Il dirigente sportivo: una figura professionale sempre più presente nell’immaginario collettivo degli studenti di Giurisprudenza. Alle tante curiosità che suscita questo affascinante mondo ha risposto il 75esimo Corso Regionale per Dirigenti Sportivi – promosso dal comitato Regionale Campania, Lega Nazionale Dilettanti, Federazione italiana Giuoco Calcio (Delegazione provinciale di Napoli), in collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza. 30 ore complessive (le lezioni si svolgono nell’aula A4 del plesso di via Marina ogni giovedì fino al 19 febbraio dalle 15.30 alle 18.30) per parlare di Giustizia sportiva, Diritto Tributario e societario, Diritto dello Sport, Legislazione Anti-Doping, solo per citare alcuni argomenti in programma. Incontri completamente gratuiti per gli studenti. Peccato che il corso sia stato poco pubblicizzato e il 18 dicembre, alla seconda lezione sulla Sicurezza degli impianti sportivi, c’erano solo una decina di ragazzi. “Non tutti sanno che il corso per noi è gratuito – dice Giorgio Scarpa, studente al V anno, ad un esame dalla laurea – Fra i miei compagni di studio, ho portato io la notizia. Alleno una piccola squadra di calcio e quindi, essendo dell’ambiente, ho appreso delle lezioni da altre fonti. È un’esperienza bellissima, mi permette di coniugare i miei più grandi amori: il diritto e lo sport. Approfittare di quest’opportunità mi è sembrato doveroso, mi aiuterà a valutare nuove strade”.La passione per il calcio è stata il motore per partecipare: “Approfondire alcune conoscenze, invece, è stata una scelta precisa, dettata da aspirazioni lavorative future. Trovo le lezioni mirate ed interessanti, ad ogni incontro interviene un professionista diverso. Ad esempio, si è parlato del regolamento del calcio a 5 e ad 11 con un arbitro, applicando la legislazione a casi concreti. Finalmente qualcosa di pratico”. A Giurisprudenza, per lo studente, c’è poca scelta in quest’ambito, “mentre sarebbe opportuno non fossilizzarsi solo su discipline complementari civilistiche o penalistiche ma allargare gli orizzonti. Ormai i laureati non aspirano solo alla carriera forense, che è inflazionata. Quindi occorre specializzarsi in campi diversi per non precludersi alcuna chance”. Iscritto al quinto anno, a 4 esami dalla laurea, Andrea Mucciariello, interessato al Diritto Tributario, segue il corso perché affronta “le tematiche fiscali del diritto sportivo”. Inoltre, ritiene sia utile per il “curriculum formativo”. Andrea, che non ha perso nessuna lezione, sottolinea: “è un’iniziativa che va segnalata perché innovativa. Mi piace il calcio, ma questo non vuol dire niente. In questa sede si parla sempre di diritto, non è come scambiare due chiacchiere al bar fra amici. Le lezioni esplorano nuovi campi, le problematiche fiscali che girano intorno al mondo delle società sportive”. Ed anche le tesine conclusive – che gli studenti dovranno superare per poter ricevere un attestato di frequenza e pubblicazioni varie sul tema – sono una ulteriore occasione di crescita. “Se penso al mio futuro, lo vedo in un altro campo, tuttavia non escludo la possibilità di ritornare sul tema una volta intrapresa la pratica forense”. È iscritto al IV anno Ciro Giardinetto: “Questa è la prima lezione che seguo, spinto dalla curiosità e dall’amore per il calcio. Ho appreso del corso da alcuni amici, me ne hanno parlato talmente bene che ho voluto provare. Come me, tanti altri ragazzi non hanno nemmeno capito che è gratis e di cosa si tratta. La scarsa frequenza può essere spiegata con la disinformazione”. O con l’impegno ‘considerevole’ richiesto: “Durante questa sessione d’esame, seguire ogni giovedì pomeriggio può risultare pesante. Tuttavia, credo ne valga la pena soprattutto per il post-laurea. Il corso ha fatto intravedere sbocchi professionali fino ad ora quasi ignorati”.