Sono in tante le matricole pari di Scienze Motorie a seguire il corso di Didattica della prof.ssa Maria Luisa Iavarone in Aula Grande, il 17 novembre. Soltanto in pochi però si fermano per un’intervista, visti i tempi stretti tra un corso e l’altro. “L’Università finora risponde alle nostre aspettative. Il corso che stiamo seguendo occorre soprattutto a chi ha intenzione di insegnare un domani. I docenti sono preparati. Oltre a questa, abbiamo lezioni di Anatomia, Biologia, Informatica e Inglese al primo semestre”, spiega Antonio. “Solo Anatomia è un corso annuale. Di sicuro siamo di fronte a un ambiente nuovo rispetto al Liceo, con materie mai trattate prima, come la Didattica”, aggiunge Marco. Antonio ha seguito per un anno Ingegneria Informatica della SUN: “poi mi sono accorto che non era la mia strada. Diciamo che i miei genitori mi hanno un po’ spinto ad iscrivermi al primo anno, ma poi ho ritrovato lo stimolo a Scienze Motorie. Sono sempre stato un tipo sportivo e il percorso che sto seguendo mi prepara a diventare personal trainer nel fitness, istruttore o altro, tramite brevetti e Master dopo la Triennale. Se si vuole proseguire con la Specialistica, si può optare per il percorso di Fisioterapia”, illustra ancora Antonio. “Noi infatti ci siamo iscritte qui per proseguire a Fisioterapia e poter convalidare gli esami utili nel caso in cui volessimo passare a Scienze Infermieristiche”, affermano Francesca e Maria. Non hanno ancora iniziato la pratica, ma anticipano che sarà dura da seguire: “le prime lezioni le hanno fissate da calendario il sabato mattina alle 8.30, ma solo per arrivare a Napoli impieghiamo più di quaranta minuti e il sabato i mezzi di trasporto non sono così frequenti da Scafati o Maddaloni, paesi dai quali proveniamo”, proseguono le ragazze. Francesca prima di superare il test non sapeva cosa l’attendeva: “di sicuro mi aspettavo che sarei stata più sola rispetto alla classe, ma con piacere posso constatare che non è così. Si segue insieme e si crea un gruppo proprio come a scuola. L’unica differenza è che ti gestisci autonomamente il tempo. Non esistono ‘filoni’, non sei più sotto pressione dei genitori, i corsi non sono obbligatori e ti devi responsabilizzare”. In più di mille hanno tentato il test d’ingresso a Scienze Motorie, ma solo la metà l’ha superato: “la preparazione non è semplice, devi avere conoscenze di base minime sullo sport in generale e su alcuni sport specifici, in più devi leggere testi di attualità e conoscere la storia per la cultura generale”, commenta Marco. Sono tutti soddisfatti delle strutture, per capienza aule e strumenti didattici: “abbiamo proiettori funzionanti e bagni sempre puliti qui a via Acton. L’unica pecca è la mancanza di distributori, mensa e bar all’interno della sede. Seguendo dalle 8.30 alle 13.10 per tre giorni alla settimana, ad esempio, non abbiamo neanche il tempo di un caffè senza rischiare di far tardi ai corsi, poiché dobbiamo uscire dalla struttura. Ovviamente la situazione cambia di settimana in settimana, poiché in alcune seguiamo solo un giorno dalla mattina alla sera”, informa Antonio. “In più vorrei aggiungere che qualche cestino dell’immondizia nelle aule non guasterebbe, poiché bisogna uscire fuori anche per gettare una carta”, continua Marco. Altra piccola critica va ai libri, difficili da reperire: “poiché le librerie dove vendono i volumi che ci occorrono sono lontane. Per ogni corso spendiamo tra i trenta e i quaranta euro di testi, tasse a parte, che non sono molto elevate rispetto agli altri Atenei; tant’è che si aggirano intorno ai 1.000 euro in media l’anno, senza considerare la divisione in fasce”, conclude Francesca.
Buon impatto per le matricole ma per le attività pratiche la sveglia suonerà all’alba
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