Due progetti per valorizzare i musei (Antropologia, Zoologia, Mineralogia e Paleontologia) della Federico II. Sono stati presentati il 22 marzo, durante il convegno su “Arte e cultura d’impresa per un Museo di successo”, che si è svolto al Real Museo Mineralogico, in via Mezzocannone 8. Il primo si chiama “Collezionare la Natura” e prevede la realizzazione, due volte l’anno, per tre giorni, dal venerdì alla domenica, di una mostra-mercato a largo San Marcellino. Partirà, se i tempi previsti saranno rispettati, a settembre. “Verranno espositori a vendere i loro prodotti – riferisce la professoressa Maria Rosaria Ghiara, che dirige il Centro Musei delle Scienze Naturali- A latere, organizzeremo una serie di iniziative a carattere scientifico e divulgativo: convegni, seminari, proiezioni”.
L’altro progetto – responsabile Lucia Borrelli, funzionario del Centro Musei- si intitola “Un Museo per il Territorio”. Prevede, riferisce ancora la direttrice Ghiara, “l’allestimento di mostre temporanee, dedicate ai reperti legati al territorio campano, all’interno dei Musei universitari. La regione offre molto, da questo punto di visita, ma non tutti i cittadini ne sono a conoscenza”.
Il filo conduttore delle due iniziative, racconta la dottoressa Roberta Improta, funzionaria al Museo di Paleontologia, la quale ha partecipato all’elaborazione del progetto Collezionare la Natura – responsabile Maria Carmela Del Re, coordinatore tecnico del Centro- è duplice. “Ci piacerebbe innescare un circuito economico virtuoso, grazie al quale i musei possano anche reinvestire qualche soldo nell’acquisizione di nuovi reperti e nuove collezioni. Soprattutto, però, si punta ad incentivare la diffusione della cultura scientifica. Insomma, l’obiettivo primario resta la divulgazione”. I progetti sono stati sviluppati valorizzando le professionalità del personale interno ai Musei, sotto la guida dei tutor Donato Alberico e Antonio Minervini. Il primo è il direttore di Meta spa, il secondo delegato dell’Ordine dei Commercialisti di Napoli. Coordinatore di entrambi i progetti l’ing. Aldo Chiapparino, amministratore delegato dell’Ipsa s.rl., società che ha elaborato il software per la redazione dei lavori (Prevedo Start Up).
Nel 2006, i quattro Musei universitari sono stati visitati, complessivamente, da 12.386 persone. Ben 10.549 erano studenti delle scuole, che hanno partecipato alle visite organizzate. La quota rimanente – 1837 persone – è rappresentata da giovani e meno giovani i quali hanno visitato i Musei di propria iniziativa. Su questo secondo scaglione si può ancora lavorare molto, per valorizzare pienamente il patrimonio dei musei dell’ateneo, che tra l’altro possono essere visitati pagando un biglietto poco più che simbolico. “Siamo impegnati da tempo in un’opera di divulgazione del patrimonio museale – riferisce la prof.ssa Ghiara- L’obiettivo è di far conoscere ai napoletani ed ai turisti le collezioni, tutte di alto livello e di grande interesse scientifico, che fanno parte del centro Musei”. Proseguono, intanto, i lavori per ripristinare la funzionalità dell’impianto elettrico del Museo di Zoologia, che circa un mese fa è andato in tilt. Un guasto piuttosto serio, che ha costretto i responsabili a chiudere la struttura, per consentire che si svolgessero gli interventi di ripristino dell’impianto. Entro Pasqua, auspica la direttrice, le collezioni – compresa quella dei grandi vertebrati, che piace particolarmente agli studenti delle scuole – saranno nuovamente aperte al pubblico. Salvo, naturalmente, ritardi e nuovi imprevisti.
Fabrizio Geremicca
L’altro progetto – responsabile Lucia Borrelli, funzionario del Centro Musei- si intitola “Un Museo per il Territorio”. Prevede, riferisce ancora la direttrice Ghiara, “l’allestimento di mostre temporanee, dedicate ai reperti legati al territorio campano, all’interno dei Musei universitari. La regione offre molto, da questo punto di visita, ma non tutti i cittadini ne sono a conoscenza”.
Il filo conduttore delle due iniziative, racconta la dottoressa Roberta Improta, funzionaria al Museo di Paleontologia, la quale ha partecipato all’elaborazione del progetto Collezionare la Natura – responsabile Maria Carmela Del Re, coordinatore tecnico del Centro- è duplice. “Ci piacerebbe innescare un circuito economico virtuoso, grazie al quale i musei possano anche reinvestire qualche soldo nell’acquisizione di nuovi reperti e nuove collezioni. Soprattutto, però, si punta ad incentivare la diffusione della cultura scientifica. Insomma, l’obiettivo primario resta la divulgazione”. I progetti sono stati sviluppati valorizzando le professionalità del personale interno ai Musei, sotto la guida dei tutor Donato Alberico e Antonio Minervini. Il primo è il direttore di Meta spa, il secondo delegato dell’Ordine dei Commercialisti di Napoli. Coordinatore di entrambi i progetti l’ing. Aldo Chiapparino, amministratore delegato dell’Ipsa s.rl., società che ha elaborato il software per la redazione dei lavori (Prevedo Start Up).
Nel 2006, i quattro Musei universitari sono stati visitati, complessivamente, da 12.386 persone. Ben 10.549 erano studenti delle scuole, che hanno partecipato alle visite organizzate. La quota rimanente – 1837 persone – è rappresentata da giovani e meno giovani i quali hanno visitato i Musei di propria iniziativa. Su questo secondo scaglione si può ancora lavorare molto, per valorizzare pienamente il patrimonio dei musei dell’ateneo, che tra l’altro possono essere visitati pagando un biglietto poco più che simbolico. “Siamo impegnati da tempo in un’opera di divulgazione del patrimonio museale – riferisce la prof.ssa Ghiara- L’obiettivo è di far conoscere ai napoletani ed ai turisti le collezioni, tutte di alto livello e di grande interesse scientifico, che fanno parte del centro Musei”. Proseguono, intanto, i lavori per ripristinare la funzionalità dell’impianto elettrico del Museo di Zoologia, che circa un mese fa è andato in tilt. Un guasto piuttosto serio, che ha costretto i responsabili a chiudere la struttura, per consentire che si svolgessero gli interventi di ripristino dell’impianto. Entro Pasqua, auspica la direttrice, le collezioni – compresa quella dei grandi vertebrati, che piace particolarmente agli studenti delle scuole – saranno nuovamente aperte al pubblico. Salvo, naturalmente, ritardi e nuovi imprevisti.
Fabrizio Geremicca