Il 4 maggio, la Seconda Università vota per il rinnovo della carica di Rettore per il quadriennio 2010 – 2014. Quest’anno, avrà diritto al voto anche una rappresentanza del personale dirigenziale e tecnico amministrativo distribuito sui cinque poli universitari e nell’amministrazione centrale. Il Rettore in carica, prof. Francesco Rossi, ha presentato ufficialmente la propria candidatura. “Devo dire – afferma Rossi – che ci ho pensato molto. Anche se mi restano ancora dieci anni di vita accademica, per portare avanti un Ateneo, soprattutto in questo momento così particolare, bisogna avere entusiasmo e idee nuove. Mi hanno convinto a presentare la candidatura tre elementi: il mio legame fortissimo col mondo universitario; il dovere di portare a compimento ciò che è stato avviato, e con ciò mi riferisco alla crescita delle nostre dieci Facoltà; infine, risolvere i problemi della Facoltà di Medicina”. A questo punto, passiamo in rassegna e facciamo il punto della situazione sulle Facoltà dell’Ateneo. “Alcune di esse non hanno ancora un assetto definitivo”. Psicologia. “E’ una Facoltà che soffre per la mancanza di una vera sede. I lavori all’ex Palazzo delle Poste di Caserta, sede futura delle Facoltà di Psicologia e Studi Politici, secondo i tecnici, termineranno entro la fine dell’anno. Purtroppo, sono stati prima cominciati e poi interrotti, per una questione di gare non andate a compimento. Chiedo scusa soprattutto ai tanti studenti di Psicologia, i quali aspettano questa sede ormai da anni e voglio dire loro di pazientare ancora un po’, sanno che i lavori stanno procedendo. Lo stesso discorso vale per gli studenti, sempre più numerosi, di Studi Politici, i quali non hanno una vera e propria sede, ma solo uno spazio limitato a S. Leucio. La nuova sede delle Facoltà sarà la prima dell’Ateneo con una struttura sportiva accanto alle aule ed ai Dipartimenti. Presso il Polo scientifico di via Vivaldi, le Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e Scienze del Farmaco per l’Ambiente e la Salute potranno usufruire, così, di spazi maggiori”. Medicina e Chirurgia. “Medicina deve assolutamente trovare una soluzione ai suoi problemi, anche se, nonostante tutto, detiene i migliori risultati didattici e scientifici dell’Ateneo. E’ una Facoltà bellissima che conta oltre 5mila iscritti, il 67% dei quali si laurea nei tempi previsti, compresi gli studenti dei Corsi di Laurea in Professioni sanitarie. Purtroppo, vive un momento di grandi difficoltà in campo assistenziale, chiaramente in un panorama regionale dove la sanità è un disastro. Non mi piace colpevolizzare nessuno, è un dato di fatto: in generale, le Facoltà di Medicina hanno una loro autonomia gestionale, soffrono se non funziona la sanità regionale, nonostante i buoni risultati scientifici. E poi, c’è il solito dilemma del centro storico. Negli ultimi anni, abbiamo manifestato forte disponibilità a spostarci se quella zona del cuore di Napoli dovrà diventare un parco archeologico. E’ ovvio che, nel momento in cui si deciderà per il trasferimento, avremo bisogno di un progetto serio, un posto dove collocare le attività che, ora, si svolgono nei padiglioni di piazza Miraglia. Per anni, sono state fatte tantissime proposte, ma nessuna è andata a compimento, e devo ammettere che siamo un po’ stanchi di questa situazione. Mi auguro che con il nuovo governo regionale si possa stabilire una sinergia programmatoria per trovare una soluzione”. Le criticità di Medicina riguardano anche la sede di Caserta. “Sì, i lavori al Policlinico di Caserta sono fermi da un anno. I finanziamenti ci sono, la struttura è quasi del tutto completa, manca solo la parte relativa alla didattica. I tecnici hanno fissato a trenta mesi la fine dei lavori. Spero di poter risolvere il problema durante il prossimo mandato, nel caso in cui sarò rieletto”. Lettere e Filosofia. “Procederemo alla ristrutturazione completa della Facoltà. Abbiamo presentato il progetto alla Regione ed è già passato al vaglio di due commissioni. A questo punto, ci auguriamo che venga finanziato. Intanto, il mese prossimo, terminerà l’intervento relativo alle aule e al cortile”. Ingegneria. “La Facoltà ha bisogno di un altro lotto di lavori. Il tutto verrà completato con i finanziamenti della Regione Campania”. Economia ha una bella e funzionale sede. Giurisprudenza. “Palazzo Melzi è concluso. L’impegno è sistemare ancora meglio la bellissima biblioteca antica”. Architettura. “Si sta completando la Segreteria studenti e c’è un progetto per la Biblioteca”. Lavori anche all’ex Ciapi, a S. Nicola La Strada. “L’ex Ciapi è sede del laboratorio di ricerche di CIRcuiti e Calcolo Elettromagnetico CIRCE. Se la Regione ci trasferisce in utilizzazione questa struttura e riusciamo a trovare un’intesa col Cnr, vi collocheremo il Corso di Laurea in Fisica con laboratori ed aule, in modo da fare didattica e ricerca”.
