E’ stato il forum nazionale delle rappresentanze studentesche ad alzare il polverone. “Durante l’incontro di Torino i vertici nazionali del CNSU hanno sollevato la questione Napoli per quanto riguarda gli alloggi – spiega Paolo de Martino, Vice Presidente del Consiglio degli Studenti del Federico II – Quindi abbiamo sentito la necessità di convocare un Consiglio d’Ateneo il 1° febbraio per discutere del diritto allo studio. Sono intervenuti anche i nostri rappresentanti Adisu”.
A Napoli il problema delle residenze per i fuori sede esiste ed è concreto: 290 posti letti per gli oltre 100 mila studenti della Federico II. Le questioni da affrontare sono diverse, legate alla mancanza di fondi ed a problemi burocratici. “Stiamo lavorando con l’Adisu per capire se i fondi ci sono e quanti sono – spiega Teresa Catapano, consigliere d’Amministrazione- Inoltre, stiamo cercando di individuare beni di proprietà comunale o regionale per verificare se si possono riattare e destinare a residenze che devono rispondere, comunque, a determinati standard di sicurezza”. Se i tempi per la realizzazione della Casa dello Studente di Pozzuoli -18 mesi- è possibile sforino per il commissariamento del Comune, quanto è difficile riuscire ad aprire nuove residenze? “Si stanno mettendo giù dei progetti- dichiara Rosario Pugliese, senatore accademico- e adesso bisogna trovare la strada maestra da seguire. L’obiettivo è quello di arrivare ad offrire 5mila posti letto entro il 2010. E’ un progetto ambizioso perchè sono tante le problematiche da affrontare. La creazione di una nuova residenza oggi comporta per l’Adisu una spesa di circa 10 milioni di euro e questi fondi non sono disponibili. Si sta discutendo, quindi, di affidare il servizio in gestione ad un privato, che dunque, abbia tutto l’interesse a far partire la residenza il prima e meglio possibile”.
Ma oltre ai fondi sono spesso questioni burocratiche ad impedire l’apertura di servizi essenziali agli studenti: la mensa di via Mezzocannone è ancora chiusa per un cavo. “Si è in attesa del consenso della Sovrintendenza ai beni culturali -spiega Pugliese- per passare un cavo elettrico. Purtroppo per qualunque tipo d’intervento in questi edifici storici c’è bisogno dell’intervento della Sovrintendenza. La mensa che sarà uno spazio polifunzionale potrebbe restare aperta pure nelle ore serali, come avveniva una volta”.
Gli studenti hanno chiesto quindi un incontro con l’Assessorato regionale all’Università. Si sono incontrati il 5 febbraio con il dott. Giuseppe Festinese dello staff dell’Assessorato e si sono dati appuntamento al 15 febbraio a Salerno per il primo workshop dedicato proprio al tema del diritto allo studio.
Un forum periodico aperto a tutti gli studenti ed un Consiglio degli Studenti Regionale che riunisca tutti i rappresentanti degli studenti in seno ai Senati Accademici, ai CdiA ed agli Adisu degli atenei campani: le proposte avanzate nel workshop salernitano.
“Da parte della Sinistra Universitaria c’è volontà di dialogo- commenta De Martino- ma solo se ci sarà un rapporto continuativo con le istituzioni e l’intenzione di fare cose concrete. Altrimenti noi passeremo dall’altro lato della barricata”. Pugliese sottolinea “credo che questo sia solo un punto di partenza, da qui deve nascere una riflessione più consapevole su cosa sia il diritto allo studio”.
Altro tema in discussione nel Consiglio d’Ateneo del 1° febbraio: il post laurea e la collocazione dei laureati sul territorio. ‘Osservatorio Università e Lavoro’ è il nome del progetto partorito dagli studenti. Si pensa ad un monitoraggio della situazione occupazionale dei laureati ed alla possibilità di avviare dei canali di collegamento con il mondo del lavoro. “Quello dell’Osservatorio è un argomento di grande attualità- sottolinea Luigi Napolitano, senatore accademico- Il nostro obiettivo è quello di affiancare i centri universitari come il Sof-Tel. Intendiamo mettere a disposizione le nostre esperienze, anche di associazionismo, per avvicinare al mercato anche gli studenti delle facoltà umanistiche”. L’Osservatorio, il cui regolamento è già stato approvato, è composto da sette consiglieri e punta a portare avanti un’informazione dal basso, intuendo le necessità dei neo laureati e rivolgendosi anche verso quelle Facoltà, come Lettere o Giurisprudenza, che hanno meno rapporti con le aziende. “Credo che questo Osservatorio possa produrre risultati- continua Luigi- perchè essendo gestito da studenti agirà con ancora più forza e determinazione”. E sono già previste campagne d’informazione, workshop, seminari. “In primo luogo è necessario- conclude Pugliese- mettere in comune tutte le esperienze che si sono accumulate, ad esempio, lavorando nelle associazioni, perchè si uniformino le capacità organizzative. Poi partiremo con le iniziative”.
