Gran finale per la IX edizione de “I Concerti dell’Università” della Federico II. Il 21 aprile nell’Aula Ciliberto di Monte Sant’Angelo suonano gli Avion Travel. Tantissimi gli studenti accorsi per ascoltare il noto gruppo originario della provincia di Caserta. La voce di Peppe Servillo, la chitarra di Fausto Mesolella, la batteria di Mimì Ciaramella, il basso di Vittorio Remino e la tastiera di Flavio D’Ancona trascinano la platea alternando ritmo, melodie e divertenti sketch. I ragazzi apprezzano le doti cabarettistiche di Servillo che li invita a cantare il ritornello di Sentimento a bocca chiusa e poi pian piano sempre più forte sino a a squarciagola. Applausi e risate anche per gli acuti del batterista Ciaramella: “Da ragazzi, quando andavamo in ‘tournee’ nei paesi del casertano, era specializzato nei finali” racconta Servillo.
“E’ bello che il cantante calchi l’accento della nostra terra. Ha un modo quasi recitato di esprimersi”, commenta Attilio Picazio, studente di Fisica conterraneo dei musicisti. La teatralità dell’esecuzione convince anche Carlo Melito, clarinetto della Federico II Jazz Orchestra: “Mi son piaciuti tanto. Il testo delle canzoni si sposa perfettamente con la musica. Sono strumentisti in gamba”. Hanno gradito l’esibizione anche Gaetano Aversa, iscritto a Sociologia, Valentina Porzio di Ingegneria, Amalia Guarracino di Lingue e i fratelli Mario e Massimiliano Delli Franci, che suonano in un gruppo rock oltre che studiare Beni Culturali e Scienze dell’Alimentazione: “Siamo tutti e 5 della penisola sorrentina. Siamo diventati amici in circumvesuviana”. “Pure io suono la chitarra ma solo per divertimento”, “Io invece neppure il triangolo”, sono le voci di Flaminio Bovinio e Costantino Giubileo, due studenti di Ingegneria, al loro terzo concerto degli Avion Travel. Sono giunti prestissimo per assicurasi la prima fila il futuro ingegnere Alessandro Ruotolo e Gea Bianco, iscritta all’Accademia di Belle Arti. “Io li adoro. Mi sarei seduto in braccio a loro”, scherza Alessandro la cui canzoni preferita è Cuore grammatico. “La più bella è Dormi e sogna”, reclama Gea. Dario Russo, laureando in Scienze Politiche e Laura Arpaia, al II anno di Giurisprudenza, curano e conducono trasmissioni radiofoniche per RadioLab Federico II: “Siamo venuti per poter raccontare del concerto in diretta. Abbiamo chiesto noi di venirlo a seguire – racconta Laura – Siamo già andati a sentire Luca Carboni. La cosa più divertente è riuscire ad ottenere l’accredito”. “Avevo già visto gli Avion Travel quest’estate a San Sebastiano al Vesuvio ma ascoltarli in un teatro è tutta un’altra cosa. Dimostrano sempre grande competenza musicale. Il mio preferito è il bassista”, afferma Dario. E’ la prima volta che Giuseppe Giorgio, al III anno di Lettere Moderne, e Samanda Abagnale, al III di Logopedia, assistono ad uno dei concerti del ciclo: “Non siamo granché interessati alla musica classica e poi questo appuntamento è stato pubblicizzato molto più degli altri”. La studentessa di Biologia Irene Stanislao constata con piacere l’ampia affluenza in sala: “Sono venuti tanti ragazzi ma me ne aspettavo ancora di più. Se il concerto si fosse tenuto altrove con biglietti da 30 euro ci sarebbe stata la ressa”.
C’è chi già avanza una proposta per il concerto di chiusura della prossima stagione. “Vorremmo la PFM”, affermano in coro gli studenti di Fisica Alessia Sannico, Giancarlo Cerulo e Mario Bianco. “A me piacerebbe che venissero i Negrita” replica Roberta Gais che studia Giurisprudenza.
“Con l’evento di stasera forse i Concerti dell’Università si concludono per sempre – afferma il Direttore Artistico della rassegna Michele Campanella – Non ci sono fondi. Tutti coloro che hanno suonato in questa stagione si sono esibiti gratuitamente. L’anno prossimo non intendo invitare nessuno a suonare gratis”. “La generosa partecipazione dei musicisti in questa stagione deve fungere da stimolo per continuare. Proprio perché si è riusciti a organizzare i concerti quest’anno lo si dovrà fare in seguito”, ribatte Servillo.