La Seconda Università, che si sviluppa su tutta la provincia casertana, ha deciso di divulgare la storia delle proprie sedi nel libro ‘Le dimore delle conoscenze’, a cura delle professoresse Giuseppina Amirante, docente del Dipartimento di Industrial Design della Facoltà di Architettura, e Rosanna Cioffi, Preside di Lettere. “A maggio, presenteremo ufficialmente il libro che racchiude la storia, la ricchezza culturale dei luoghi in cui siamo, il passato delle nostre dimore, le nostre dieci Facoltà. Tutte strutture realizzate solo inizialmente con i fondi stanziati dal Ministero, e poi con le forze dell’Ateneo”. Ma come si posiziona la Sun nel panorama nazionale? “Siamo un Ateneo di diciotto anni che deve crescere. La didattica è stata valutata meglio della ricerca. E, oggi, con i Presidi, stiamo puntando tantissimo sulla didattica che deve essere molto più professionalizzante. E’ necessario creare un collegamento maggiore col mondo del lavoro, perché l’Università non può permettersi di formare giovani che non trovano occupazione. Proprio per questo, stiamo rivisitando i Corsi di Laurea, con lo sguardo puntato sul placement”. E poi l’internazionalizzazione. “Abbiamo bisogno di una maggiore internazionalizzazione sulla formazione, dobbiamo far capire ai ragazzi l’importanza di saper spendere le proprie conoscenze in qualsiasi posto. Abbiamo, però, bisogno di residenze per ospitare i docenti stranieri, attrarre gli studenti dall’estero, perché, per ora, possiamo far andare fuori i nostri studenti, ma non ne possiamo ricevere. Questo è uno dei punti su cui voglio puntare di più”. E poi, alla Seconda Università, chi fa didattica e ricerca migliore viene premiato. “Gli Atenei sopravviveranno se riusciranno a fare buona formazione, con titoli di studio spendibili, ricerca di qualità, buone pubblicazioni secondo canoni internazionali e capacità di attrarre risorse per la ricerca. Solo il Dipartimento della Facoltà di Medicina ha attratto risorse esterne per 6 milioni e 700mila euro. Ma tante altre Facoltà hanno fatto bene”. Prima di essere sottoposti a valutazione esterna, il nucleo di valutazione interno, coordinato dal prof. Ettore Cinque, docente presso la Facoltà di Economia e Commercio, passa al vaglio le attività svolte. “In base a parametri canonici, le Facoltà hanno il 70% del finanziamento stanziato dall’Ateneo e il 30% in base ai risultati della didattica (numero di abbandoni, laureati in corso, crediti acquisiti). In base ai risultati della ricerca, il 40% – dal prossimo anno, il 50% – è destinato ai Dipartimenti”.
Grande importanza anche ai servizi per gli studenti, per cui, in questi anni, è stato fatto molto. “Oggi, abbiamo aulari, biblioteche, bouvette; gli studenti possono avvalersi della posta elettronica e delle card per i servizi sul territorio, ma dobbiamo fare ancora di più. I giovani ci scelgono anche per i servizi offerti e per il rapporto docenti/discenti”. A partire dal prossimo anno accademico, sarà disponibile anche il nuovo portale dell’Ateneo, a cui la prof.ssa Alessandra Cirafici, docente presso la Facoltà di Architettura, sta lavorando da due anni. A fine giugno, riprende SunCreaCultura, il ciclo di giornate scientifiche dell’Ateneo, dirette dal prof. Raffaele Martone, Pro-Rettore per gli Affari interni e per la realizzazione delle linee programmatiche. “Ci tengo molto a questa iniziativa, il cui obiettivo è dibattere con i giovani su argomenti importanti, come la legalità e la camorra”.
Professore, quali cambiamenti apporterà alla Sun la Riforma Gelmini? “Non abbiamo difficoltà. Le nostre cariche elettive, 4+4 (al massimo, due mandati), rientrano nell’ambito di quelli che sono gli indirizzi della Gelmini. Da tempo, ormai, abbiamo le figure di Rettore, Pro-Rettori, Presidi, Direttori di Dipartimento… Potrebbero essere modificati solo gli organi collegiali. Stiamo già procedendo ad una rivisitazione dei Dipartimenti, adesso ne abbiamo 32 ma, nel tempo e allo scopo di avere una struttura sempre più efficiente, aggregheremo più Dipartimenti. Riguardo alle Facoltà, attendiamo il testo definitivo del Ministro”.
