Neo Coordinatore alla Commissione Paritetica: è la prof.ssa Francesca Reduzzi

“Siamo in fase di ‘rodaggio’, dobbiamo lavorare sinergicamente in questi mesi per capire su quali aspetti focalizzare l’attenzione”, afferma la prof.ssa Francesca Reduzzi, docente di Istituzioni di diritto romano, neo Coordinatore della Commissione Paritetica del Dipartimento di Giurisprudenza, la quale sottolinea come la didattica sia stata sempre al centro dei suoi interessi. Eletta in seno al Consiglio di Dipartimento lo scorso 3 dicembre, la docente si è trovata immediatamente a dover fare i conti con il RAR (Rapporto Annuale di Riesame), l’autovalutazione del Corso di studi e del progetto formativo richiesta a tutte le Università. “Nella prima riunione abbiamo redatto una scheda di valutazione sugli aspetti della didattica. Si è discusso di esami, del loro superamento ed è stato rilevato che occorre un miglioramento dell’offerta formativa per ovviare al problema dei fuori corso. Occorrerebbe – fermo restando l’autonomia dei docenti – individuare nuove modalità d’esame, più consone alle esigenze degli studenti, per evitare ‘blocchi’ nel passaggio fra i vari anni di studio”. Alcune materie destano più preoccupazioni: “per ovviare ad alcune criticità, stiamo valutando l’ipotesi di replicare l’esperienza dei corsi di sostegno, estendendoli ad ulteriori discipline”. Non appena il “Senato Accademico approverà la scheda di valutazione, renderemo pubblici alcuni suoi aspetti fondamentali”. In commissione paritetica si respira un bel clima: “Ho notato con piacere che c’è molta coesione, soprattutto con gli studenti. Così si riesce a lavorare bene ed a progettare”. Tra gli intenti: il potenziamento “delle attività seminariali e il contatto con il mondo del lavoro, aspetto sempre meno trascurabile di questi tempi”, e dell’orientamento in entrata: “le rappresentanze studentesche si recheranno nelle scuole superiori per far conoscere il nostro Corso di studi. Quest’iniziativa mi piace molto. Gli studenti sono una risorsa fondamentale: hanno qualità che vanno valorizzate. I loro propositi, le loro idee, ci restituiscono un quadro più chiaro di quello che stiamo facendo. A Giurisprudenza occorre nuova linfa vitale”. Perché, secondo la prof.ssa Reduzzi: “i nostri docenti sono ad un livello di preparazione e competenza altissimo, ed è un vero peccato che il Dipartimento non riesca a mettere in luce quest’aspetto, perché penalizzato da un sistema didattico non ancora al passo con quanto richiesto a livello nazionale. Come Commissione didattica dobbiamo compiere il massimo sforzo, affinché tutti possano esprimere appieno queste enormi potenzialità, nella direzione di innovare i metodi di insegnamento. Purtroppo la mancanza di risorse fisiche e materiali frena un po’ questo processo, senza fondi è difficile andare avanti”. Un’evoluzione necessaria, a cui la prof.ssa Reduzzi attribuisce il nome di modernizzazione: “Il processo sarà inevitabile perché oggi c’è un modo diverso di approcciarsi alla cultura, è tutto più veloce e pragmatico. Ad esempio, non in tutte le nostre aule c’è una connessione wifi. Eppure fare lezione con l’ausilio del pc è da considerare una cosa normale. Se un docente durante una lezione volesse aprire un link di una pagina per mostrare una fonte giuridica in aula, in questo momento non potrebbe farlo. Io stessa a volte invito i ragazzi a ricercare le fonti o un sito sul proprio telefonino, mostrando la relativa pagina web”. Per questo motivo: “Ci batteremo affinché le lezioni siano dinamiche, supportate da ausili informatici, slide e nuovi metodi di ricerca. Un modo per rendere più competitivo il percorso di studi”.
Su.Lu.
 
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