Diritti di cittadinanza in Africa e Medio Oriente, una rassegna cinematografica

“Giovani, società e diritti di cittadinanza in Nord Africa e Medio Oriente: uno sguardo attraverso il cinema”, è il titolo del seminario interdisciplinare, promosso in sinergia tra i docenti del Dipartimento di Asia, Africa e Mediterraneo e del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, che ha preso il via il 6 marzo e proseguirà fino al 22 aprile. Si inserisce nel solco delle altre attività del secondo semestre di questo anno accademico. “L’idea è nata per dare la possibilità agli studenti di approfondire i recenti avvenimenti in Nord Africa e Medio Oriente attraverso diverse discipline. Il seminario è molto formativo perché tratta sia approfondimenti di materie di studio – quali la rivoluzione del velo, l’attualità politica delle rivolte dei Paesi in Nord Africa e Medio Oriente – sia temi attuali riguardanti l’età e la condizione dei giovani: l’immigrazione, i falsi miti e le nuove alienazioni, la cittadinanza, la libertà, la democrazia e lo sviluppo”, racconta la prof.ssa Anna Maria Di Tolla, docente di Storia contemporanea del Nord Africa Berbero.
La partecipazione agli incontri, a cadenza settimanale, è rivolta a tutti gli studenti dell’Ateneo, in particolare a coloro che seguono i Corsi di Laurea Magistrale in Lingue, Lettere e Culture comparate e in Storia e Cultura dei Paesi Islamici. “L’iniziativa – prosegue la docente – si prefigura come momento di confronto e discussione sulla questione dei diritti di cittadinanza in Africa e Medio Oriente, con un approccio interdisciplinare interrogandosi, in particolare, su come il cinema abbia saputo rappresentare la molteplicità delle tematiche a essa legate”. Leitmotiv degli incontri è, infatti, una rassegna cinematografica. Saranno proiettati di volta in volta film incentrati sulle tematiche dei diritti di cittadinanza nelle aree meridionali e orientali del Mediterraneo. “I Paesi del Nord Africa e del Vicino Oriente vivono oggi una grande fase di cambiamento e rinascita di cui sono protagonisti i giovani, interpreti di importanti istanze di cambiamento e di partecipazione. Attraverso film e documentari, sarà quindi possibile riflettere intorno alle trasformazioni politiche e sociali in atto in Paesi come la Tunisia, l’Egitto, il Marocco, il Mali, l’Iran, con un approfondimento delle questioni sul piano storico, politico, etico ed estetico”. Il seminario include due tavole rotonde organizzate allo scopo di approfondire le tematiche in questione. Al dibattito parteciperanno sia docenti dell’Ateneo – tra cui i professori Fabio Amato, Natalia Tornesello, Ian Chambers, Cristina Ercolessi, Alessandro Triulzi, Luigi Serra, Mansour Ghaki, Ahmed Habouss – sia docenti provenienti da altri Atenei stranieri o italiani come la prof.ssa Hélène Claudot-Hawad, Direttrice di Ricerca del CNRS di Marsiglia, il cui contributo verterà sulle recentissime vicende dei Tuareg in Mali, e Leila El Houssi, coordinatrice organizzativa del Master Mediterranean studies presso la Facoltà di Scienze Politiche di Firenze.
Il calendario dei prossimi appuntamenti: 5 aprile (ore 10.30-12.30, aula 125 Palazzo S. Maria Porta Coeli in via Duomo) “Piazza Tahrir”, film “Tahrir Liberation Square” di Stefano Savona, partecipa il regista; 10 aprile (ore 16.30-19.00, aula 3.4 Palazzo Giusso) “La Tunisia tra quotidianità e rivolte”, film “C’était mieux demain” di Hinde Boujemaa; 12 aprile (ore 10.30-14.00, Sala Conferenze Palazzo Du Mesnil), tavola rotonda su “Il corpo e lo spazio. Diritti e narrazione attraverso il cinema del Nord Africa e del Vicino Oriente”; 19 aprile (ore 10.30-12.30, Sala Conferenze Palazzo Du Mesnil) “Fra Mali, Azawad e AQMI: essere Tuareg oggi”, video “Furigraphier le vide: art et poésie touareg pour le III millénaire” di Hélène Claudot-Hawad; 22 aprile (ore 10.30-14.00, presso la Sala Conferenze di Palazzo Du Mesnil), tavola rotonda “Le rivolte nel Maghreb e nel mondo arabo due anni dopo”, presentazione del libro “La rivoluzione ai tempi di Internet. Il futuro della democrazia nel Maghreb e nel mondo arabo”, curato dalle prof.sse Di Tolla e Ersilia Francesca, docente di Gender Politics in contesto islamico.
Rosaria Illiano
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