La Seconda Università, che si sviluppa su tutta la provincia casertana, ha deciso di divulgare la storia delle proprie sedi nel libro ‘Le dimore delle conoscenze’, a cura delle professoresse Giuseppina Amirante, docente del Dipartimento di Industrial Design della Facoltà di Architettura, e Rosanna Cioffi, Preside di Lettere. “A maggio, presenteremo ufficialmente il libro che racchiude la storia, la ricchezza culturale dei luoghi in cui siamo, il passato delle nostre dimore, le nostre dieci Facoltà. Tutte strutture realizzate solo inizialmente con i fondi stanziati dal Ministero, e poi con le forze dell’Ateneo”. Ma come si posiziona la Sun nel panorama nazionale? “Siamo un Ateneo di diciotto anni che deve crescere. La didattica è stata valutata meglio della ricerca. E, oggi, con i Presidi, stiamo puntando tantissimo sulla didattica che deve essere molto più professionalizzante. E’ necessario creare un collegamento maggiore col mondo del lavoro, perché l’Università non può permettersi di formare giovani che non trovano occupazione. Proprio per questo, stiamo rivisitando i Corsi di Laurea, con lo sguardo puntato sul placement”. E poi l’internazionalizzazione. “Abbiamo bisogno di una maggiore internazionalizzazione sulla formazione, dobbiamo far capire ai ragazzi l’importanza di saper spendere le proprie conoscenze in qualsiasi posto. Abbiamo, però, bisogno di residenze per ospitare i docenti stranieri, attrarre gli studenti dall’estero, perché, per ora, possiamo far andare fuori i nostri studenti, ma non ne possiamo ricevere. Questo è uno dei punti su cui voglio puntare di più”. E poi, alla Seconda Università, chi fa didattica e ricerca migliore viene premiato. “Gli Atenei sopravviveranno se riusciranno a fare buona formazione, con titoli di studio spendibili, ricerca di qualità, buone pubblicazioni secondo canoni internazionali e capacità di attrarre risorse per la ricerca. Solo il Dipartimento della Facoltà di Medicina ha attratto risorse esterne per 6 milioni e 700mila euro. Ma tante altre Facoltà hanno fatto bene”. Prima di essere sottoposti a valutazione esterna, il nucleo di valutazione interno, coordinato dal prof. Ettore Cinque, docente presso la Facoltà di Economia e Commercio, passa al vaglio le attività svolte. “In base a parametri canonici, le Facoltà hanno il 70% del finanziamento stanziato dall’Ateneo e il 30% in base ai risultati della didattica (numero di abbandoni, laureati in corso, crediti acquisiti). In base ai risultati della ricerca, il 40% – dal prossimo anno, il 50% – è destinato ai Dipartimenti”.
Grande importanza anche ai servizi per gli studenti, per cui, in questi anni, è stato fatto molto. “Oggi, abbiamo aulari, biblioteche, bouvette; gli studenti possono avvalersi della posta elettronica e delle card per i servizi sul territorio, ma dobbiamo fare ancora di più. I giovani ci scelgono anche per i servizi offerti e per il rapporto docenti/discenti”. A partire dal prossimo anno accademico, sarà disponibile anche il nuovo portale dell’Ateneo, a cui la prof.ssa Alessandra Cirafici, docente presso la Facoltà di Architettura, sta lavorando da due anni. A fine giugno, riprende SunCreaCultura, il ciclo di giornate scientifiche dell’Ateneo, dirette dal prof. Raffaele Martone, Pro-Rettore per gli Affari interni e per la realizzazione delle linee programmatiche. “Ci tengo molto a questa iniziativa, il cui obiettivo è dibattere con i giovani su argomenti importanti, come la legalità e la camorra”.
Professore, quali cambiamenti apporterà alla Sun la Riforma Gelmini? “Non abbiamo difficoltà. Le nostre cariche elettive, 4+4 (al massimo, due mandati), rientrano nell’ambito di quelli che sono gli indirizzi della Gelmini. Da tempo, ormai, abbiamo le figure di Rettore, Pro-Rettori, Presidi, Direttori di Dipartimento… Potrebbero essere modificati solo gli organi collegiali. Stiamo già procedendo ad una rivisitazione dei Dipartimenti, adesso ne abbiamo 32 ma, nel tempo e allo scopo di avere una struttura sempre più efficiente, aggregheremo più Dipartimenti. Riguardo alle Facoltà, attendiamo il testo definitivo del Ministro”.