Sono ripartite a fine maggio, e proseguiranno anche nel mese di giugno (per informazioni: scienze.unina.it), le attività di tutorato rivolte alle matricole e a chi è in difficoltà, tenute da studenti della Magistrale e dottorandi. I corsi di Matematica, Fisica, Chimica Inorganica, Citologia ed Istologia che si svolgono fra le due sedi di Monte Sant’Angelo e Mezzocannone hanno registrato, come sempre, una buona partecipazione. Ecco cosa è emerso dalle interviste fra gli studenti iscritti ai Corsi di Laurea situati presso la sede di Fuorigrotta, cominciando dall’aula di Chimica, una delle più affollate, dove si concentrano anche le situazioni più complesse. “E’ una disciplina che non capisco proprio, seguo il corso ogni anno ma è inutile”, racconta Rosaria Patrone, studentessa di Biologia Generale e Applicata che si trascina dietro l’esame di Chimica da quattro anni. Per sua fortuna, quando si è iscritta, non erano ancora state introdotte le propedeuticità legate alla disciplina così, arrivata quasi alla fine della Triennale, le resta un unico grande scoglio. “Secondo me, i professori non la sanno spiegare. Ho dato tutti gli esami successivi – Chimica, Biochimica – ma di Chimica Inorganica non riesco a capire come impostare gli esercizi. Mi dicono sempre che quelli che commetto sono errori di distrazione, ma intanto non mi fanno superare la prova. Eppure la materia l’ho studiata e ad un livello tale da consentirmi di utilizzarne le nozioni per superare tutti gli altri esami”, aggiunge la studentessa. “Una volta ho anche superato lo scritto, ma poi è andata male – dice dal canto suo Chiara De Martino, iscritta al terzo anno di Biologia Generale e Applicata, ferma da tre anni sulla stessa disciplina che le blocca l’intero percorso universitario con le propedeuticità – Ogni docente ha un suo metodo e il risultato è che la media di superamento agli esami, specialmente ai primi appelli del primo anno, è di dieci promossi su cinquanta studenti e più. Serve certamente molta pratica e questa forse è una cosa in cui noi studenti pecchiamo, perché, spesso, per seguire più corsi accantoniamo alcune materie e riprendiamo tutto alla fine”. Maria Laura Pollio, invece, è una matricola del Corso di Laurea in Chimica: “la materia mi è sempre piaciuta molto e, invece, non sono riuscita a capire molto dal corso del professore. Forse perché sono arrivate tante cose nuove tutte insieme, ma ora spero di superarlo”. Laura Iaccarino, secondo anno di Biologia, non sa proprio da che parte iniziare: “rimando sempre. Mi mancano le basi e i professori, troppo spesso, partono dal presupposto che tutti abbiano le idee chiare, trascurando di soffermarsi sui passaggi e le formule inverse”. “È una materia per la quale non basta imparare delle nozioni, ma è richiesto anche molto ragionamento”, sottolinea la collega Francesca Bifulco.
Ci spostiamo nell’aula accanto, dove si svolgono le lezioni di Matematica e Fisica, nella quale incontriamo dei ‘recidivi positivi’, studenti che hanno già seguito dei corsi analoghi traendone giovamento. Come Amedeo De Felicis, iscritto al terzo anno di Biologia, il quale dall’inizio della sua carriera universitaria non riesce a superare l’esame di Matematica: “ho incontrato sempre grosse difficoltà. Si potrebbe dire che il problema con la disciplina ce l’ho dalla nascita e questo mancato feeling mi blocca anche l’esame di Fisica. Come già successo in passato, con Chimica Inorganica, conto di farcela grazie all’aiuto dei ragazzi con i quali, essendo quasi coetanei, è più facile comunicare i tuoi disagi e spiegare le tue difficoltà”. Anche Lucia Celli ha già avuto un’esperienza positiva con il corso di tutorato di Matematica ed ora, al terzo anno di Biologia Generale e Applicata, cerca un supporto analogo per l’esame di Fisica: “i problemi derivano sempre dalle difficoltà in Matematica, perché qualche lacuna me la porto ancora dietro e la Fisica prevede di applicare alla realtà delle formule. Stare qui, con dei ragazzi come noi, in grado di capire i tuoi problemi, molto più di un professore, è importante. Nel complesso è una bella idea”. Segue le lezioni di tutorato per la prima volta, invece, Filomena Ambrosio, matricola a Chimica, che soffre per la mancanza di basi derivanti dagli studi classici: “non mi sono ancora avvicinata all’esame, soprattutto per problemi con la pratica, ma ho superato tutti gli altri esami previsti fino ad ora, quindi sono fiduciosa. Penso che avere un supporto da parte di studenti più grandi, che sono passati per le stesse esperienze, sia, al tempo stesso, un aiuto ed un conforto”.
Simona Pasquale
Ci spostiamo nell’aula accanto, dove si svolgono le lezioni di Matematica e Fisica, nella quale incontriamo dei ‘recidivi positivi’, studenti che hanno già seguito dei corsi analoghi traendone giovamento. Come Amedeo De Felicis, iscritto al terzo anno di Biologia, il quale dall’inizio della sua carriera universitaria non riesce a superare l’esame di Matematica: “ho incontrato sempre grosse difficoltà. Si potrebbe dire che il problema con la disciplina ce l’ho dalla nascita e questo mancato feeling mi blocca anche l’esame di Fisica. Come già successo in passato, con Chimica Inorganica, conto di farcela grazie all’aiuto dei ragazzi con i quali, essendo quasi coetanei, è più facile comunicare i tuoi disagi e spiegare le tue difficoltà”. Anche Lucia Celli ha già avuto un’esperienza positiva con il corso di tutorato di Matematica ed ora, al terzo anno di Biologia Generale e Applicata, cerca un supporto analogo per l’esame di Fisica: “i problemi derivano sempre dalle difficoltà in Matematica, perché qualche lacuna me la porto ancora dietro e la Fisica prevede di applicare alla realtà delle formule. Stare qui, con dei ragazzi come noi, in grado di capire i tuoi problemi, molto più di un professore, è importante. Nel complesso è una bella idea”. Segue le lezioni di tutorato per la prima volta, invece, Filomena Ambrosio, matricola a Chimica, che soffre per la mancanza di basi derivanti dagli studi classici: “non mi sono ancora avvicinata all’esame, soprattutto per problemi con la pratica, ma ho superato tutti gli altri esami previsti fino ad ora, quindi sono fiduciosa. Penso che avere un supporto da parte di studenti più grandi, che sono passati per le stesse esperienze, sia, al tempo stesso, un aiuto ed un conforto”.
Simona Pasquale