E’ una iniziativa del Servizio per gli studenti con disabilità. Crediti per i frequentanti

Tre laboratori per sensibilizzare studenti e docenti sul concetto del “diverso”. L’idea nasce all’interno del Saad, il Servizio d’Ateneo per le attività di studenti con disabilità diretto dalla prof.ssa Ornella De Sanctis. “Incontro con le diversità. Uguaglianza nella diversità o diversità nell’uguaglianza”, il titolo del primo laboratorio cominciato a gennaio, un apripista verso la comprensione della disabilità. Da educare sia studenti che docenti. “Da un lato gli studenti devono capire che il disabile non è un diverso, dall’altro i docenti che il disabile non è un malato, ma una persona uguale e diversa come tutti gi altri”, dichiara Ciretta Brunetti, coordinatrice del Saad.
Ai primi di febbraio, poi, partirà “EmozionalMENTE”, un’attività tesa a capire come si instaurano relazioni umane tra persone diverse. “L’intenzione – afferma Valentina Russo, psicologa ed autrice di questo laboratorio – è quella di insegnare a focalizzare l’attenzione su se stessi per mostrarlo all’altro. È, infatti, attraverso l’altro che impariamo a capire noi stessi”. 
Il “circle time” e la visione di alcuni film sono parte delle attività che l’autrice del laboratorio sottoporrà ai partecipanti: “il circle time – spiega la Russo – è un esercizio in cui ci si mette in cerchio e si cerca di comunicare le proprie emozioni”. I film, invece, metteranno in luce i diversi lati della emotività: quella nella coppia, quella in famiglia, quella con gli amici. “Il nucleo fondamentale – sottolinea Valentina Russo – è sempre la relazione; l’obiettivo è imparare a gestire il rapporto con gli altri”. 
Il laboratorio prevede un incontro alla settimana per cinque mesi, da febbraio a giugno. Riconosce, inoltre, 8 crediti agli studenti dei diversi Corsi di Laurea del Suor Orsola.
Stesso numero di crediti anche per il terzo laboratorio denominato “MoviMenti”, diretto da Serafim Dedes, riabilitatore cognitivo, in collaborazione con Anna Erricis, Raffaella Guarracino e Salvatore Scuotto, laureati in Scienze dell’educazione. “Il nostro progetto – chiosa Raffaella Guarracino – si propone di delineare la figura dell’educatore professionale e cosa debba fare questi per far emergere le potenzialità residue, quelle sane, nelle persone con disabilità”. “Il nostro laboratorio – prosegue Salvatore Scuotto – è suddiviso in moduli diversi ciascuno dei quali approfondisce le varie competenze degli operatori che lavorano in questo settore”. 
Il disegno di MoviMenti si spinge oltre: “vorremmo abolire quella cultura che si basa su una visione ‘miracolistica’ della guarigione”. In altre parole, il messaggio è che un soggetto con disabilità può migliorare la sua condizione a patto che s’impegni concretamente a farlo, attraverso esercizi, corsi di studio ed altra attività. E aggiunge Anna Erricis: “vogliamo sensibilizzare i giovani sul fatto che esistono nuove tecnologie che aumentano l’autonomia delle persone disabili. Il computer, per esempio”.
Il laboratorio si svolge a cadenza settimanale, a partire da febbraio sino a giugno, il sabato dalle 10.30 alle 12.30. Per prenotazioni ed ulteriori informazioni ci si può rivolgere al Saad, ubicato al piano terra del Suor Orsola al corso Vittorio Emanuele, 292, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.
Previous article
Next article
- Advertisement -




Articoli Correlati