Campania al primo posto al Sud, al Veneto il podio nazionale

Sono appassionati di Digitale, Antonio, Nunzia e Gaia, i tre studenti che hanno affiancato il prof. Arnesano nella ricerca e che gli hanno anche chiesto di seguirli nella preparazione della tesi di laurea. Al computer, da casa, ciascuno di loro ha analizzato una porzione dell’Italia. Antonio si è concentrato sul Sud: “Nella mappa dei percorsi digitali, la Campania è al primo posto – informa – con una maggiore distribuzione degli insegnamenti sulle Magistrali rispetto alle Triennali, come da trend italiano”. E quanto alla Parthenope? “Il corso di Digital Marketing del prof. Arnesano è obbligatorio ed esiste già da diversi anni. Sempre alla Magistrale Memi (Marketing and International Management), da quest’anno, è stato aggiunto anche un insegnamento di Digital Management. Ci sono Dipartimenti di Economia, invece, in cui questa materia viene completamente ignorata. E anche sul fronte giuridico il nostro Ateneo sta facendo dei passi avanti”. L’alfabetizzazione digitale, a suo parere, “dovrebbe cominciare presto, anche prima dell’università, sin dalla scuola. Ma il problema è che, talvolta, manca anche nei professori. Ed è un gap”. Ormai vicino alla laurea, Antonio sta pensando già al futuro: “Mi piacerebbe lavorare con i social media. Sono interessato sia alla parte content, quindi creazione di contenuti, grafica, sia alla parte advertising, quindi pubblicità. Tramite LinkedIn e forum in rete sto cercando qualche contatto in modo da poter cominciare a mettere in pratica le mie competenze, magari in un tirocinio”.
“Indovina a chi è toccato il Veneto? – scherza Gaia – A me! La regione è al primo posto in Italia per la diffusione del Digital. Condurre questa ricerca è stato entusiasmante, sebbene faticoso. È stata un’attività intensa che abbiamo dovuto gestire assieme allo studio”. A colpirla particolarmente, “la scarsa capacità comunicativa che dimostrano alcune università. La Parthenope ha un buon sito, chiaro. Per alcuni Atenei è stato, invece, difficilissimo rintracciare informazioni basilari quali insegnamenti inseriti nei piani di studi o crediti formativi corrispondenti. Mi ha colpito anche il fatto che in molte università il Digitale viene erogato sotto forma di laboratorio piuttosto che di insegnamento strutturato”. Un tema così complesso “va approfondito ampiamente. Un plauso quindi, nelle regioni che ho analizzato, va al comparto artistico e cinematografico dove viene dato ampio spazio alla disciplina”.
È interessata ai social anche Nunzia: “La mia famiglia ha un’attività commerciale nel settore dell’alimentare. Oltre al versante operativo e commerciale, mi occupo di comunicazione via Facebook, Instagram e Whatsapp. Sempre con i social, poi, ho lavorato nel corso di uno stage universitario”. Anche lei, quindi, è la prova del fatto “che ormai il digitale è presente a tutti i livelli della nostra vita ed è giusto che gli Atenei si attivino per offrire percorsi ancora più caratterizzanti e performanti in tal senso”.
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