È ancora boom per Biomedica

Ingegneria perde qualche studente, in linea con la generale tendenza alla diminuzione delle immatricolazioni, che si verifica ormai da qualche anno anche alla Federico II, ma sostanzialmente tiene. A pochi giorni dal termine di chiusura delle iscrizioni al primo anno (31 ottobre) e sulla base delle proiezioni delle candidature al test di autovalutazione che si è svolto a settembre, è questo il dato che fornisce ad Ateneapoli il professore Antonio Moccia, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale. “Parliamo di stime – premette – e come tali suscettibili di variazioni. Ciò detto, sembrerebbe che complessivamente le iscrizioni ad Ingegneria si attesteranno intorno alle tremila unità. Poco in meno, diciamo un centinaio circa di persone, rispetto al precedente anno accademico”. Prosegue il docente: “Le stime relative alla somma degli iscritti al primo anno dei Corsi di Laurea che afferiscono al mio Dipartimento, Ingegneria industriale, è di 1100 persone. Un numero piuttosto alto. Meccanica dovrebbe attestarsi intorno a quota 400 o poco più; Gestionale per la logistica e per la produzione sembrerebbe leggermente al di sotto; Ingegneria Aerospaziale parrebbe destinato a fermarsi intorno ai 250 immatricolati; Ingegneria Navale dovrebbe avere circa 100 nuovi iscritti”. Meccanica sembrerebbe, dunque, ancora una volta la più desiderata tra le proposte formative del Dipartimento in Ingegneria industriale. “Non mi meraviglia – dice il professore Moccia – perché è una proposta formativa estremamente duttile. L’ingegnere meccanico, purché ben preparato ed adeguatamente formato, può candidarsi in moltissimi settori dell’attività professionale”. Se poi dallo specifico del Dipartimento in Ingegneria industriale si allarga la panoramica al complesso dei Corsi di Laurea in Ingegneria, emerge anche quest’anno – sempre sulla base delle stime ed in attesa che i dati ufficiali confermino o correggano queste valutazioni – il grande successo tra i neodiplomati del Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica. “Sembrerebbe – dice il professore Moccia – che sia quello che fa registrare il numero maggiore di immatricolati ad Ingegneria in quanto andrà oltre i 400 nuovi immatricolati”. Ipotesi che compiace e preoccupa allo stesso tempo il professore Mario Cesarelli, che del Corso di Biomedica è Presidente. “Non ho cifre – premette – Se queste stime saranno confermate dall’ufficialità, temo che avremo qualche problema di organizzazione. Attualmente il Corso prevede al primo anno due canali formativi e stiamo già stretti. Si tenga presente che, per legge, ciascuna aula non può ospitare più di 150 persone”. Biomedica, tra i Corsi di Laurea di Ingegneria, è certamente uno dei più giovani. È anche uno di quelli più orientati alla formazione di una figura di ingegnere estremamente specifica: un professionista che spenda le proprie competenze nella progettazione o nella conduzione delle apparecchiature sempre più complesse e sofisticate che si impiegano in ambito sanitario. Ciononostante, attira moltissimi studenti. “Dipende – ipotizza il professore Cesarelli – da due fattori. Il primo: i ragazzi ritengono che la figura dell’ingegnere biomedico sia destinata ad essere sempre più richiesta; insomma, prevedono che non avranno problemi a trovare un lavoro consono alla formazione acquisita. Il secondo: Biomedica offre anche quelle competenze trasversali ai vari Corsi di Laurea ingegneristici che potranno essere spese da chi, per un qualunque motivo, deciderà poi che il suo futuro lavorativo non è nel campo della biomedica”. A quanti si iscrivono a Biomedica perché non hanno superato il test a Medicina, un avvertimento: “Non c’è nessuna affinità tra i nostri esami del I anno e quelli di Medicina. Insomma, si rischia di perdere inutilmente un anno se si spera di essere ammessi a Medicina e farsi convalidare gli esami”.
Aule strapiene e qualche disagio hanno caratterizzato le prime settimane di lezione in tutti i Corsi di Laurea di Ingegneria. Compresi, naturalmente, quelli che afferiscono al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione. “Purtroppo – dice il professore Nicola Mazzocca, che dirige il Dipartimento – è un problema che si ripete. Nonostante da alcuni anni sia disponibile anche la nuova sede di Agnano, tra settembre e metà ottobre ragazze e ragazzi del primo anno si trovano a seguire in condizioni di disagio. Si sommano immatricolati, immatricolandi e studenti che vengono a verificare se Ingegneria piace loro, se si trovano bene o è meglio migrare altrove. Le aule, per quanto capienti, non possono accogliere nel migliore dei modi questa massa di persone. La situazione, peraltro, si stabilizza dopo alcune settimane e la frequenza ai corsi è molto meno faticosa per i nostri immatricolati”. Alla presentazione dei Corsi di Laurea del Dipartimento, che si è svolta a Monte Sant’Angelo, hanno preso parte circa un migliaio di persone, 200 delle quali sono rimaste in piedi. “Si conferma l’interesse dei diplomati – sottolinea Mazzocca – ed anche per questo sono veramente felice che siano già arrivati 5 nuovi docenti e che si prevedano altre 6 immissioni entro il 2015”.
Fabrizio Geremicca
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