Chiara Fiorentino: una ventenne veterana di Taekwondo

Venti anni, ventuno ad agosto, e una passione nata quando ne aveva soltanto cinque. Mentre gran parte delle sue coetanee sceglieva la danza classica, lei ha optato per altro, spinta dai suggerimenti di papà. Si chiama Taekwondo la passione di Chiara Fiorentino, studentessa iscritta al secondo anno di Management delle imprese internazionali all’Università Parthenope e già con la valigia pronta per Catania, dove il  Maestro Domenico D’Alise intende
portarla per i prossimi CNU: “l’anno scorso per me è stato l’esordio. Ho vinto la medaglia di bronzo. Non è stato un fallimento perché il livello è molto alto. L’obiettivo adesso è salire sul gradino più alto del podio. Ho accumulato altra esperienza che mi ha fatto maturare. Con gli allenamenti si cresce e si affina la tecnica”. Il Taekwondo “è la mia vita. Ho iniziato a cinque anni per curiosità. Mio padre, che lo aveva praticato, decise di far intraprendere a me e a mia sorella un percorso sportivo educativo. Lo ha preferito ad altre discipline perché più di contatto”. Il suo idolo è Jade Jones, giovane taekwondoka britannica campionessa olimpica: “mi piacciono molto il suo modo di affrontare l’incontro e la sua tenacia. Nei combattimenti è molto pulita”. Nel 2008 la sua carriera sportiva ha una prima svolta: “ho scoperto che la mia Federazione non era iscritta al CONI, quindi ho deciso di cambiare, passando al Centro Azzurro di Casoria, dove ho conosciuto il Maestro D’Alise”. Lì ha trovato un “mondo nuovo. Ho scoperto che c’era ancora tanto da imparare. Ho iniziato a mettermi in gioco in gare ufficiali, conoscendo le categorie e i sacrifici che richiede il rientrare in ognuna di esse”. Il bronzo ai CNU il risultato che ricorda con maggiore soddisfazione “perché è stato il primo podio nazionale”. Per la gioia di papà, “contento, fiero e orgoglioso perché la figlia che studia riesce a rispettare tanti impegni”. Non un gioco da ragazzi, visto che “nel periodo delle gare mi alleno anche sette giorni a settimana. Sto in palestra il pomeriggio e la sera. Allo studio mi ci dedico la mattina e dopo pranzo. Ventiquattro ore spesso non mi bastano”. Gli sforzi, però, premiano: “sono in regola con gli esami e ho la media del ventisette”. Esame piaciuto di più: “Francese. Tempo fa ho fatto uno stage a scuola. All’esame ho preso la lode”. Non sarà il suo mestiere, invece, la “Matematica. È stato uno scoglio notevole per me perché non avevo basi sufficienti”. Ad aiutarla, la forma mentis da atleta: “il Taekwondo mi ha formato mentalmente. Tendo sempre ad affrontare timori e paure, senza tirarmi indietro. Cerco di avere coraggio e di non arrendermi mai”. All’Università “applico lo stesso atteggiamento. Riesco così ad avere un particolare autocontrollo agli esami”. Vista la concomitanza dei CNU con l’inizio della sessione estiva, ha cercato di giocare d’anticipo: “ho già sostenuto la prova intercorso di Contabilità e bilancio. La settimana prossima farò quella di Diritto. Spero di superarli entrambi. Al resto mi dedicherò tra fine giugno e inizio luglio”.
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