“Con le Scienze della Terra si risolvono i problemi dell’umanità”

“La civiltà esiste per consenso geologico, soggetta a cambiamento senza preavviso”, sono le parole di Will Durant citate in occasione dell’Open Day a Scienze Geologiche, che si è tenuto l’11 novembre nell’aula De Capua. A ricordarle il prof. Mariano Parente, docente di Geologia Stratigrafica e Sedimentologia: “la risposta più comune al perché siete qui è stata ‘perché vogliamo continuare a studiare’. Con le Scienze della Terra si risolvono i problemi dell’umanità, difatti non potremmo sopravvivere senza la Geologia, poiché tutte le materie prime vengono dalla Terra. Nel 2040 saremo due miliardi di persone in più e crescerà la domanda di energia. Allo stato di consumo attuale Antimonio e Indio durerebbero altri dieci anni, se i geologi smettessero di cercarli. Quasi tutto quello che ci serve si trova nel Pianeta e sono i geologi a cercarlo”. Il geologo deve anche convivere con la mitigazione del rischio di pericolosità naturale: “siamo noi a provvedere a carte del rischio sismico e vulcanico. Non si può convivere con questi pericoli se non c’è previsione dei geologi. Da quello che ho detto emerge che senza scienziati della terra non si può vivere; ciò porta a pensare che ci sarà sempre lavoro per noi. Non è così, bisogna essere davvero motivati per cogliere le migliori opportunità. Non pensate all’esame, ma a dove volete arrivare alla fine del percorso”. Segue all’intervento del prof. Parente il prof. Piergiulio Cappelletti, Direttore del DISTAR: “dopo la legge Gelmini i Dipartimenti di Scienze della Terra si sono ridotti numericamente in Italia. Attualmente ne contiamo otto e il nostro è uno di questi, abbracciando tutte le discipline delle Scienze della Terra. Dal 2016-17 la nostra struttura presenterà dei vantaggi con la nuova sede di Monte Sant’Angelo. Il piano terra è fornito di sale lettura da 64 posti, aule da 58 e 52 posti e un’aula cartografia con 49. Al secondo piano ulteriori spazi, così come al terzo, dove sono previste le aule di microscopia e informatica”.
Martello e
scarponi, si va
in campagna
Fornisce una panoramica dei rapporti nell’organico il prof. Filippo Barattolo, Coordinatore della Commissione Didattica: “il miglioramento dei percorsi didattici si ottiene tramite il confronto tra corpo docente e studenti, attraverso i rappresentanti in Commissione Didattica e Commissione Paritetica. Importante compilare on line sul sito esol.unina.it i questionari di valutazione della didattica”. Rapida scorsa ai Dottorati di ricerca in Scienze della Terra la dà il Coordinatore Maurizio Fedi: “ci sono ormai pochissimi dottorati del genere in Italia, e Napoli ha mantenuto il suo. Aspetto i migliori alla fine del percorso”. Divertente e ricca di foto la relazione del prof. Stefano Vitale, docente di Geologia Strutturale, responsabile delle escursioni: “dovete imparare a risolvere i problemi del Pianeta, il modo migliore per farlo è prendere dimestichezza nelle campagne. Organizziamo escursioni per Triennali e Magistrali. L’attrezzatura è fondamentale: un quaderno di campagna (non tablet), una bussola (non del nonno), lo smartphone, che serve per prendere coordinate geologiche, ma non deve sostituire il cervello, un martello, ovviamente specifico, e scarponi, non vi presentate con i mocassini o le scarpette da ginnastica. Poi ancora: caschetto, occhiali antischegge, mazzola, acido cloridrico. Abbiamo già svolto escursioni a Punta Telegrafo, su Matese, Solfatara e Vesuvio, in Sardegna, a Poggiodomo e Serra Mezzana”.
Responsabile del Progetto Erasmus, insieme alla prof.ssa Diana Barra, è la prof.ssa Nicoletta Santangelo: “abbiamo collaborazioni aperte con Spagna, Grecia, Polonia, Portogallo. Ogni anno disponiamo di 15 borse, purtroppo però la partecipazione al Progetto Erasmus è scarsa, perché poco conveniente dal punto di vista economico. In ogni caso spingo davvero a fare questa esperienza poiché permette di crescere. Il bando esce generalmente tra febbraio e marzo. Oltre al Progetto, sono possibili tirocini in Grecia e in Italia presso aziende. Rivolgetevi sempre a me se siete interessati”. Dopo il percorso di studi, c’è l’albo dei Geologi che attende. Ne illustra le modalità d’accesso il prof. Domenico Calcaterra, docente di Geologia Applicata: “per esercitare la professione bisogna superare un esame di Stato, che consiste in quattro prove. Questo ti abilita all’esercizio. Esistono un Albo dei Geologi junior e senior, dopo Triennale e Magistrale, ma al primo sono iscritti 50 ragazzi, al secondo 13 mila in tutta Italia. Solo il nostro Paese e la Spagna tutelano tramite l’Ordine. Per svolgere questa professione altrove, al di là della preparazione, è necessaria una buona conoscenza delle lingue, che non si limiti solo all’inglese”.
Al termine dell’incontro, i rappresentanti degli studenti si presentano, iniziando dal Presidente dell’Associazione di Scienze Geologiche Unina e Consigliere d’Ateneo Antonio Aruta: “la nostra è un’associazione no profit nata due anni fa, che coinvolge i due terzi del nostro Dipartimento. Collabora con altre venti associazioni e fornisce supporto agli studenti, organizzando seminari, eventi ed escursioni”. I rappresentanti del DISTAR Maria Longo e Claudio Sannino invitano gli studenti a rivolgersi a loro per qualsiasi problema, contattandoli all’indirizzo rappresentantidistarunina@gmail.com o in Dipartimento.
Allegra Taglialatela
- Advertisement -




Articoli Correlati