L’agroalimentare è uno dei settori trainanti dell’economia italiana, soprattutto se si guarda al proficuo mercato dell’esportazione dei prodotti made in Italy all’estero. Uno sbocco professionale interessante, per i laureati del ramo economico, è quello del “supporter nelle imprese di esportazione”, come spiega la prof.ssa Angela Mariani, docente del corso ‘Imprese Agroalimentari e Mercati Globali’, obbligatorio al terzo anno (da 9 crediti) per gli studenti di Management delle Imprese Internazionali, opzionale da 6 crediti per quelli di Economia Aziendale, che avranno un programma ridotto. Il corso tratta l’organizzazione e le strategie utilizzabili per la risoluzione di possibili problemi nelle esportazioni: “facciamo esempi pratici abbinati ad analisi teoriche. Non è obbligatorio seguire, infatti quest’anno ho una ventina di studenti. Chi può, avrà maggiore dimestichezza con l’attualità della materia, per chi non può, se studia a casa, non è un problema”. L’esame è solo scritto, con tre domande in circa un’ora, ognuna delle quali consente un punteggio massimo di 10: “in media lo supera un 65% di studenti a sessione. Chi sa sintetizzare in maniera opportuna il contenuto della risposta e scrivere bene in italiano, riesce ad avere un buon voto. L’unica difficoltà sorge quando lo studente viene a tentare l’esame, tirando fuori improvvisamente fogliettini dalla tasca, a quel punto lo boccio”. Per tutti c’è la possibilità di sostenere prove intercorso, in modo da spezzare il programma: “a fine dicembre, termine del corso, ci sarà una prova generale d’esame per consentire agli studenti di rendersi conto della preparazione”.
Esempi pratici e analisi teoriche al corso di Imprese Agroalimentari e Mercati Globali
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