Il cortile di circa 600 metri quadri prospiciente via Mezzocannone per adesso rimarrà spoglio perché la proposta, avanzata dalla Direzione artistica, di collocarvi una scultura moderna dell’artista Lello Esposito raffigurante Pulcinella, è stata accantonata. “Sono dispiaciuto – spiega l’architetto Multari – ma rispetto democraticamente la decisione del Consiglio di Amministrazione”.
Anche se privo di installazioni artistiche, il ripristinato cortile rinascimentale, dovrebbe dunque essere al più presto restituito alla città. Gli studenti si augurano che i tavolini del bar collocati possano essere per loro un nuovo punto di ritrovo. Lo spazio, d’altronde, è ideale per ospitare manifestazioni, presentazioni di libri ed, eventualmente, concerti. 
Se nessun ulteriore intoppo burocratico rallenterà le ultime fasi di ripristino dei locali, già dal prossimo anno accademico 500 studenti al giorno, distribuiti in 5 turni successivi, potranno usufruire della mensa, oltre che degli altri servizi offerti dal Centro. 
Manuela Pitterà
- Advertisement -




Articoli Correlati