Celebrazioni per i 150 dell’Unità d’Italia, si apre la rassegna all’Astra

“Sembra quasi di assistere alla partenza dei primi garibaldini da Quarto: all’inizio erano in pochi, ma poi, man mano, se ne sono aggiunti tanti altri; speriamo che anche nel nostro caso succeda la stessa cosa”. Ironicamente il prof. Giancarlo Alfano, che insegna Letteratura Italiana alla SUN, ha salutato il pubblico intervenuto alla prima serata della rassegna “La Nuova Italia e i vecchi italiani”. Il docente è curatore dell’iniziativa, organizzata dalla Federico II (COINOR) il 4 aprile presso il cinema Astra in via Mezzocannone. “L’evento si inquadra nelle celebrazioni per i 150 anni dall’Unità d’Italia e prevede una serie di serate a tema – ha spiegato – Attraverso uno spirito non celebrativo, ma sotto forma di incontro tra studenti e Ateneo. Il metodo che abbiamo scelto di utilizzare è quello artistico: dunque non si tratta di una serie di conferenze e seminari di stampo tipicamente universitario, ma di incontri che si svolgono all’insegna dello spettacolo cinematografico e musicale (non a caso abbiamo pensato ad un cinema-teatro come luogo per le rappresentazioni)”.
All’inaugurazione è intervenuto il Rettore Massimo Marrelli, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, esprimendo il suo dolore per la notizia appena appresa della studentessa suicida nella Facoltà di Farmacia: “Momenti come quello di stasera sono importanti perché è necessario che ognuno di noi si interroghi sull’importanza degli avvenimenti intorno a noi: è questo uno dei compiti principali dell’Università, che non deve limitarsi alla mera celebrazione. Sapere che una delle nostre allieve si è tolta la vita perché non in regola con gli esami rappresenta una sconfitta per tutti”.
Il Rettore ha annunciato che questa non sarà l’unica iniziativa nell’ambito delle celebrazioni per l’anniversario dell’Italia unita. “Preferisco non anticipare nulla – ha detto – ma lasciare ai ragazzi il piacere della scoperta all’interno nei luoghi della Federico II. Nei prossimi giorni, infatti, ci saranno delle sorprese nei cortili dell’Università: spazi all’aperto come quello di Mezzocannone hanno una grande importanza storica per la nostra città e sono poco conosciuti, sia dagli studenti che dai napoletani in generale, e per questo motivo verranno valorizzati”.
Il Preside di Lettere della Federico II Arturo De Vivo ha ricordato l’impegno da parte dei docenti della Facoltà nella realizzazione di un evento che punta all’utilizzo dei linguaggi: “Già durante il primo incontro, attraverso parole e immagini, si ripercorrono gli anni che vanno dalle lotte politiche prima dell’Unità d’Italia al disincanto che si avverte negli anni subito successivi”. Durante la serata inaugurale il pubblico ha assistito alla proiezione di un cortometraggio di 16 minuti: un cartone animato, che racconta il tour italiano di alcuni turisti attraverso le città più importanti, realizzato con la sceneggiatura di Cesare Zavattini per il centenario dell’Unità d’Italia. “In questo modo – dice il prof. Matteo Palumbo, docente di Letteratura Italiana alla Facoltà di Lettere – si riesce ad avere un doppio sguardo: quello di oggi, ma anche di 50 anni fa. Facendo il confronto, si può capire quanto la storia sia cambiata non solo dall’epoca di Garibaldi, ma anche dal 1961”. A concludere il primo appuntamento, l’attrice Chiara Tomarelli che ha letto alcuni brani dalle Ultime Lettere di Jacopo Ortis di Foscolo.
Il docente ha anticipato nel dettaglio gli argomenti dei prossimi incontri: dal 18 aprile al 9 maggio, ogni lunedì sempre alle 20, si potrà assistere alla proiezione di tre film realizzati nell’anno del centenario, mentre il 16 maggio, con la collaborazione del Centro Linguistico di Ateneo e della prof.ssa Annamaria La Marra, ci si soffermerà sul ruolo delle donne durante gli anni precedenti all’Unità. “Una presenza fondamentale, quella femminile, nel Risorgimento italiano”, ha aggiunto il prof. Palumbo ricordando il ruolo della White Mario, la donna che seguiva Garibaldi e raccontava le sue imprese in una sorta di ‘presa diretta’. 
Anna Maria Possidente
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