Valentina Orellana
A Napoli il problema delle residenze per i fuori sede esiste ed è concreto: 290 posti letti per gli oltre 100 mila studenti della Federico II. Le questioni da affrontare sono diverse, legate alla mancanza di fondi ed a problemi burocratici. “Stiamo lavorando con l’Adisu per capire se i fondi ci sono e quanti sono – spiega Teresa Catapano, consigliere d’Amministrazione- Inoltre, stiamo cercando di individuare beni di proprietà comunale o regionale per verificare se si possono riattare e destinare a residenze che devono rispondere, comunque, a determinati standard di sicurezza”. Se i tempi per la realizzazione della Casa dello Studente di Pozzuoli -18 mesi- è possibile sforino per il commissariamento del Comune, quanto è difficile riuscire ad aprire nuove residenze? “Si stanno mettendo giù dei progetti- dichiara Rosario Pugliese, senatore accademico- e adesso bisogna trovare la strada maestra da seguire. L’obiettivo è quello di arrivare ad offrire 5mila posti letto entro il 2010. E’ un progetto ambizioso perchè sono tante le problematiche da affrontare. La creazione di una nuova residenza oggi comporta per l’Adisu una spesa di circa 10 milioni di euro e questi fondi non sono disponibili. Si sta discutendo, quindi, di affidare il servizio in gestione ad un privato, che dunque, abbia tutto l’interesse a far partire la residenza il prima e meglio possibile”.
Ma oltre ai fondi sono spesso questioni burocratiche ad impedire l’apertura di servizi essenziali agli studenti: la mensa di via Mezzocannone è ancora chiusa per un cavo. “Si è in attesa del consenso della Sovrintendenza ai beni culturali -spiega Pugliese- per passare un cavo elettrico. Purtroppo per qualunque tipo d’intervento in questi edifici storici c’è bisogno dell’intervento della Sovrintendenza. La mensa che sarà uno spazio polifunzionale potrebbe restare aperta pure nelle ore serali, come avveniva una volta”.
Gli studenti hanno chiesto quindi un incontro con l’Assessorato regionale all’Università. Si sono incontrati il 5 febbraio con il dott. Giuseppe Festinese dello staff dell’Assessorato e si sono dati appuntamento al 15 febbraio a Salerno per il primo workshop dedicato proprio al tema del diritto allo studio.
Un forum periodico aperto a tutti gli studenti ed un Consiglio degli Studenti Regionale che riunisca tutti i rappresentanti degli studenti in seno ai Senati Accademici, ai CdiA ed agli Adisu degli atenei campani: le proposte avanzate nel workshop salernitano.
“Da parte della Sinistra Universitaria c’è volontà di dialogo- commenta De Martino- ma solo se ci sarà un rapporto continuativo con le istituzioni e l’intenzione di fare cose concrete. Altrimenti noi passeremo dall’altro lato della barricata”. Pugliese sottolinea “credo che questo sia solo un punto di partenza, da qui deve nascere una riflessione più consapevole su cosa sia il diritto allo studio”.
Altro tema in discussione nel Consiglio d’Ateneo del 1° febbraio: il post laurea e la collocazione dei laureati sul territorio. ‘Osservatorio Università e Lavoro’ è il nome del progetto partorito dagli studenti. Si pensa ad un monitoraggio della situazione occupazionale dei laureati ed alla possibilità di avviare dei canali di collegamento con il mondo del lavoro. “Quello dell’Osservatorio è un argomento di grande attualità- sottolinea Luigi Napolitano, senatore accademico- Il nostro obiettivo è quello di affiancare i centri universitari come il Sof-Tel. Intendiamo mettere a disposizione le nostre esperienze, anche di associazionismo, per avvicinare al mercato anche gli studenti delle facoltà umanistiche”. L’Osservatorio, il cui regolamento è già stato approvato, è composto da sette consiglieri e punta a portare avanti un’informazione dal basso, intuendo le necessità dei neo laureati e rivolgendosi anche verso quelle Facoltà, come Lettere o Giurisprudenza, che hanno meno rapporti con le aziende. “Credo che questo Osservatorio possa produrre risultati- continua Luigi- perchè essendo gestito da studenti agirà con ancora più forza e determinazione”. E sono già previste campagne d’informazione, workshop, seminari. “In primo luogo è necessario- conclude Pugliese- mettere in comune tutte le esperienze che si sono accumulate, ad esempio, lavorando nelle associazioni, perchè si uniformino le capacità organizzative. Poi partiremo con le iniziative”.
Valentina Orellana