Cultura generale e Logica, le domande che incutono più timore ai test di Medicina

Solo dopo la maturità molti studenti cominciano a dedicarsi seriamente alla preparazione per la prova di accesso all’Università. A luglio si è stanchi, si ha voglia di andare in vacanza, ma chi è determinato ad essere ammesso a Medicina è pronto a sacrificarsi per raggiungere il suo scopo. Gli studenti che hanno superato la prova negli anni scorsi ci raccontano la propria esperienza. “In due mesi di esercizi sono migliorato un sacco. Ero preoccupato ma alla fine è andata bene”, afferma Marco, studente del III anno che, per rientrare tra i vincitori, ha dovuto attendere lo scorrimento della graduatoria. Anche Giovanni è passato al primo tentativo: “Ero avvantaggiato perché avevo già dato due esami a Biotecnologie. Non avevo studiato tanto ma il fatto di avere seguito i corsi del primo anno mi è tornato utile”. 
Le domande di Cultura generale e Ragionamento logico sono quelle che destano maggiore preoccupazione perché “è più difficile prepararsi”. “Per leggere quelle di comprensione del testo ci vuole un sacco di tempo. Me le sono lasciate per ultime. Per alcune mi sono buttata, altre le ho lasciate in bianco – ricorda Vera, iscritta al IV anno – Il problema è che per farcela in due ore bisogna allenarsi parecchio”. In effetti, se si dividono i 120 minuti a disposizione per 80 domande, ci si accorge che si può impiegare al massimo un minuto e mezzo per risolvere ciascun quiz.
A volte più risposte sembrano plausibili: “Per azzeccare quella giusta non devi avere dubbi. Per esempio, io non ero sicuro che Montale avesse vinto il Nobel e mi sono confuso perché nella stessa domanda c’era pure Pirandello. Così mi sono detto: ‘L’avrà vinto solo lui’”, racconta Francesco, studente del I anno. “Un quiz era sul significato del 17 marzo. Era facile perché l’anno scorso se ne parlava spesso in tv. Un altro, invece, era assurdo: dovevi ordinare per data 5 opere di 5 autori diversi”, racconta una studentessa del primo anno che preferisce rimanere anonima. Ivana, anche lei iscritta al primo anno, ha dimenticato gli argomenti del test ma afferma: “I quiz di cultura generale che odio di più sono i sillogismi. Non ho mai capito che senso abbiano”.
Per rispondere correttamente ai quesiti dell’anno scorso bisognava sapere cosa fosse una sinossi e cosa volesse dire turlopinare. “Tanto ti può andare bene o male. Sono cose che o le sai o non le sai – sostiene Giovanni – Alcune risposte si danno subito, tipo il significato di un aggettivo, la parola che manca in una frase o il calcolo delle percentuali”. Un altro esercizio in cui si riesce ad essere abbastanza veloci richiede di individuare l’unico abbinamento errato tra i 5 presentati. Facili sono anche le domande di grammatica. “Il problema di quelle semplici è che non sei mai sicuro della risposta finché non escludi tutte le altre – precisa Marco – A furia di fare test però succede che ti ricapitano le stesse. Cioè i contenuti cambiano ma il procedimento rimane uguale”. 
“Sono caduto sulla scrittura cuneiforme e sulla donna di Garibaldi. Da allora Anita chi se la scorda più”, afferma Francesco. Lo studente ritiene che 40 domande di cultura generale siano troppe: “È il 50% del totale. Significa che per passare ci vuole il 50% di fortuna”. I suoi amici concordano sul fatto che con il test non si selezionino “i migliori ma solo i più determinati”.
Nonostante il timore che incutono i quiz di cultura generale, la maggioranza di coloro che superano la prova ottiene risultati positivi in questa parte. A fare la differenza sono proprio le domande scientifiche. Al contrario di quello che pensano gli studenti, dunque, le incertezze maggiori emergono proprio sulle discipline studiate al liceo. Di solito i candidati ottengono ottimi risultati nelle domande di Chimica e presentano maggiori difficoltà in quelle di Fisica e Matematica. I ragazzi dello scorso anno se la sono cavata piuttosto bene in Biologia. Gli amminoacidi, la lisina, la fluorescina, il nucleosoma, le cellule eucariote e procariote sono alcuni dei quesiti della prova. “C’erano solo una domanda sul cancro, una sull’infarto ed una sulla tubercolosi”, Anna ritiene che un maggior numero di quiz dovrebbe essere incentrato su argomenti più affini alla medicina: “Io sono andata forte sulla parte di Genetica. E’ quella che mi piace di più”.
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