Guarino: “un ottimo indice di produttività anche se siamo sempre di meno”

Nuovo Direttore al Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati: l’11 novembre con 64 voti su 69 votanti è stato eletto il prof. Augusto Guarino. “Sono molto contento di questo risultato più che lusinghiero. I colleghi mi sono stati molto vicini, e questo mi dà grande piacere perché, anche con questo nuovo assetto, è importante mantenere la nostra tradizione di comunità di persone che seguono obiettivi comuni con grande unità”, afferma. 
Docente di Letteratura spagnola, Guarino ha ricoperto diversi incarichi istituzionali, tra cui quello di Preside della ex Facoltà di Lingue e di Pro Rettore. “C’è stato un grande ricambio in questi anni, anche se in contrazione purtroppo. Molti colleghi sono andati in pensione e sono stati in parte sostituiti da nuove leve. È importante che in questo snodo di scambio chi è arrivato ora abbia la consapevolezza della particolarità del luogo in cui è venuto ad operare: il nostro non è un Dipartimento qualsiasi, ma è un Dipartimento dell’Orientale. Qui si lavora in un contesto molto più interattivo di qualsiasi altra realtà italiana. La capacità di riallacciarsi ad una storia e ad una tradizione, anche recente, de L’Orientale, è fondamentale per non rischiare di perderci. La mia funzione, in questo contesto, è quella di consegnare idealmente il testimone della nostra storia a chi verrà dopo o è da poco arrivato”.
Una tradizione che si rinnova e che deve armonizzare le tre funzioni principali dell’Ateneo: “Il nostro impegno e il nostro compito nella didattica e nella ricerca va seguito con dedizione. La sfida sta proprio nel riuscire a conciliare le due cose, ampliandoci anche verso la terza missione, cioè aprendo il nostro sguardo alla città. Si dovrà creare un circolo virtuoso tra attività divulgativa, attività formativa (parliamo ormai di tre livelli di formazione) e ricerca”. Il Dipartimento – sottolinea il prof. Guarino – ha un ottimo indice di produttività: “circa due pubblicazioni l’anno per ogni docente, anche se siamo sempre di meno e dobbiamo far sempre più cose insieme. Dovremo impegnarci sempre di più, per questo è importante mantenere forte il senso di appartenenza ad una grande ed antica comunità, in cui ognuno è chiamato a dare il suo contributo. Siamo un piccolo Ateneo, con solo tre Dipartimenti, anche se grandi, e dobbiamo cercare di creare una sempre maggiore interazione anche tra le tre strutture dipartimentali, con le quali c’è già una grande sintonia scientifica”.
Tra i nuovi progetti, che vedono appunto un Ateneo unito e rivolto verso l’esterno, il Corso di Laurea – interdisciplinare – Magistrale in Italiano per stranieri, partito quest’anno: “che ha senso solo se diventa veicolo di valorizzazione del territorio. L’Italia è un Paese dalle caratteristiche peculiari, che ha bisogno di dare al mondo un’immagine più nitida di sé. Questo Corso nasce con l’idea di poter offrire gli strumenti per comunicare meglio nell’ottica di una valorizzazione della nostra cultura e della nostra lingua”.
- Advertisement -




Articoli Correlati