I primi mesi da studenti “eccellenti”

A inizio anno accademico il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche ha scelto otto dei suoi studenti eccellenti per coinvolgerli in un percorso di studio più fitto e subito votato alla ricerca. Sul piatto della bilancia 130mila euro (previsti dal progetto fruttato la nomina a Dipartimento di eccellenza). Tre i biotecnologi scelti. Cinque gli aspiranti medici. Per tutti loro la borsa di studio è di 5mila euro lordi l’anno. A novembre il progetto è diventato operativo. Per gli otto studenti agende fittissime tra rincorse ad esami, frequenza ai corsi, primi passi in laboratorio, partecipazione a convegni e week-end di studio. Come sta andando? Lo abbiamo chiesto a due giovani vincitori delle borse di studio.
MEDICINA 
I sogni di Paolo: la ricerca e una piccola vacanza
Paolo Gianfico ha 21 anni ed è iscritto al terzo anno di Medicina e Chirurgia. Da novembre si occupa di cellule staminali nel laboratorio della professoressa Silvia Parisi. 
Paolo, i punti di forza che ti hanno permesso di vincere la borsa di studio?
“Credo sia stato decisivo il colloquio orale. Ho mostrato sicurezza nella conversazione. Mi hanno messo alla prova dal punto di vista scientifico. È stato bello constatare di ricordare quanto studiato finora. Anche il curriculum ha avuto la sua parte”. 
Perché?
“Per le tante attività che ho svolto. Ho un brevetto di sub, un certificato musicale (suona la chitarra), un certificato di Inglese B2, un corso di spagnolo e un certificato di Logica matematica conseguito a scuola”.
Perché aderire a un percorso più ostico?
“Ho sempre voluto risposte, approfondendo. Questo percorso mi ha permesso di entrare nella ricerca, mia principale aspirazione”.
Qual è stata la scintilla?
“Gli ‘attori’ che ho conosciuto. Penso al mio docente di Immunologia, Antonio Leonardi, e ai professori Nicola Zambrano e Tommaso Russo. Mi hanno fatto appassionare all’ambito molecolare della medicina”. 
Di cosa ti stai occupando in laboratorio?
“Ho iniziato a novembre al laboratorio della professoressa Parisi (docente di Biologia molecolare). La ricerca principale è sulle cellule staminali, su come si differenziano e possono essere utilizzate in terapia”. 
Altro impegno: i convegni. Com’è andata?
“Li abbiamo seguiti una volta al 
mese per tre giorni consecutivi. Sono venuti veri e propri colossi della Biologia europea. È stato molto interessante”.
Nel frattempo, gli esami. Com’è andata?
“Ho superato gli ultimi due, gli unici che mi restavano, con il massimo dei voti. Ora mi sto dedicando già alla sessione estiva”.
La borsa di studio può essere una buona motivazione per stringere i denti. Hai pensato a come investirla?
“Non ancora. Forse per una vacanza che non vedo da molto tempo”.
BIOTECNOLOGIE MEDICHE
Obiettivo di Sarah: rendersi autonoma negli spostamenti di oggi e di domani
Sarah Scatigna, 21 anni, è una matricola alla Magistrale in Biotecnologie Mediche, canale in lingua inglese. Al Ceinge il tirocinio sui virus oncolitici. Ogni giorno arriva a via De Amicis da Castel Volturno. Per il futuro sogna un’esperienza all’estero.
Sarah, cosa ti ha spinto ad aderire al progetto del DMMBM?
“La possibilità di interagire con persone provenienti da tutta Europa e con il mondo esterno”. 
La tua settimana tipo?
“È impegnativa. Seguo i corsi dalle 9.30 alle 16.30. Se ci sono convegni resto all’Università fino alle 18.30. Se sto in laboratorio non ho un orario di uscita fisso, dipende da cosa c’è da fare. Poi si torna a casa e si studia. Stesso discorso nel week-end. A fine settimana ci arrivi un po’ stanco, però poi passa perché ti rendi conto che è quello che vuoi fare nella vita”.
C’è il rischio di perdere la bussola?
“Ognuno di noi ha un tutor. Siamo molto seguiti”.
Attività pratica. Di cosa ti stai occupando?
“Di virus oncolitici al Ceinge, al laboratorio del prof. Nicola Zambrano”.
Cosa ti hanno dato questi primi mesi con il doppio impegno?
“Una maggiore consapevolezza del nostro ruolo e di com’è la vita al di fuori del contesto universitario. Avere un contatto diretto con tanti professionisti ti aiuta a capire cosa ti aspetta”.
Com’è andata con gli esami?
“Benissimo. Basta metterci impegno. Ho superato tutti gli esami che avevo in scaletta con 30. Adesso già sono concentrata su corsi e studio a casa”. 
Hai pensato a come investirai la borsa di studio?
“Sicuramente può aiutarmi negli spostamenti. Io vengo da Castel Volturno (in provincia di Caserta), quindi mi tocca una bella trasferta. Potrò gravare di meno sui miei genitori. Poi penso di sfruttare parte delle risorse per il futuro, magari per un’esperienza all’estero”. 
Ciro Baldini
- Advertisement -




Articoli Correlati