L’ultima parola è del Maestro Campanella che invita i giovani a riflettere sul fatto che un’esibizione come quella di stasera non si può improvvisare: “Lo spettacolo degli Avion Travel è frutto di talento, di meravigliosa ironia ma soprattutto di duro lavoro. Sul palco deve sembrare che tutto cada dal cielo invece il talento va coltivato”.
Manuela Pitterà
“E’ bello che il cantante calchi l’accento della nostra terra. Ha un modo quasi recitato di esprimersi”, commenta Attilio Picazio, studente di Fisica conterraneo dei musicisti. La teatralità dell’esecuzione convince anche Carlo Melito, clarinetto della Federico II Jazz Orchestra: “Mi son piaciuti tanto. Il testo delle canzoni si sposa perfettamente con la musica. Sono strumentisti in gamba”. Hanno gradito l’esibizione anche Gaetano Aversa, iscritto a Sociologia, Valentina Porzio di Ingegneria, Amalia Guarracino di Lingue e i fratelli Mario e Massimiliano Delli Franci, che suonano in un gruppo rock oltre che studiare Beni Culturali e Scienze dell’Alimentazione: “Siamo tutti e 5 della penisola sorrentina. Siamo diventati amici in circumvesuviana”. “Pure io suono la chitarra ma solo per divertimento”, “Io invece neppure il triangolo”, sono le voci di Flaminio Bovinio e Costantino Giubileo, due studenti di Ingegneria, al loro terzo concerto degli Avion Travel. Sono giunti prestissimo per assicurasi la prima fila il futuro ingegnere Alessandro Ruotolo e Gea Bianco, iscritta all’Accademia di Belle Arti. “Io li adoro. Mi sarei seduto in braccio a loro”, scherza Alessandro la cui canzoni preferita è Cuore grammatico. “La più bella è Dormi e sogna”, reclama Gea. Dario Russo, laureando in Scienze Politiche e Laura Arpaia, al II anno di Giurisprudenza, curano e conducono trasmissioni radiofoniche per RadioLab Federico II: “Siamo venuti per poter raccontare del concerto in diretta. Abbiamo chiesto noi di venirlo a seguire – racconta Laura – Siamo già andati a sentire Luca Carboni. La cosa più divertente è riuscire ad ottenere l’accredito”. “Avevo già visto gli Avion Travel quest’estate a San Sebastiano al Vesuvio ma ascoltarli in un teatro è tutta un’altra cosa. Dimostrano sempre grande competenza musicale. Il mio preferito è il bassista”, afferma Dario. E’ la prima volta che Giuseppe Giorgio, al III anno di Lettere Moderne, e Samanda Abagnale, al III di Logopedia, assistono ad uno dei concerti del ciclo: “Non siamo granché interessati alla musica classica e poi questo appuntamento è stato pubblicizzato molto più degli altri”. La studentessa di Biologia Irene Stanislao constata con piacere l’ampia affluenza in sala: “Sono venuti tanti ragazzi ma me ne aspettavo ancora di più. Se il concerto si fosse tenuto altrove con biglietti da 30 euro ci sarebbe stata la ressa”.
C’è chi già avanza una proposta per il concerto di chiusura della prossima stagione. “Vorremmo la PFM”, affermano in coro gli studenti di Fisica Alessia Sannico, Giancarlo Cerulo e Mario Bianco. “A me piacerebbe che venissero i Negrita” replica Roberta Gais che studia Giurisprudenza.
“Con l’evento di stasera forse i Concerti dell’Università si concludono per sempre – afferma il Direttore Artistico della rassegna Michele Campanella – Non ci sono fondi. Tutti coloro che hanno suonato in questa stagione si sono esibiti gratuitamente. L’anno prossimo non intendo invitare nessuno a suonare gratis”. “La generosa partecipazione dei musicisti in questa stagione deve fungere da stimolo per continuare. Proprio perché si è riusciti a organizzare i concerti quest’anno lo si dovrà fare in seguito”, ribatte Servillo.
L’ultima parola è del Maestro Campanella che invita i giovani a riflettere sul fatto che un’esibizione come quella di stasera non si può improvvisare: “Lo spettacolo degli Avion Travel è frutto di talento, di meravigliosa ironia ma soprattutto di duro lavoro. Sul palco deve sembrare che tutto cada dal cielo invece il talento va coltivato”.
Manuela Pitterà